-Black Sweatshirt-Capitolo 2.

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<<Sei silenziosa..>>disse con tono calmo.
<<Applico il cervello per studiare e non per chiacchierare.>>dissi scrivendo a matita qualcosa sul foglio a righe posto al centro del banco.
<<Wow.Il tuo nome?>>
<<Che importa?>>scrollai le spalle,annoiata.
<<Sai com'é.In casi di aiuto,non potrei chiamarti col tuo nome se non tipo 'tizia'>>ridacchiai,era un'affermazione stupida.
<<Megan>>dissi con un piccolo sorriso.<<tu?>>
<<Davvero non sai chi sono?>>chiese divertito.
Scossi la testa<<Se fossi mio vicino di casa o parente lontano,l'avrei saputo>>dissi facendo spallucce.
<<Sono abbastanza popolare qui,mi conoscono tutti>>affermó.
<<O quasi..>>aggiunsi.
<<Io sono Zayn Malik>>
<<Carino.>>dissi rovistando nel mio astuccio.
<<Allora..>>alzai lo sguardo dal foglio per poi guardare i suoi occhi.
Aveva degli occhi bellissimi. Così scuri e profondi.
I tratti del suo viso erano delicati e la sua pelle ambrata,stava a pennello con il colore dei suoi capelli.
<<Hai pensato a qualcosa?>>chiesi.
<<Si.>>
<<Fantastico,potresti dirmelo?>>
<<Pensavo ai tuoi capelli lunghi e corvini,abbinamento perfetto con i tuoi occhi azzurri.
La tua pelle bianca,che col freddo rabbrividisce.
Le tue gote si colorano di rosa e il tuo nasino diventa rosso.
Le tue piccole e fragili mani  diventano fredde e le nocche si spaccano.>>
Schiusi le labbra mentre le gote si tinsero di rosso.
<<Ho ragione,vedi?>>disse accarezzando con l'indice il mio zigomo destro.
<<Credo che non sia inerente alla lezione.>>balbettai.
<<Megan,ti metto in soggezione?>>fissó il foglio senza guardarmi.
Impugnó la matita e cercó di buttare giù qualcosa.
<<Io non...>>
<<E allora?Era così bella quella poesia..>>
<<Non era una poesia,era una delle tante motivazioni per mettermi in imbarazzo.>>strinsi i denti parlando piano,non avrei mai voluto un altro rimprovero dal professore.
<<In realtà la definirei come fatti basati sulla realtà.>>ribattè,sospirando.
Scossi la testa.
<<Concentriamoci...>>mormorai scuotendo il capo.
Non fece in tempo a rispondere che la campanella segnó la pausa.
Santa pausa.
<<A dopo>>mi rivolse uno sguardo senza tante attenzioni e uscì fuori dalla classe,insieme a tutti gli altri.
<<Allora?>>alzai lo sguardo verso l'esile figura femminile.
<<Allora cosa?>>appoggiai la testa al muro.
<<Com'è?>>
<<Dio Darlene,non siamo andati a letto insieme,non fare queste domande>>dissi con tono di lamentela.
Sospiró ridacchiando,per poi prendere il suo cellulare e toccare più volte il display.
Scivolai lentamente sulla sedia,voltando il capo.
Non c'era più.
Le sue cose,non c'erano più.
Era andato via,dalla faccia annoiata,non sarebbe mai più tornato qui.
<<Cos'è quella faccia?Perchè ciuffo moro è andato via?>>chiese sedendosi sul banco.
<<Piantala Darlene.>>dissi infastidita<<Non è per quello,neanche lo conosco.>>cercai di essere il più indifferente possibile,ma la voglia di conoscerlo,aumentava.
<<Quando smetti di fare l'acida fammi un fischio.>>detto questo,andó via.
Di bene in meglio.
Unica soluzione:sigaretta.
Mi alzai dal posto e afferrai il cappotto indossandolo.
Lo strinsi e tirai fuori una sigaretta dal pacchetto.
Mi diressi verso l'entrata e mi appoggiai allo stipite.
Infilai una mano dentro la tasca del cappotto grigio,nella speranza di trovare un misero accendino.
<<Dannazione.>>imprecai a denti stretti,non riuscendo a trovarlo.
<<Cerchi questo?>>sentii una voce femminile alle spalle,fui costretta a girarmi.
Una ragazza bassina,vestita con motivi a fiori,occhi chiari e lunghi capelli biondi.
<<Uh si..>>tenne stretto quell'oggetto viola,tra il pollice e l'indice.
<<Come hai..>>corrugai la fronte.
<<Pensavo ti servisse aiuto,tutto qua.>>scrolló le spalle.

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