"Ciao Amy, sei sveglia? A che punto sei? Io sono a metá strada, ho appeba passato sweet 21. Hai preso tutto? Non hai dimenticato nulla? Le piastre e tutti i trucchi li hai presi? Oddio sono agitatissima e non so neanche perché!" Ellie mi sta parlando e io non so se sto più cercando di capire cosa dice o se sto ridendo. Parla tutto d'un fiato e quando finise tira un sospiro che sembra durare in terno.
"Ehy, ehy, ehy. Qualcuno qui é un po' troppo agitato per i miei gusti. Calmati Ellie. Sono sveglia, in macchina con Matt e tra cinque minuti sono in aeroporto. Ho preso tutto tranquilla. Ci vediamo tra un po'." La saluto e torno ad incantarmi sul sorriso divertito di Matt.Ellie ora é la mia migliore amica. Mi é stata molto accanto insieme a Matt, Jacob (il mio migliore amico) e Luke (un mio caro amico) quando Jasmine é morta.
Io e lei eravamo come sorelle. Mi raccontava tutto. So che aveva problemi in famiglia e che i genitori non l'avevano mai voluta realmente. Mi sono sempre chiesta quale genitore non voleva, non accettava suo figlio, eppure i suoi genitori erano così.
Jasmine aveva un sacco di amici, ma quelli veri erano pochissimi. Mi ripeteva in continuazione che io ero la sua unica vera amica, una sorella e anche un madre, poiché non ne aveva mai avuta una realmente.
Era bellissima! Una ragazza dai capelli rosso mogano un po' bassina con due occhioni da cerbiatto marroni come la nutella. Quegl'occhi erano così grandi che qualunque ragazzo la guardasse ci si sarebbe perso sempre. A volte anche io mi ci perdevo quando mi scongiurava di fare qualcosa che non mi andava con gli occhioni dolci dolci e alla fine accettavo sempre.
Nonostante fosse una bellissima ragazza amata da tutti, lei non si accettava mai. Ho provato un sacco di volte a farle capire che lei era davvero perfetta e non lo dicevo solo per farla contenta, ma lo pensavo davvero.
Poche cose del suo carattere non mi andavano a genio: il fatto che dovesse seguire la moda quindi comprare anche le cose che non le piacevano soltanto perché la rendevano fashion (cosí diceva lei); e il fatto che fosse un po' troppo ingenua e dolce, diciamo un po' troppo una ragazza rosa e fiori.
Non perché non andava bene, ma perché spesso le persone non facevano altro che prenderla in giro e giocare con lei e non se ne accorgeva.
Molti ragazzi la desideravano, o meglio credo che in realtá desiderassero solo una cosa di lei, invece molte ragazze la invidiavano, quindi di conseguenza la odiavano. Era fidanzata con un ragazzo di tre anni più grande di lei, era un bel ragazzo devo ammetterlo, alto, capelli neri e occhi castani, andava in palestra quindi era anche abbastanza muscoloso. Erano fidanzati da quasi tre anni, inizialmente lui la rendeva sempre felice e stavano davvero bene insieme.
Ma un giorno mentre passeggiavo con Matt, che oltretutto era suo amico prima che litgassero, lo vidi imboscato in un vicolo del centro di Rochester mentre baciava una ragazza che sicuramente non era denise dato che era alta e aveva i capelli ossiggenati. Volevo dirlo a Jasmine per non farla soffrire quando poi lo avrebbe scoperto da sola, volevo proteggerla, non fare la spia.
Quando andai da lei, mi aprí la prota di casa sua con un enorme sorriso e degli occhi colmi di felicitá nel vederemi pertanto decisi di non darle quella brutta notizia al momento. Speravo fosse stato solo uno sbaglio.
Uscita da casa sua chiamai Christopher e ci incontrammo. Mi disse che era ubriaco e non si rendeva conto di quello che faceva. Ma qualcosa non mi tornava, quando le persone si riprendono dalla sbronza perdono la memoria, non ricordano cosa avevano fatto da sbronzi. Quindi non fidandomi dissi a Matt di tenerlo d'occhio e dopo qualche mese mi disse che era tutto a posto e che non c'era nulla di cui preoccuparsi.