Dear Rose Tyler || Doctor who

Dear Rose Tyler

«Corri!» Le disse a quel tempo prendendola per mano.
Era praticamente così che si presentava Lui, perché correva sempre, correva da che aveva memoria e non si fermava mai Lui, quell'eccentrico uomo che viveva dentro una cabina blu; che si esaltava facilmente come un bambino alla scoperta del mondo; che cambiava faccia come si cambia un orologio rotto o delle batterie non più funzionanti. Era meraviglioso Lui, unico... Fantastico.
Ma non l'avrebbe mai saputo o, forse, non vi avrebbe mai creduto per davvero. Tuttavia Lei lo pensava, l'aveva sempre pensato, perché lui era il suo Dottore, il suo e basta. Lei e Lui, dentro quella cabina blu per sempre. Ma non esisteva più un per sempre, non per lei almeno, che era stata condannata a vivere in quell'universo parallelo, lontano da Lui.
E adesso le rimaneva solo una semplice lettera, trasportata dal vento gelido di Londra, in quel mondo quasi impossibile, dove Lui non sarebbe mai potuto andare, e da dove lei non poteva fuggire. Eppure era lì, quella lettera assurda di quell'uomo che aveva conosciuto quando aveva diciannove anni, e che non avrebbe mai più rivisto. Era lì. Forse si era persa nel vento, perché sapeva, lo sapeva fin sotto la pelle, che era stata scritta in un momento di d'inquietudine o, forse, di solitudine. Perché, in fondo, il Dottore sapeva. Sapeva sempre tutto, o forse lo immaginava, che non esisteva un loro per sempre.

Cara Rose Tyler,
non voglio perderti mia piccola e fantastica Rose. Senza di te tutto il resto non avrebbe più senso; tutto il resto non basterebbe a colmare l'immenso vuoto che lasceresti. Dimmi Rose, quanto rimarrai con me? Mi basterebbe anche una piccola e semplice menzogna per riuscire ad andare avanti, una parola, o forse due, per legarmi a te per sempre.
Ma, so che non te lo chiederò per davvero, che non ti chiederò quanto tieni a me, quanto rimarrai con me e se mi ami. Non ti chiederò mai nulla, non pretenderò di legarti a quest'essere orribile che sono. Sì Rose, io sono orribile. Ho messo la parola fine all'esistenza della mia gente; lascio morire persone innocenti e... Sono troppo freddo per te Rose. Non potrei mai scaldarti. Non sono un romantico, non sono un galante, non so ballare e... Mi piacciono le banane!
E so anche che, non leggerai mai questa lettera, conoscendomi la getterò fuori dal Tardis una volta finito!
Ma va bene così, mi bastava semplicemente dirtelo anche in questo modo; trasmetterti questo pensiero che non ti arriverà mai per davvero. Volevo solo l'illusione di poterti parlare apertamente. Solo una volta, anche se per finta.

Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.

William Shakespeare

Ti amo Rose, e fa così male ogni volta che ci penso, perché tu hai Mickey, una vita vera che ti aspetta, io invece ho solo questa vuota illusione. Nulla di più.
Ho paura di perderti Rose, perché ho paura che quando te ne andrai, io ne morirò.
Perciò... Non andartene ti prego. Anche se sarà solo una menzogna, dimmi che rimarrai con me per sempre.

Angolo autrice stellare~
Eeeeeh iniziamo con il botto(?)!
Non so se sia malinconico, drammatico o comico o chissà che altro, so solo che è un po' fiacco come inizio, me ne rendo perfettamente conto. Volevo però “introdurre” in qualche modo la serie di one shots (o forse è meglio dire drabble? Sono un po’ piccine...) che vorrei dedicare a Nine e che ho amato >w<
Non è il mio Dottore preferito in assoluto (quello è Matt~~), ma Eccleston mi è piaciuto infinitamente tanto nel ruolo, ho amato il rapporto tra lui e Rose, e mi sono sempre chiesta quali potessero essere i suoi pensieri. Così è nato 'sto coso(?) °^°
Premetto però che, probabilmente, non seguirò l'ordine degli episodi, saranno scritti in modo disordinato, e per questo mi scuso già da ora. La mia testa è un casino, abbiate pietà di me :')

Vorrei sapere cosa ne pensate, se vorreste sputarmi in un occhio oppure votare la storia per pietà nei confronti di una decerebrata :'D
Aspetto segnali di vita umana (anche aliena eh!)