"Apri questa porta Vittoria!" Urló per la centesima volta Calum
"Nono,prima noi prendiamo le nostre cose e la sfigata,poi Ashton vi lascerà andare" Sbattei la testa contro la porta,arrabbiato.
"Siete dei bastardi!" Ringhiai.
"Lo hai già detto Mikey. Comunque tu sei stato un bastardo,avevamo un'accordo. Tu facevi le cose per noi,noi davamo a te la ragazza. Tu hai fatto il cattivo e allora niente patto. Semplice no?" La sua voce era calma e sarcastica,cosa che odiavo di più di lei.
La sua voce,é stata sempre una ragazza calma. Ma non una calma positiva. Una calma sadica,una di quelle che quando trovi ti fa gelare il sangue nelle vene. Se non fosse per il fatto che quella ragazza aveva un debole per me,avrei un certo timore nei suoi confronti. Ashton non é capace di uccidere ma conoscendo Vittoria,si.
Sarebbe capace di uccidere.
"Pss,Calum." Sussurrai
Lui si voltó verso di me.
"Vedi quei mattoni?" Feci un cenno con il capo. Annuì.
"Uno é abbastanza sporgente per permetterci di levarlo,se levi quello riusciremo ad avere uno spazio per levare gli altri e riusciremo a fare un buco nel muro. Ci stai?" Sussurrai ancora. Lui sorrise e annuì ancora.
Andammo verso quel punto e iniziammo a smontare mattone per mattone.
Se non ci faranno uscire,usciremo a modo nostro.
"Siete ancora vivi li dentro?" Era Ashton.
"Facciamo finta di niente." Bisbigliai al corvino.
"Si,come se adesso ti importasse." Calum era un bravo attore.
Continuammo,facendo attenzione a non fare troppo rumore,a smontare faticosamente,il muro.
"Ragazzi,ora Victoria se ne é andata..ci sono solo io. Sentite ho pensato a questa cosa e mi sono pentito. Adesso la tua fidanzata, Michael,sta con Victoria credo in bagno ma io vi voglio aiutare." Ci fermammo di scatto.
"Cosa? Ashton é un trucco." Dissi io.
"No,veramente. Non lo é. Credo che quello che ho fatto fino adesso é stato sufficente. Le cose stanno andando troppo per le lunghe e il gioco é bello quando dura poco. Giuro,adesso cerco la chiave e vi apro." Sentii dei passi allontanarsi. Rimanemmo senza parlare.
"Secondo te lo farà?" Ruppe il silenzio Calum ma non ci fù bisogno di risposta.
Eravamo già fuori.
"Okay adesso io la distraggo,appena esce dal bagno,Victoria. Cercheró di far lasciare la sfig-la ragazza in pace e voi mi metterete a correre,ma veloce." Annuimmo.
Lo sapevo in fondo che Ashton aveva ancora questo lato buono.
Sentimmo il leggero ticchettio dei tacchi di Victoria ed io e Calum ritornammo dentro la stanza,facendo finta che era ancora chiusa a chiave.
"Tutto bene qui?" Chiese.
"Si,ma dovrei parlarti di una cosa in privato. É urgente." Mentì il riccio.
Okay,non stava mentendo ancora una volta. Ci stava aiutando seriamente.
"Va bene." Disse. Ma potei quasi immaginare che si stesse portanto la mia piccola dietro.
"No Vic,non con lei. Riguarda il nostro piano." Fece un pó di storie ma sbuffando poi cedette e la lasció lì.
Aspettammo che se ne fossero andati dalle vicinanze e uscimmo dal nostro nascondiglio.
Lei era lì. Imbavagliata e legata con una corda. Come la prima volta.
"Amore,oddio stai bene?" Lei annuì vigorosamente. Si mise a piangere,credo dalla gioia.
"Ora ti faremo uscire di qui. E poi ci andiamo a prendere un gelato. Che ne dici?" Disse dolcemente Calum.
Io andai dietro la schiena della mia bambolina e sciolsi,con molta fatica,il nodo della corda. Calum tolse il bavaglio dalla sua bocca.
"Sei libera ora. Adesso devi correre okay? Corri più veloce che puoi."
"Va bene. Poi a quella stronza ci pensiamo in un altro momento." Serró la mascella. Gli diedi un frettoloso bacio a stampo,lei si asciugó le lacrime e ci misimo a correre.
Avevamo l'adrenalina a mille.
Arrivammo lontani,lontani da quel magazzino.
Dovevo ricordarmi di ringraziare Ashton.
Ci fermammo,con il fiatone a mille.
"Sei tu vero?" Chiese la ragazza dopo un lungo silenzio per riprendere fiato.
Sapevo a cosa si riferiva.
"Si." Risposi semplicemente. Ormai non serviva più mentire.
La vidi sorridere,con un colore porpora in viso,facendo spuntare una fossetta al lato sinistro del suo viso.
Non l'avevo delusa.
"Ne parliamo domani. Adesso voglio solo andare a casa." Disse avvicinandosi a me e Calum. Ci abbracció saltellando per la gioia. Era adorabile.
"Grazie. Miei eroi." Disse facendo un'espressione teatralmente grata.
"Di niente. Madame." Fece un piccolo e buffo inchino,Calum. Mi misi a ridere.
"Ma non voglio un gelato." Disse lei,facendo sbuffare Calum. Ridacchió e dopo un pó ci dividemmo.
E così tornammo a casa.
Sapendo che il giorno dopo avrei dovuto affrontare un'altro ostacolo.
Mr. Anon.
Spazio per voi:
Okay. É l'ultimo capitolo.
Piangoooo.
Domani c'é l'epilogo e io non sono pronta a lasciarvi uff.
Ma vabbene,deve pur finire questa storia no?
Comunque,ancora niente idee,quindi probabilmente non ci sarà un sequel.
Ma hey,io non vi lascio così!
Ho un'altra storia in mente per voi.
Che pubblicheró subito dopo aver finito questa domani.
E sarà su *rullo di tamburi*
-
-
-
-
CALUM!
No tranquille,questa non la cancello.
E bene..a domani.
Commentate,votate e bye bye  ̄ 3 ̄-Ashton girl's xx

STAI LEGGENDO
Mr. Anon » clifford
Fanfiction[AVVISO: Questa storia ha molti errori grammaticali che dovrebbero essere modificati, nonostante ciò io non li correggerò per far vedere la netta differenza tra questa storia, nonché la prima che io abbia mai scritto, e le altre, dove mi reputo cres...