Premessa

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Era una giornata come tutte le altre e Riccardo come tutti i mercoledì era andato agli allenamenti subito dopo scuola. Tutta la mattina ad aspettare per poter andare ad allenarsi sul campo da calcio, l'unico luogo in cui riusciva a tirare il meglio di se lasciandosi alle spalle tutte le ansie, le paure e l'insicurezza che aveva nella vita di tutti i giorni. Quel mercoledì del 28 gennaio però, apparentemente come gli altri mercoledì, era diverso e il giovane ragazzo se ne accorse già dal fatto che nel suo allenamento non riusciva a fare una parata e aveva la testa altrove. Riccardo è un ragazzo di 11 anni che vive a Roma dall'età di tre anni a causa del lavoro del padre e della madre, ma che in se ha sempre avuto il desiderio di tornare nella sua terra: il Molise; dove aveva tutti: gli amici più stretti, i nonni, i cugini e gli zii con cui aveva un rapporto straordinario. Non era un ragazzo con una forte personalità e spesso veniva deriso dai compagni per il colore dei suoi capelli che erano di un rosso, ma non uno di quei rossi accesi, bensì uno di quei rossi tendenti al castano; veniva deriso perché giocava in porta ed era diverso dagli altri e perché non poteva permettersi di andare spesso a cena fuori o comprare vestiti firmati.

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