Restart

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Erano passati sei mesi dall'operazione, e la Natasha che c'era prima, ora, era definitivamente scomparsa. La donna che aveva preso il suo posto era forte, sicura e determinata. Aveva abbandonato l'istituto e ora viveva da sola. L'appartamento che le avevano dato non era molto grande, c'erano due grandi stanze collegate tra loro, un piccolo bagno e un angolo cottura, ma per Natasha era bellissimo e perfetto così, anche se un po' angusto.

Da quando era entrata ufficialmente in servizio le erano state affidate due missioni ed entrambe erano state portate a termine in modo efficiente e veloce.
Oggi Natasha avrebbe ricevuto il suo terzo incarico, perciò quando la sveglia cominciò a suonare si alzò in fretta dal letto e si diresse verso la doccia, si tolse i vestiti, aprii l'acqua calda e ci si infilo dentro.
Una decina di minuti dopo aveva terminato, prese l' accappatoio e cammino verso la cucina dove si preparò del the caldo.
Mentre beveva iniziò a tirare fuori ciò che avrebbe indossato dall'armadio, che coinstisteva in un paio di pantaloni neri, aderenti, ma elastici e una maglietta a maniche lunghe sempre nera.
Quando ebbe finito il the, si vestì ed uscì. Doveva raggiungere il centro della città, che distava una 15 di minuti da casa sua.
Fuori faceva molto freddo e lungo la strada incontrò poca gente.
Era arrivata in anticipo all'incontro, perciò si sedette in una delle vecchie sedie malconce dea caffetteria. Dopo cinque minuti di attesa, sentì il campanello della porta tintinnare, si voltò, il suo contatto era arrivato. Era un uomo sulla cinquantina, non un buona forma fisica, rosso in viso e con il respiro affannato. Notò subito Natasha e si sedette nella sedia di fronte alla sua.
-Ho girato per 10 minuti per trovare questo posto è impossibile da trovare-
-Lo scelto apposta- lo interruppe Natasha, -Andiamo dritti al punto,cosa vuole che faccia?-.
L'uomo che stava cominciano a respirare normalmente disse - Uno dei miei collaboratori fa il doppio gioco, in politica basta poco per cambiare la situazione e io non volgio che cambi. Ho bisogno che qualcuno se ne occupi.- Tiro fuori dalla ventiquattrore un fascicolo- Qui ci sono i nomi di tutti quelli che lavorano per me. Se mi troverai il traditore e gli farai fare la fine che metita entro due settimane di compenso sarà doppio.- Detto questo l'uomo si alzò ed uscì dalla caffetteria.
Natasha prese il fascicolo e lo mise nella borse ed uscì anche lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 16, 2015 ⏰

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Natasha Romanoff: storia di un'assasinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora