I never understood
What love was really like
But i felt it for the first time
Looking in your eyes
Quel giorno ero esausto. Continuavo a lanciare occhiate all'orologio sperando che così facendo le lancette scorressero più velocemente ma il tempo sembrava non passare più. Avrei finito il turno in sole due ore, ma a me invece sembrava un'eternità. Fortunatamente il locale quel giorno non era molto pieno, c'erano i soliti clienti che occupavano i tavoli più qualche nuova faccia, niente di che.
«Zayn vai a liberare il tavolo 18» mi ordinò Jesse, mentre metteva a lavare alcune stoviglie.
Posai lo straccio che tenevo in mano senza in realtà fare nulla ed obbedii. Presi il vassoio e superai il bancone avvicinandomi ad un gruppo di ragazze che chiacchieravano animatamente tra di loro. Sorrisi gentile prima di prendere i bicchieri e le tazze vuote dal loro tavolo.
«Volete altro?» domandai.
Loro scossero la testa, «come ti chiami?» domandò poi una.
La guardai confuso e allo stesso tempo divertito, «Zayn» risposi poi, mentre raccoglievo l'ultimo tovagliolo.
Le lanciai un'ultima occhiata e poi tornai al bancone.
L'esperienza mi aveva insegnato ad essere gentile sempre e comunque, visto che se mi fossi comportato male lì c'era solo da rimetterci. Non potevo permettermi che le persone pensassero che i camerieri del locale erano antipatici o maleducati, ci voleva un niente a farsi una brutta reputazione che avrebbe portato ad una diminuzione della clientela e che avrebbe messo a rischio il mio posto di lavoro.
«Hai fatto di nuovo colpo, Malik?» domandò Jess divertito, indicando con un gesto della testa il tavolo al quale ero stato.
Mi voltai in direzione delle ragazze e notai che tutte mi stavano letteralmente mangiando con gli occhi, risi prendendo una bottiglietta d'acqua e bevendone un sorso.
«Lo hai fatto apposta, vero?» lo rimbeccai poi.
Lui scoppiò a ridere, «ti fissavano da venti minuti ma tu non te ne sei nemmeno accorto! Dovevo fare qualcosa, no?»
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai, tuttavia divertito dal comportamento di Jess che per essere il figlio del capo non era niente male.
«Allora, come si chiamano?» continuò.
«Non gliel'ho chiesto» mi strinsi nelle spalle.
Jess posò con enfasi i cucchiaini che stava asciugando nel portaposate e si voltò a guardarmi quasi incredulo, «stai scherzando spero! Dovevi conoscerle e poi presentarmele! Oddio Zayn sei un caso perso!» esclamò prendendosi i capelli tra le mani.
In quel momento il campanello che annunciava l'arrivo di un nuovo cliente suonò e vidi Molly varcare la porta del locale, bellissima come sempre.
«Ecco appunto» sentii Jess borbottare.
«Ciao Zayn!» esclamò Molly sorridente, avvicinandosi al bancone.
Ricambiai il saluto e la osservai in silenzio, in attesa della sua ordinazione.
Solo dopo avermi osservato per bene si decise a parlare.
«Due cappuccini e due brioche» disse, «tra poco dovrebbe arrivare Victoria» aggiunse poi, probabilmente decifrando la mia confusione visto che lei era da sola ed aveva ordinato per due.
Annuii e presi due piattini sui quali misi le brioche mentre Jess si era messo a fare i cappuccini.
«Ti sei fatto la barba?» mi domandò Molly, avvicinando ulteriormente il suo viso al mio, e guardandomi attentamente.
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Loved you first
RomantizmSpin-off Right side, wrong bed Molly è bionda, schietta, solare, lunatica, chiacchierona ed estroversa. Zayn è moro, tranquillo, pacifico, silenzioso, timido ed introverso. Molly dice ciò che le passa per la testa senza censure, Zayn è riflessivo, f...