"Emily! Emily!" Gridò mia madre.
Era davvero lunedì mattina?
"Emily, cosa ci fai ancora a letto? È tardi, sono le 7.30 passate, oggi c'è scuola!"
Mi tolse le coperte e mi schiaffeggió la faccia, come faceva sempre, così decisi di alzarmi.
Il lunedì era un giorno noioso, lo odio fin dalla prima elementare.
Mi alzai finalmente dal mio letto, e andai subito in cucina.
La mattina la prima cosa che faccio è cercare la Nutella. Insomma, come si fa senza di lei? Mi preparai un panino con la Nutella e presi un po di succo, mangiai veloce e corsi in bagno.
Ero in ritardo, e forse non dovevo visto che era il mio primo giorno di liceo.
Avevo scelto liceo linguistico, mi piaceva molto viaggiare ed ero appassionata di fotografia.
Fortunatamente, la scuola non era distante da casa mia e ci potevo andare benissimo anche a piedi, ma quel giorno ero in ritardo allora mi accompagnò mia madre.
Dopo essermi vestita e truccata guardai l'ora, erano le 7.55, urlai di muoversi a mia madre e mi accompagnò a scuola.
Davanti al cancello mia madre mi disse :"Ricordati piccola mia, che questi saranno gli anni più difficili, ma anche i più belli. Ti starò vicino per tutto questo tempo, potrai dirmi tutto e ti potrai fidare di me. Ti voglio bene, buon primo giorno".
Non era da mia madre fare questi discorsi, ma avevo apprezzato tantissimo il gesto, le sorrisi e l'abbracciai, poi velocemente scesi dalla macchina e mi incamminai verso l'entrata.
Davanti alla scuola c'erano tantissime persone che parlavano tra loro, e tante coppiette sdolcinate.
Quanto avrei voluto avere anch'io una persona con cui condividere tutto.
Non avevo mai avuto un ragazzo, e non mi era mai piaciuto nessuno.
Alle medie non avevo amiche vere, c'era Chanel, che era diventata la mia migliore amica, ma ci eravamo perse ormai da molto.
Arrivai in corridoio e intanto suonò la prima campanella; allora mi affrettai.
Raggiunsi una bidella e le chiesi gentilmente :"Buongiorno, sono nuova e non so dove andare..mi potrebbe aiutare? Sono nel corso linguistico" la bidella mi fissò in un modo strano, ma alla fine mi rispose :"Certo cara, ti accompagno alle bacheca, lì potrai trovare gli elenchi di tutte le classi prime, quando troverai il tuo nome dimmelo e ti accompagnerò nella tua nuova classe".
Era davvero simpatica, le sorrisi e la seguii fino a quando non si fermò; sulla bacheca c'erano appesi tanti fogli e mi misi a cercare nel primo il mio nome. Non trovai nulla, allora osservai la seconda lista e finalmente ecco la scritta "Emily Smith".
Feci un cenno alla bidella, e lei corse subito da me :"Perfetto...1B, cara Emily sei al 1º piano, segui queste scale poi gira a destra, benvenuta"
La ringraziai e siccome era appena suonata la seconda campanella, aumentai il passo.
La porta fortunatamente era ancora aperta, e appena entrai vidi l'intera classe in silenzio.
Rimaneva solo un banco vuoto in seconda fila, vicino a un ragazzo con i capelli neri; era abbastanza alto e aveva gli occhi azzurri e stava scrivendo qualcosa su un foglio piuttosto consumato.
Mi avvicinai e dissi:"Posso sedermi qua?"
Lui annuì senza dire nulla.
Fortunatamente le ore passarono veloci, non era andato male come primo giorno.
Fuori da scuola notai il mio compagno di banco, oggi non ceravamo scambiati neanche una parola; andai verso di lui :"Ciao, comunque io mi chiamo Emily, molto piacere"
"Oh, ciao, io sono Edoardo, piacere mio"
Aveva una voce bassa, ma nello stesso tempo era anche dolce.
Stavo per parlare quando iniziò a dirmi:"Scusa se oggi non ti ho rivolto la parola, ero piuttosto agitato. Spero avremmo la possibilità di conoscerci meglio. A domani"
Io lo salutai e iniziai a incamminarmi verso casa.
Anche se non ci avevo parlato molto, a primo impatto era simpatico.
Tornai a casa e mia madre come al solito non c'era.
Infatti, trovai un bigliettino sul tavolo con scritto "Torno in tardo pomeriggio, il pranzo è nel microonde, a dopo. Mamma"
Aprii il microonde e c'era un piatto di pasta al pesto, la mia preferita.
Mentre si riscaldava presi la coca cola dal frigorifero e apparecchiai per me.
Finito di mangiare, decisi di andare a riposarmi un po' in camera.
Mi sdraiai sul letto, e iniziai a pensare alla giornata di oggi.
Nella mia classe eravamo in 22: 8 maschi e 14 femmine.
Molte mie compagne di classe si conoscevano già, e avevano già formato i loro gruppi, mentre altre come me sono state tutto il tempo da sole.
Ero una ragazza molto timida e riservata, mi piaceva stare da sola perché mi sentivo libera di pensare senza opinioni altrui.
Una ragazza della mia classe mi aveva colpito molto: Ilaria.
Era abbastanza alta, con i capelli rossi rame e gli occhi azzurri. Era una ragazza davvero molto bella, ed era stata tutto il tempo con un libro in mano.
Era strano, anche a me piaceva leggere ma lei era proprio ossessionata.
Mentre usciva da scuola l'avevo vista con un ragazzo, sembrava avesse circa 3 anni in più di noi, era in moto che l'aspettava davanti a scuola.
Spero di riuscire a farmi delle amiche, che possano diventare importanti come Chanel.
Siccome non avevo nessun compito per il giorno dopo, decisi di andare a fare una passeggiata.
Mi misi una felpa più pesante siccome fuori c'era abbastanza vento, e le all star bianche.
Mi sistemai i capelli, presi la mia macchina fotografica e uscii di casa.
Abitavo nella periferia di Milano, mia madre è italiana e mio padre è nato negli Stati Uniti, sono nata a New York, ma all'età di 4 anni mi sono trasferita in Italia.
Nella mia zona non c'era molto movimento rispetto in centro, però non era una zona morta.
Andai al mio solito posto, che chiamavo parco di ghiaccio.
Lo chiamavo così perché esattamente al centro di questo parco, c'era una fontana e d'inverno, quando faceva molto freddo, l'acqua diventava ghiaccio congelando anche il getto che usciva dalla fontana.
Era un parco molto colorato, c'erano fiori di tutti i colori e molti alberi differenti ma il mio posto preferito in assoluto era tra i due salici.
Quando il sole tramontava, passava esattamente tra questi due alberi regalando un panorama mozzafiato.
Scattai qualche foto ai fiori, agli alberi e aspettai il tramonto.
Appena vidi il cielo colorarsi di arancione e giallo guardai la posizione del sole, e poco dopo, era esattamente a metà. Scattai un po' di foto e me ne andai soddisfatta.
Tornai a casa e trovai mia mamma " Eccoti tesoro dove sei stata?" Mi chiese appena misi piede in casa.
"Ciao mamma, sono andata a fare una passeggiata, in casa non avevo nulla da fare..".
Mia mamma mi sorrise e continuò a preparare la cena.
Io andai nella mia stanza e scaricai le foto sul computer scegliendo le più belle e stampandole.
La mia preferita era quella del tramonto.
Sorrisi vedendo quella foto, perché mi faceva pensare alla felicità, e adoravo sorridere e spontaneamente.
L'appesi alla mia bacheca con tutte le note e foto di vari paesaggi.***
Dopo cena, mi feci una doccia veloce e mi misi in pigiama.
Andai in salotto e mi misi a guardare un film, alla fine mi addormentai.
Il mattino mi svegliò mia mamma, e mi alzai riposata.
Non avevo molta fame, quindi saltai la colazione e iniziai a prepararmi.
Quando fui pronta salutai mia madre e iniziai a incamminarmi verso scuola.
Era settembre, e le foglie stavano già iniziando a cadere.
Per fortuna era una bella giornata, c'era il sole e non faceva neanche molto freddo.
Appena entrai a scuola vidi le stesse cose della mattina prima, ma ora mi diressi nella mia classe convinta.
Poco dopo di me entrò Ilaria, aveva una treccia laterale, le stava benissimo.
Sarebbe stato il momento giusto per farmi una mica, convinta mi incamminai verso di lei e iniziai il discorso "Ciao sono Emily."Buongiorno ragazze,
Ecco il primo capitolo.
So che ho solo 2 visualizzazioni, ma spero con il tempo di averne di più.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se volete datemi anche consigli per migliorare la storia.
Grazie mille
-G.
STAI LEGGENDO
Un casino in me.
RomanceCos'è l'amore? Emily scoprirà cosa significa la parola "amare", ci saranno molti ostacoli da superare, avrà problemi con amici, famiglia, sconosciuti. La vita di Emily dopo l'incontro di quegli occhi verdi, cambierà completamente. C'è la farà a resi...