Calum's POV
"Dicono che cambiare ogni tanto è buono nella vita. Dicono che è meglio cominciare in un posto nuovo e fresco invece di restare in un solo posto per tutta la vita." Dice mia madre, facendomi roteare gli occhi.
Ovviamente penso che questa sia una completa e assoluta stronzata venuta fuori dalla sua bocca durante il nostro viaggio in macchina verso la mia nuova scuola.
"E' ironico, non è vero?" Le domando più duramente di quanto volessi davvero fare. "Il fatto che tu mi dica questo proprio il mio primo giorno in questa nuova scuola, perché sei stata tu a decidere di inscatolare tutte le nostre cose e trasferirci, di nuovo."
Sapevo che le sue parole erano soltanto a proprio scopo, giusto per giustificare le sue azioni. Ho cambiato almeno otto scuole negli ultimi tre anni. Sono stanco di dover ricominciare tutto daccapo. Solo Dio sa' perché ho difficoltà a fidarmi delle persone.
"Calum, tesoro, mi dispiace, mi dispiace davvero. Questa è l'ultima fermata, te lo prometto." Mi dice mentre guardo con fare seccato fuori dal finestrino. "Sai che la scrittura è molto importante per me e questo trasferimento incide molto su di essa. Però ti prego di supportarmi." Annuisco e sospiro in difesa. Per quanto io possa odiare il fatto di doverci trasferire costantemente, di mia madre mi importa più di quanto lei possa immaginare. Penso sia questo il fatto per il quale io mi sia rassegnato al controbattere per ogni trasferimento. Perché per quanto possa odiarlo, migliora il suo mestiere, cosa che le porta gioia. Devo solo imparare a gestirmi e abituarmi con questo.
Vengo tirato fuori dai miei pensieri quando la macchina colpisce una fermata, il che può significare soltanto una cosa. La scuola. Mi acciglio non appena ne vedo la visuale.
"Andiamo, Calum. Devo sapere se le tue classi sono già state organizzate prima che tu possa cominciare." Mi dice lei gentilmente, sapendo che l'argomento "scuola" è una cosa abbastanza delicata per me. "Sì.." Le rispondo stancamente.
Non appena usciamo fuori dalla macchina, comincio a guardarmi in giro sperando di non dovermi ritrovare a fare nuovamente conversazione con mia madre.
Un grande striscione è appeso all'edificio e dice "Sunshine High". La prima cosa che penso è che questa scuola è (A) povera, (B) fottutamente briosa oppure (C) anche molto stupida.
Nessuna di queste tre opzioni mi eccitano. Esattamente perché chiameresti una scuola superiore "Sunshine High"? La stupidità delle persone mi lascia stupefatto.Io e mia madre facciamo ingresso all'interno della struttura, fino ad arrivare all'ufficio del preside al primo piano, verso il centro del corridoio. Mi siedo fuori la stanza, dove mia madre è entrata , e cerco di fare il punto della situazione in quell'ambiente.
Diversi studenti mi lanciano delle occhiatacce, ma li ignoro subito perché, ve lo ricordo, questo non è la prima volta che vado alle scuole superiori. Ci sono questi tre ragazzi che spiccano più degli altri. Non sono vestiti come tutti gli altri, e sicuramente nemmeno si comportano come gli altri, visto che la mia esistenza non li ha nemmeno sfiorati. Rimangono in piedi davanti ai loro armadietti, quasi come soldati. Questo, fino a quando un ragazzo dai capelli castani non si dirige verso un biondo, dicendo, "Lukey," e abbracciandolo fortemente. Una volta aver sciolto l'abbraccio le loro labbra si toccano, facendomi accapponare la pelle.So cosa state pensando, che sono omofobo, il che non è vero. E' una cosa che supporto al 100% in realtà. Penso che le persone siano libere di essere ciò che vogliano. Ma non ci ho mai trovato niente in una persona così. A questo punto, li sto fissando, ma non me ne accorgo fin quando il ragazzo dai capelli castani non sia avvicina con fare minaccioso verso di me. Mi alza dalla sedia e mi appiccica contro il muro all'istante, non avrei mai pensato che un ragazzo che indossa gli Uggs potesse essere così forte. Odorava di mentine e puzzava di acqua di colonia.
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Unpredictable → Cake (Italian Translation)
FanfictionVenire da otto scuole differenti può essere stancante, o anzi estenuante. Tendi a perdere te stesso durante il percorso, inoltre. Un giovane Calum Hood cerca di trovare il suo vero se stesso, sopravvivere alle scuole superiori e ritrovarsi di fronte...