Storia di una ragazza di 14 anni

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Elisa's

Ciao il mio nome é Elisa e abito in una piccola città. Ho 13 anni ma devo farne 14. Non il ragazzo ovviamente e beh spero di averlo visto che sono considerata come la ragazza che si fa e si butta via.

Come ogni ragazza anche io ho un ragazzo ideale. Mi piacerebbe alto,più grande e dolce. Mi spiace ma non esiste il principe azzurro,ma quello verde si può salvare. La mia compagnia é bellissima. Proprio ieri mi sono messa ha parlare con Marco un mio amico che mi ha iniziato ha dire "ma senti un po tu lo vuoi un ragazzo??"

Sono rimasta a bocca aperta "certo che si lo vorrei ma non si puo ottenere sempre quello che si vuole".

"Guarda che te ne ho trovato uno".

Mi stavo per mettere a piangere e ad un tratto arrivò lui, Leonardo era stupendo. Peccato che era ik ragazzaccio della scuola di Marco,era il più temuto e popolare.

Si avviccinò a me e io lo guardai fisso.

"Guarda che non mordo sai, come ti chiami piccola??"

Nella mia testa stavo morendo dalla voglia di parlargli.

"Senti ciccio io non sono quelle tipe che puoi rimorchiare chiamandole Piccola, io ho un nome".

"Uh..di solito le ragazze mi cadono ai piedi. Hey Marco ci vediamo domani okay?".

"Si frello ci sentiamo domani. Ciao Elisa".

Mi aveva mollata da sola con quello.

"Dove vai Marco mi devi accompagnare a casa!!!".

Marco non mi aveva sentito e ormai se ne era andato.

Leonardo si avviccinó di più a me.

"Tranquilla ti accompagno io".

"Non devi stare con la tua fidanzata Jennifer?!".

"Ma chi quella era zoccola".

"Vabbe io devo andare".

"Aspettami dai ti accompagno".

"Okay".

Durante il tragitto non parlammo ma lui continuava a fissarmi.

Ero ormai arrivata a casa e continuava a fissarmi.

"Sono arrivata..grazie ciao".

"Hey non stai dimenticando qualcosa?".

"Ti ho già ringraziato che vuoi?".

Mi prese il braccio e mi stampo un bacio. Aveva delle labbra cosi morbide.

"Come ti permetti?".

"Su avanti dillo che ti é piaciuto?".

Rimasi in silenzio.

Mi lascio il suo numero su un biglietto e se ne andò.

Non lo chiamai quella sera però mi arrivò una notifica sul computer.

Lessi quel messaggio.

Oh no. Era Leonardo mi aveva mandato un messaggio.

-hey piccola non mi hai chiamato.

-non avevo niente da dirti.

Arrivò un altro messaggio sempre da lui.

-ho trovato il tuo quaderno dei disegni al parco e volevo ridartelo.

Mi dissi tra me e me che era impossibile l'avevo messo sulla panca e l'avevo lasciato vicino a Marco e gli avevo chiesto di non perderlo di vista.

-se mi dai il tuo numero giuro che te lo riporto.

Le scrissi il numero e mi addormentai sul letto dopo circa cinque minuti.

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