POV. Dafne
Il mio taxi si stava avvicinando alla casa delle mie cuginette preferite.
Ero tremendamente felice nel poterle riabbracciare.
Non so da quanto tempo non le vedessi, probabilmente da un'anno, dopo il matrimonio di Brianna e Daniel Bryan.
Avevo passato quei 7/8 giorni con loro, a scherzare, ridere e fare shopping. Poi dovetti ritornare in Italia per diversi esami all'Università.
Ma finalmente con gran gioia... ero libera dalla scuola e da tutto, poter stare con le mie "twins" per un bel pò, mi rendeva tremendamente felice.
L'ansia saliva in me, la mia testa era solo su Stephanie e Brianna. Le mie uniche ancore di salvezza nella mia adolescenza complicata.
Loro e soltanto loro sono state le uniche a riportarmi nella giusta strada.
Mi sentivo lo schifo della societá ma quella speranza che avevo ogni giorno era grazie a loro, e per questo ne sarò sempre riconoscente.Era una giornata nuvolosa, il clima era umido e freddo, il cielo era ricoperto da nuvole grigie che rendevano la giornata noiosa, ma dopo tutto per me non lo era per niente.
Indossavo dei Jeans grigi e un felpone enorme nero.
Dei tacchi neri e degli occhiali da hippy a specchio.
I miei capelli castani erano sciolti e un pò spettinati, come piacciono a me.
Come al solito avevo le mie fedelissime cuffiette nere nelle orecchie dove risuonavano a tutto volume le canzoni dei Nirvana.Guardavo intenta gli alberi che correvano via veloce dal finestrino, canticchiavo tranquillamente "Come As You Are" e muovevo le mani a ritmo della batteria.
Il taxista non fece a meno di ridere.-"leggendari"- disse sorridendomi dallo specchietto.
Lo guardai per un attimo e accennai un sorriso, anche lui probabilmente era un fan dei Nirvana.
-"sono il mio rumore preferito in questo tremendo silenzio"- risposi semplicemente continuando a guardare la strada.
Alle mie parole Accese la radio, alzò il volume e mise "Smells Like Teen Spirit".
Mi spuntò un sorriso a 32 denti.-"la mia canzone preferita"- continuai guardando il taxista contenta.
-"anche la mia"- mi rispose ridendo.Tolsi le cuffiette e iniziai a canticchiare la canzone insieme al taxista, mi muovevo a ritmo e non mi importava che a guardare ci fosse uno sconosciuto, quando parte quella canzone io non ci sto più con la testa.
-"anche io da giovane ero come lei, signorina"- disse osservandomi dallo specchietto.
-"cioè?"- chiesi continuando a muovermi a ritmo.
-"uno spirito libero"- mi rispose sorridendomi e continuando a guidare.
Abbassai lo sguardo e sorrisi tra me e me.
"Uno Spirito libero? " mmh non avevo mai pensato a me come uno spirito libero.Alla mente ritornarono le mie cugine, quando riconobbi il viale di casa loro.
Iniziai a saltare come una pazza e appena il taxi si fermò, pagai il Signore e come Superman, mi scaraventai fuori dall'auto con la mia valigina nera.Quasi correndo percorsi una mini sdradicciola piena di piante, fiori e cespugli... poi mi ritrovai davanti la loro porta d'ingresso.
Non so per quale motivo, ma quella giornata nuvolosa si presentava la più bella del mondo.
Trattenni le lacrime dalla gioia, ero di nuovo li, dalle mie due meraviglie, non ci potevo credere.
Suonai il campanello.
Aspettai un secondo.
Sentii un fracasso e la porta si aprì.-"AMOREEE MIOOOO"- urlò Brianna scaraventandosi addosso a me.
POV. Brianna
-"BRYAN TRASFERISCITI NELLA CAMERA DEGLI OSPITI!"- urlò Stephanie correndo in camera con delle coperte in mano -"Io, Brianna e Dafne dormiremo insieme"-
continuò sedendosi sul letto.Arrivai poi io con diversi cuscini e li Lanciai tutti addosso a lei. Infastidita li buttò a terra. Mi sedetti affianco a lei.
-"Non vedo l'ora di vederla"- dissi saltando come una bambina.
-"Siamo in due"- rispose Stephanie.
Ci sorridemmo emozionate.
Poi sentimmo bussare, ci girammo e appoggiato alla soglia della porta c'era un John Cena che gonfiava un palloncino.-"mi aiutate a metterli?"- disse sorridendoci dolcemente.
Ci alzammo di scatto e correndo andammo in salotto.
Più di 100 palloncini neri e Rossi erano sparpagliati sul pavimento.Sbuffai e andai a prendere in tutta fretta la Scala.
Stephanie ne stava già attaccando 5 o 6 con l'aiuto di John.
Guardai l'orologio, tra nemmeno 10 minuti Dafne sarebbe arrivata.
Iniziai a sclerare e ad agitarmi.
-"MANCAA POCOOO!"- urlai -"VELOCEEEE"- dissi prendendo in fretta un palloncino.-"Bryan fai qualcosa di utile alla società, sali sulla scala e attacca quei maledetti palloncini!"- si lamentò Stephanie puntandoli il dito.
Detto questo Bryan sali sulla scala e si mise al lavoro.
Il casino si era trasformato in delirio.
Correvamo da una parte all'altra per attaccare e mettere palloncini ovunque.
Per l'arrivo di nostra cugina tutto doveva essere perfettamente perfetto.
I palloncini dovevano invaderla per metterle allegria, e già che eravamo a tema, quei cosi potevano servirci per il compleanno mio e di Stephanie.Suonò all'improvviso il campanello, ci bloccammo tutti di scatto.
-"È in anticipo"- disse Stephanie agitata.
Iniziammo a correre da una parte all'altra.
Dovevamo nascondere tutte le cose che erano rimaste fuori.
John non fece attenzione e mosse la Scala facendo cadere Bryan sul divano.
Stephanie li riproverò e io accorsi alla porta per accogliere la nostra cara Dafne.-"AMOREEE MIOOOO!"- urlai abbracciandola con gran forza.
-"TESSSSOROOOOO!"- urlò anche lei ridendo.
Chiamai Stephanie che arrivò correndo.
-"Finalmente! eccoti!"- sorrise Stephanie baciandola e abbracciandola.
-"mi siete mancate tanto!"- ricambiò felicissima.
-"anche tu a noi"- disse John spuntando dall'altra stanza.
Dafne rise e lo abbracciò con forza.
Poi corse da Bryan ancora mezzo frastornato per la caduta e lo salutò stampandoli un bacio sulla guancia.Appoggiò la sua solita valigina nera vicino al tavolo e si lanciò stravolta sul divano.
-"sono stanchissima!"- disse ridendo.
Stephanie le sorrise e le si sedette affianco baciandola e abbracciandola dalla gioia.
Io mi fermai sulla soia della porta e la osservai attentamente.
Era cambiata, sembrava più grande, più alta e più snella con dei lineamenti perfetti.
I venticinque anni l'avevano resa più matura fisicamente.
I capelli le erano cresciuti e ormai le arrivavano sino a metà schiena, lucenti e morbidi alla vista.
La pelle era idratata e i suoi occhi, beh i soliti... azzurri, splendenti, stupendi.
Ripensai a quando era piccola, a quanto fosse spaventata dal mondo che la circondava.
Mi ricordai dei suoi capelli corti neri e la sua frangetta che le copriva gli occhi.
I suoi vestiti trasgressivi sempre neri, e il suo trucco dark che metteva i brividi.
Il cambiamento era abissale, lei ormai era grande, la mia cuginetta era grande e stupenda, sembrava quasi una modella.
Era diventata anche molto somigliante a noi, poteva essere scambiata per nostra sorella, e questo mi rendeva felice.-"ehi.... Brie? Che hai?"- sentii la voce di Dafne chiamarmi.
Ritornai alla realtà e notai che tutti mi stavano fissando-"no nulla, sono solo felice"- risposi sorridendo.
Nota autrice:
Ecco il primo capitolo.
Spero che vi piaccia!
A breve pubblicherò il secondo♡
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That bad boys
FanfictionPer il compleanno delle famosissime Bella Twins la cuginetta italiana, parte per l'America e si trasferisce a casa loro. Il suo nome è Dafne, la tipica bella ragazza, seria, dolce e carina. Alta, magra, occhi azzurri e capelli castani. Si ritrova i...