Capitolo 4

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Could've been where he is standing

That's what hurts the most,

Girl, I came so close

But now you'll never know

Baby, I loved you first

«Zayn hai fatto colpo!» esclamò Jess, dandomi una pacca sulla spalla mentre tagliava a metà un panino.

Era mezzogiorno passato, il locale stava cominciando ad affollarsi dei soliti impiegati d'ufficio che volevano un panino nella pausa pranzo, e tra un'ordinazione e l'altra Jess era riuscito a farmi il terzo grado sulla domenica passata con Molly.

«Non ho fatto un bel niente» borbottai, allontanandomi dal bancone per servire due clienti.

Non potevo negare che quella fosse stata una delle giornate migliori della mia vita, e nono stavo per niente esagerando coi termini.

Molly era così solare e divertente e spontanea e... Sospirai incurvando leggermente le spalle mentre porgevo le ordinazioni a due signori vestiti in giacca e cravatta che mi guardarono confusi.

Li ignorai e senza proferire parola mi allontanai.

«Vi siete baciati?» domandò Jess, appoggiandosi al muro e guardandomi curioso di sapere.

Non gli risposi considerando quella domanda inutile, mi diressi nel retro del negozio alla ricerca della mia felpa, nella quale doveva esserci il pacchetto di sigarette che avevo comperato quella mattina.

Dopo alcuni minuti di ricerca nel buio pesto dello sgabuzzino trovai ciò di cui avevo bisogno e senza dire nulla a Jess uscii dal locale per fumare la sigaretta che mi meritavo dopo tre ore di lavoro ininterrotto.

Mi appoggiai alla vetrina del bar e osservai per un attimo le persone che camminavano velocemente sui marciapiedi prima di portarmi la cicca alla bocca ed accendermela.

Aspirai lentamente la prima boccata di fumo e chiusi gli occhi, immediatamente il mio pensiero tornò a Molly, cosa che succedeva più del solito ultimamente. Alla sua risata, le sue smorfie strane, la sua voce suadente che mi parve di sentire anche in quel momento.

Aprii gli occhi di scatto, «Molly!» gridai spaventato, trovandomi la ragazza ad un palmo dal naso che mi sventolava una mano davanti agli occhi.

Lei mi guardò sorpresa, «sei sicuro di star fumando tabacco?» domandò preoccupata.

Risi cercando di nascondere il nervosismo e solo in quel momento mi accorsi del ragazzo alle sue spalle.

Niall alzò una mano in segno di saluto, che io ricambiai con un cenno del capo.

Molly si strinse nelle spalle improvvisamente in imbarazzo, «siamo venuti a mangiare qualcosa» mormorò, come per giustificarsi.

Annuii, «c'è Jess dentro, io sono in pausa sigaretta» scherzai, alzando la mano destra per mostrarla, «andate pure.»

Per un momento mi parve che Molly stesse per dire qualcos'altro, alla fine annuì soltanto ed aprì la porta del locale sparendo poi dentro di essa, seguita da Niall.

Mi passai lentamente una mano sul viso prima di fare un altro tiro dalla sigaretta, con tutti i posti che esistevano quei due dovevano venire proprio lì a mangiare?

Molly non capiva proprio niente, pensai. Oppure non le interessavo minimamente. Se no perché comportarsi così?

Buttai la sigaretta non ancora finita e la calpestai con un piede, mi voltai alla mia sinistra sentendomi osservato, un senzatetto mi guardava interrogativo.

Loved you firstDove le storie prendono vita. Scoprilo ora