"Tipo strano..." borbottò Luke.
Annabeth e Luke stavano camminando sul marciapiede.
"Ora mi dici dove stiamo andando?! Mi sento un pagliaccio con questi vestiti Luke!"
Luke stava scuotendo la testa ma aveva un sorrisino sul viso.
"Cammina Annabeth... "
Aveva ormai una relazione quasi fraterna con lei.
"Luke...?"
"Si?"
"C'è un ragazzo buffo che cerca di seguirci."
Luke si girò allarmato e posò istintivamente una mano sulle spalle di Annabeth per spostarla dietro di se.
Il ragazzo visto pochi giorni prima, riconoscibile dai folti capelli ricci si era appena nascosto dietro il muro di un negozio seguito da una ragazza dai capelli neri.
"È quella che mi ha dato il gelato!" urlò Annabeth.
"Annabeth, rimani dietro di me..."
Luke fece per muovere la testa ma Annabeth era balzata due metri avanti, impaurita.
Dietro di loro si ergeva il ragno piu grande che Luke avesse mai visto. Era enorme, e le zampe pelose erano attaccate ad una parete, il corpo sospeso orizzontalmente in aria.
Annabeth era impallidita, ed era paralizzata di paura.
Improvvisamente le cose accelerarono in frazioni di secondi.
Il ragazzo dai capelli ricci balzò fuori e trascinò Annabeth dietro, la ragazza dai capelli neri spinse Luke di lato e lanciò qualcosa simile ad un pugnale sulla bestia.
Il tiro era probabilmente mirato in mezzo agli occhi della creatura ma si piantò invece su una delle otto zampe. Il ragno emise un verso orribile e si lanciò in direzione della ragazza.
A quel punto Luke seppe esattamente cosa fare.
Corse come mai aveva corso a destra verso il pugnale e si aggrappò ad esso cercando di estrarlo.
Si trovava in aria, sopra un ragno, in mezzo ad un viale probabilmente abitato da sordi visto che nessuno era venuto a fare qualcosa.
Luke si strinse alla zampa del gigantesco ragno e, stringendo i denti , fece penetrare la lama nell'animale.
Ci fu un'esplosione e Luke si trovò per terra con ancora il pugnale in mano e coperto di polvere rossa.
Grover era di fianco ad Annabeth ancora paralizzata, e aveva la mascella spalancata.
"Quando lo racconterò, giuro sugli dèi che non mi crederà nessuno..."
