CAPITOLO 1

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È passato tanto tempo dall'ultima volta che vidi Mirko. Ora vi racconto in breve ciò che è successo.

All'aereoporto mi aveva fatto una promessa,inutile. Una promessa in cui io credevo e ho sempre creduto. Poi ha deciso di andarsene. Non so dove sia in questo preciso momento,ma so che è lontano da me. E io? Beh io...sono ricaduta in quel maledetto tunnel. Sono consapevole di essermi distrutta e non credo che qualcuno oltre a lui sia capace di aiutarmi. Sono ancora alla ricerca di quella ragazza nelle mie foto. Simone non è piu sulla sedia a rotelle,ora cammina benissimo per fortuna. Mia zia invece ha trovato lavoro e a casa non c'è mai. Domani è il mio compleanno ma non festeggierò niente. In tutto questo..cosa dovrei festeggiare? La mattina mi alzo e mi reco a scuola come sempre,prendo l'autobus, con la mente ancora assonnata e gli occhi semiaperti spero sempre di non sbattere contro un palo.

È già da qualche mattina che vedo alla fermata dell'autobus una ragazza. Capelli lunghi,biondi..mi ricorda qualcuno,ma non so definire chi. Mi rivolge sempre lo sguardo,come se volesse dirmi qualcosa e poi si ferma. Non è una di quelle ragazza in calore che vengono in classe mia,no..si vede lei è diversa. Timida,riservata e sorridente anche se non sembra cosi felice.

Anche oggi lascio perdere e entro a scuola,che parola brutta vero? È un posto in cui le persone o meglio dire,i professori ti creano dilemmi che senza di loro non esisterebbero,problemi che non stanno né in cielo né in terra.

All'uscita un ragazzo si avvicina a me,cosa stranissima e mi chiede..

<<Mirko? L'hai piu sentito?>> Ecco,ma domande piu utili?

<<Mirko? Chi è?>> Chiesi incredula,già sapevo la risposta ovviamente

<<Eh ma come,Mirko Trovato,il tuo ragazzo>> Disse spalancando gli occhi

<<Mirko non è il mio fidanzato>> Gli sorrido e continuo a camminare,come se la cosa non me ne importasse minimamente

<<No aspetta..>> Mi afferra il braccio.

<<Ma posso sapere chi sei?>> Chiedo incrociando le braccia

<<Lorenzo,piacere>> Porge la sua mano sorridendo

<<Io sono S..>> Gli porsi anch'io la mano,lui ride e dice

<<So come ti chiami>> E io mi chiedo,cosa c'è da ridere? Come fa a sapere tutte queste cose? Mah.

Vedo che prende dalla tasca una sigaretta,l'accende e prima di fumare mi chiede

<<Da fastidio?>>

<<No guarda,tanto vado via>> Mi giro e salgo sull'autobus

Vedo dal finestrino che spenge la sigaretta e la riporta dentro la scatola,poi mi guarda e mi fa cenno col capo di non fumarla.

Torno a casa,butto lo zaino sul divano e senza mangiare niente,salgo le scale.

È diventata un'abitudine ormai,alzo il libro dalla libreria e entro in quel mondo opposto che da quasi un anno mi tormenta.


Promise?|MirkoTrovato2|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora