1^ storia

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"Muoviti!", mi dice mia madre bussando alla porta del bagno. Continua a bussare.
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Sta solo amplificando il mio mal di testa.
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"Ora esco!" urlo in risposta.
Mi asciugo le lacrime e mi guardo allo specchio.
Inevitabilmente scoppio a piangere, di nuovo.
Mi accascio lungo la porta.
Le mie lacrime sono salate e calde.
Mi fa male il cuore. Non so se per le troppe emozioni, per il troppo dolore o per un problema fisico...
So solo che mi fa malissimo.
Stringo di nuovo quell'oggetto di metallo che mi ero ripromessa di buttare.
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"Esci da lì!"
dice mia madre, e cerca di aprire la porta.
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Eh, no, mamma. È chiusa a chiave.
Come ci si sente a non riuscire ad aprire la porta? Brutto eh?
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Affondo la lametta più in profondità, faccio dei tagli verticali più difficili da ricucire.
Apro l'acqua della vasca da bagno bollente, rileggo un ultima volta la lettera fatta e la metto sotto l'uscio della porta.
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Sono piena di sangue.
Entro nella vasca.
Il sangue sgorga più velocemente.
Mi gira la testa. inizio a vedere chiazze scure.
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"Apri ti prego, apri!" mia madre piange, sta picchiando la porta.
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Vorrei tanto stringerti mamma.
Dirti che ti voglio bene, venire li ad aprirti ma non ce la faccio.
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Lei urla e io affondo la testa nell'acqua, non mi sono mai piaciute le sue urla.
L'acqua è rossastra, adesso è di un rosso acceso.
Faccio in tempo a cogliere l'ultima frase che dice: "non sei un disastro sei la persona più forte e bella di questo mondo" e mi addormento così con il sorriso.

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