7 luglio.

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7 luglio.


Io, povero sfigato di nome Louis Tomlinson, mi trovo in una cazzo di isola inculata dal mondo.

Mi sento come Jack in Titanic. Ha vinto il biglietto per andare nella nave da crociera più bella di sempre per poi avere il ben servito. Ma a differenza sua, io la crociera me la so' pagato da solo eh.

Una cosa che dovete/devi sapere è che io e la sfiga siamo fatti della stessa materia e mi perseguita ovunque io vada quindi dovevo aspettarmela una cosa del genere.

Perché sono ancora vivo?

E che cazzo ne so io?

So solo che mi sono addormentato nel comodo letto matrimoniale della nave ed adesso sono qui, in una fottutissima isola.

Per una volta Dio mi ha risparmiato, forse perché gli facevo troppo pena.

No, ok, ho avuto una bella botta di culo a salvarmi. E poi non so nemmeno come ho fatto, non so dov'è la nave, non so dove sono gli altri imbarcati della barca e non so da dove è sbucato questo diario. L'ho trovato mentre camminavo per l'isola.

E adesso che cazzo mangio? Dove dormo? Probabilmente morirò domani, si morirò domani. Se non oggi, sta notte mentre dormo. Oppure adesso dietro di me c'è un cinghiale che sta sperimentando tutti i modi possibili per mangiarmi per cena.

No, non c'è nessuno per fortuna, ho guardato.

Tu, si tu, persona che non conosco che sta leggendo questo diario, mi scuso per utilizzare dei termini poco educati ma sai che quando paghi un fottio di soldi per poi ritrovarmi un'isola sperduta non è proprio il massimo e non riesco a stare calmo.

Magari morirò e questo diario verrà trovato da persone che lo faranno diventare un libro.

O semplicemente sto già diventando pazzo e ho visto troppe volte il film "Anna Frank".

Bene. Adesso io vado. Vediamo se trovo un albero, spero comodo, sul quale dormire.


L


L'isola che non c'è - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora