Capitolo 1

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E un'altra giornata straziante di scuola si era conclusa, traocchiatacce e bisbigli da parte dei miei compagni.

Mi facevano così pena.

Beh io sono Gaia, 17 anni da compiere il 21 dicembre, solstizio di inverno.

Non aspettatevi una ragazza tutta rosa e fiori, con la voglia di vivere e che ha amici che gli escono dalle tasche.

No.Proprio per niente.

Ragazza alta, troppo magra, capelli mori e tutti boccolosi e fin troppo arruffati. Occhi di un verde mescolato ad un marroncino chiaro che a me non piacevano affatto.

"Sono a casa" sbraitai per avvisare mia zia del mio arrivo.

Vivevo con lei da almeno 5 anni, dopo l'omicidio-suicidio dei miei genitori. Mia madre aveva ormai scoperto che mio padre andava a puttane e per questo dichiarò il divorzio, ma mio padre, quella notte ubriaco, prende un coltello che accoltellò senza pietà mia madre, per poi dare fine anche alla sua vita. Quella casa era come estranea per me, ci vivevo per mangiare,studiare e pulire. Alla fine non facevo nient'altro nella mia miserabile vita.

Mia zia era presente si e no 6 ore al giorno, per cucinarmi, per darmi ordini o per guardare la TV, ma spesso stava la nottata fuori a fare chi sa cosa.

Non ricevendo alcuna risposta salii in camera gettando poi lo zaino a terra accendendo intanto il computer per controllare alcune cose, tra cui il mio blog su Tumblr.

Si anche io avevo un blog in quel sito. Era un blog tutto incasinato,pieno di scritto dappertutto e troppe immagini e frasi. Mi assomigliava proprio.

Aprii un'altra pagina e entrai su Twitter e scorrendo apparve un tweet da parte di Ariana Grande in cui specificava che sarebbe venuta a fare un concerto a New York proprio quel giorno alle 21.

Io spalancai la bocca e per poco il mio computer non cadeva a terra.

Era sempre stato il mio grande sogno poter vedere dal vivo la mia idola,fin quando era una bambina di 13 anni che Ariana mi aveva preso è mai più lasciato.

Avrei dato oro per poter andare a quel concerto, ma sicuramente i biglietti già erano finiti, e quindi il mio sogno volò via come un uccellino dal suo nido.

Chiusi il computer quando il campanello decise di suonare.

Sbuffai scendendo poi in salone e infine aprii la porta ritrovandomi un ragazzo, un ragazzo riccioluto, occhi color verde smeraldo, un corpo snello e una corporatura robusta.

Aggrottai una sopracciglia alla sua visione, anche se dovevo ammettere che non era niente male.

"Mh, tu sei Gaia Martines?" disse il moro sorridendomi



"Si,sono io" dissi senza alcuna espressione nel mio viso "ci sono problemi?" Continuai.



"Ecco,ho trovato una lettera indirizzata a te, probabilmente si sono sbagliati e l' hanno messa nella mia cassetta. Tieni." Termino porgendo la bustina continuando a sorridere, mentre delle fossette si creavano sul viso.

Annui chiedendomi cosa fosse quella lettera, e sopratutto chi me l'avesse inviata.

"Beh,grazie" dissi io facendo spallucce mentre il ragazzo fermo la porta che stavo per chiudere.

"Mh,beh è stato un piacere, io mi chiamo Harry e abito qui accanto appartamento 13, se ti va qualche volta vienimi a trovare"sorrise ancora dicendo tutto con una voce calda e amichevole.

"Oh beh, è stato un piacere anche per me, credo" terminai io senza troppi giri di parole "a presto e beh grazie" chiusi senza aspettarmi una risposta dal ragazzo riccioluto di nome Harry.



The cold hell [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora