CAPITOLO 2. L'incontro che mi donó la vita

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Era passata una settimana da quella tragedia, i telegiornali ne avevano parlato sempre più spesso, ed io più spesso crollavo nella disperazione.
Nella mia mente mille pensieri, confusi, correvano e non mi lasciano vivere.
Ero lí, sotto la pioggia al suo funerale.
Mi guardavo intorno, vedevo gente disperarsi  per una vita persa.
Ma si sapeva giá che tutte le persone che stavano piangendo in quel momento dopo alcuni giorni si sarebbero dimenticate di lui e del suo adorabile viso.
Tutti piangevano, anche Keyla e Shana, tutti tranne me.
Glielo avevo promesso, non dovevo piangere mai più.
Gli stavo donando il mio ultimo, dolce sorriso che mai più nessuno sarebbe riuscito a riaccendere.
La pioggia leggera incantava il paesaggio autunnale e il silenzio regnava intorno alla sua tomba cosparsa di rose rosse, come le foglie degli alberi intorno.
Quando finì il funerale, mi avviai verso casa, mi accorsi di quante persone mi fissavano con aria di disprezzo.
Loro non sapevano della mia promessa, quindi non diedi molto peso ai loro sguardi colmi di rancore.
Ad un certo punto sentì qualcuno che mi toccava la spalla, così mi girai.
Era Keyla: "Angy vuoi un passaggio per tornare a casa?"
Le risposi dolcemente
"No grazie ho voglia di camminare un po', sai la pioggia mi rilassa"
-In realtà volevo solo stare sola-
Dal suo sguardo dolce capì che aveva capito le mie vere intenzioni, infatti se ne andò senza aggiungere altro insieme a Shana.
"Ok mia fedele Polaroid andiamo a scattare qualche foto" dissi tra me e me.
Andai nel parco più vicino, con questa pioggia doveva essere di sicuro deserto.
Adoravo le gocce che scivolavano sul mio volto, come se il cielo stesse piangendo per me, io non ne avevo più la forza, come non ne avevo per vivere serena.
Scattai una foto a due alberi che intrecciavano i loro rami, come se fossero due persone che si tendevano le mani.
Quell'unione di foglie e rami creava un impercettibile sagoma a forma di cuore.
Era così bello il paesaggio che rimasi incantata a guardare il mio capolavoro, quando mi accorsi di un particolare abbastanza inquietante.
Tra i rami c'era qualcosa, non sapevo cosa, ma c'era.
Il punto è che si vedeva solo nella foto.
-Ok questa macchina è rotta Angy, non vedo altre spiegazioni.-
"Che palle ora si doveva rompere?!".
Stavo tornando a casa, aveva smesso di piovere ma in compenso scese la nebbia.
-Mi sa che quando c'era la distribuzione della fortuna ero ammalata.-
Avevo una brutta sensazione, mi sentivo sempre osservata, ma quando mi giravo non c'è assolutamente nessuno.
Finalmente ero a casa, "GRAZIE, DIO''

Davanti all'ingresso c'era Sofia in agguato e appena misi un piede in casa mi corse in contro per abbracciarmi, ma io la schivai facendo spiaccicare il suo bel visino perfetto contro la porta.

Non ero in vena di effusioni, in questo periodo ero davvero fredda e apatica, come biasimarmi? 
La mia vita era ormai distrutta.
Entrai in camera, ignorando le lamentele di Sofi che si era fatta male al naso, e decisi di prendere un foglio e scrivere le mie ultime parole.

Non sapevo cosa mi passasse per la testa ma era l'unica soluzione che ero riuscita a trovare, non sopportavo più tutta quell'angoscia.

All'improvviso vidi dalla finestra un ragazzo che mi fissava, stavo per urlare quando ad un tratto fece un sorriso, sembrava amareggiato e scomparve.
Così, nel nulla.
Era uno dei più bel ragazzo che avessi mai visto, aveva dei capelli di un nero intenso e all'apparenza sembravano davvero soffici, aveva la pelle candida che risaltava i suoi occhi i quali erano... Rossi, sembrava un vero e proprio demone.
-Oooh al diavolo!- Pensai.
Ero stufa di questa gente, ero stufa di tutto.
Io volevo lui, solo lui e tra poco saremo tornati insieme.
Presi una decisione drastica quanto egoista, afferrai un pezzo di carta e una penna e scrissi poche, ma sincere righe.
-Cara zia, scrivo queste parole per dirti di non piangere per me, di a Sofi di essere forte e a James che in fondo gli voglio bene in un certo senso. Ora sarò un un posto bellissimo e senza dolore, state sereni.
Con affetto
La vostra Angy.-
Fatto ciò corsi via di casa, facendo attenzione a non far rumore, non volevo che Sofi attentasse di nuovo alla mia vita con i suoi abbracci mielosi.
Ero in stazione, c'erano un sacco di persone, notai una coppia in particolare.
Due innamorati che si abbracciavano.
-Ti ricordi quanto eravamo felici noi Jo? -
Io si, fin troppo.
Mi ricordavo tutto del nostro primo incontro e della fua faccia scioccata quando ti innaffia da testa a piedi, del nostro primo bacio e del mio imbarazzo.
Finalmente lo potevo riabbracciare, dopo tanto tempo, non vedo l'ora!
Il treno stava per passare, doveva essere il mio ultimo treno.
Mi lasciai cadere sulle rotaie, sperando di cadere tra le sue braccia per l'eternità ma non accade nulla.
-Ero già morta? -
Aprì gli occhi e lo vidi, i nostri visi erano a poca distanza l'uno dall'altro, lo strano ragazzo di prima mi stava tenendo in braccio, spaventata urlai "MA CHI SEI?! LASCIAMI SCENDERE!!" cercavo di liberarmi ma la sua presa era troppo forte.
Più mi divincolavo, più lui stringeva la sua morsa, feci un rantolio di dolore.
Se ne accorse e allentó la presa, mi guardó negli occhi e disse: "Promettimi che non lo farai mai più ok?" 

I miei occhi erano incollati ai suoi, così strani, così tetri, mi affascinavano come tutto di lui del resto.

Così non feci altro che annuire. 
Riuscì a riprendermi dallo stato di trans, anche perché notai che mi fissava con un aria al quanto divertita e mi guardai in torno.
Ecco perché non sentivo nessuno, nemmeno un urlo di panico, eppure mi stavo buttando sotto un treno.
Il tempo era completamente fermo.
Ero terrorizzata.
-Ma chi era? Cosa voleva da me? -

Era tutto così stano, da quando gli incubi si fecero più forti mi stavano accadendo cose strane, cose che cadono, si rompono al mio passaggio, raffiche di vento improvvise, cambi di tempo improbabili.

Mi girai verso di lui completamente terrorizzata e mi disse "Voglio solo proteggerti Angy, non aver paura"
Non mi fidavo per niente di lui, ma ero curiosa di sapere di più su di lui e di questa situazione assurda quando mi accorsi che ero ancora in braccio a lui, stavo andando in panico, il mio cuore batteva all'impazzata.
Notando il mio assoluto imbarazzo e la mia faccia color pomodoro mi mise giù.
"Aspetta, come sai il mio nome?!" Dissi dopo essermi ripresa, mi stavo innervosendo parecchio.
"Questo ora non ha importanza, tieni" rispose e mi porse una piuma, era stupenda era nera che perdeva colore verso la fine della piuma arrivando al bianco più candido.
Lo guardai sconcertata e lui mi disse "Tienila sempre con te, è importante" e aggiunse
"Ci rivedremo presto mio piccolo e dolce angelo"
"Aspetta!" Urlai
"Dimmi" rispose.
"Come ti chiami?"
"Tutti mi conoscono come Ryan"
Detto ciò mi diede una lieve buffetto sulla testa, mi sorrise e scomparve.

 Divenne tutto nero.

Mi risvegliai sulla panchina nella stazione, era ormai notte.
-Che fosse stato un sogno? -
Eppure...
Mi toccai la fronte, era umida.
Poi sentii qualcosa nella tasca del giubbotto e vidi quella bellissima piuma.
No, non era un sogno... Penso.
Avevo ancora il suo profumo addosso, era un misto di tabacco e menta.
La sua figura era così misteriosa ma non mi inquietava affatto, nonostante fosse uno sconosciuto.
-Lo rivedrò mai? -
Ogni volta che mi potevo questa domanda subito dopo pensavo.
-Pensi già ad un altro? Non ti fai schifo? E Jo? -
Mi insultavo mentalmente ogni volta che lo pensavo.

"Basta sarà stato uno scherzo stupido" mi dicevo, ma il tempo fermo? Come è possibile?

Mentre mi potevo queste domande ero tornata a casa, per fortuna zia Betty non aveva ancora trovato il biglietto.
Andai in bagno e mi feci una bella doccia, troppe cose oggi, troppi casini, dovevo staccare un po' la mente.
Mi butto sul letto e caddi in un sonno profondo, mi ricordo solo che il mio ultimo pensiero era stato lui, il suo viso, il suo sguardo magnetico, la sua voce roca, i suoi occhi rosso sangue..
-Voglio capire cos'è successo-
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti, questo è il secondo capitolo del mio libro, spero vi piaccia.
Scusate se ci ho messo una settimana ma ad un certo punto mi si era cancellato tutto il capitolo!!
È colpa dei muffin malvagi seguaci degl'unicorni alla menta di ne sono sicura!
Se avete suggerimenti/consigli da darmi sarei molto felice di leggerli, spero non ci siano molti errori!Sono ancora mooolto inesperta
Buona lettura❤
Bea

Il demone che mi salvóDove le storie prendono vita. Scoprilo ora