6.

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*Elisa's pov*

Arrivammo davanti a casa mia e con molta agitazione mi avviai alla porta di ingresso con Calum al mio fianco.
Suonai una volta.
Nessuna risposta.
Suonai nuovamente ma non rispose nessuno.
Tirai fuori dallo zerbino sotto i nostri piedi le chiavi di riserva. Velocemente infilai la chiave nella serratura e aprii la porta.
Ma prima che potessi aprire bocca qualcuno mi puntò alla schiena qualcosa di gretto e metallico.
"Lasciale ora" Calum biascico.
Una risata da mettere i brividi risuonò nelle mie orecchie.
"Non c'entra niente in tutto questo. Ti darò tutto ciò che vuoi. Ma lascia stare Elisa" continuò poi.

Ad un tratto sentii un respiro caldo sul mio collo. "Piccola vai di sopra a vedere i tuoi genitori" la voce sconosciuta mi bisbigliò il tutto all orecchio e senza farmelo rompere due volte corsi al piano superiore.

Non ci credo..è impossibile.
Urali disperata e con le lacrime agli occhi scesi di fretta prendendo un coltello dall' armadio di mio padre (si strano ma è per auto-difesa).
Arrivai al piano terra e velocemente infizai l'uomo con il coltello presi lo zaino e Calum e scappammo.

Ormai non ho più nessuno per cui restare posso andarmene

So che è corto ma tra un po ci sarà il continuo

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