Elettra's pov
Dopo qualche ora di allenamento con Rachel e il resto della squadra, non ero migliorata molto: non riuscivo ancora a tirare con la giusta potenza.
-Le gambe robuste per tirare ce le hai, devi solo trovare la tua supertecnica e dosarla bene con la potenza.-mi aveva spiegato Rachel.
Ero riuscita a superarla molte volte, ma quando mi trovavo di fronte alla porta, mi sentivo stringere lo stomaco e girare la testa.
Tentavo di fare goal, ma il tiro era debole e perdeva potenza facilmente, condizionato dall'attrito a contatto col terreno.
-C'eri quasi!-mi urlò Rachel, sorridendomi.Era bravissima con il pallone, giocava in difesa.
Mi divertivo quasi a dribblarla, era un ottimo allenamento.
-Cavolo, è tardissimo, devo andare alle selezioni!-esclamai, prendendo la sacca e sistemando dentro la borraccia e l'asciugamano sudato.
-Selezioni per cosa?-mi domandò Rachel, curiosa.
-Il club di calcio della Raimon.-le risposi, nervosa, saltellando su un piede.
-Farai bene a muoverti, tra un quarto d'ora inizia la prova di allenamento.-mi suggerí Victor.
Annuí, per poi salutare tutti con la mano e avviarmi verso la Raimon.
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Rachel's pov
Salutai Elettra con un gesto di mano.
Era una ragazza fantastica, non si arrendeva mai.
Chissà perchè era entrata nel Quinto Settore...sembrava una ragazza a cui piaceva davvero tanto il calcio.
Durante l'allenamento, aveva provato una supertecnica senza successo...si chiamava Meteora Dirompente.
L'avevo già sentita, era la famosa mossa di Xavier Foster, un membro dell'Inazuma Japan di dieci anni fa.
Dovevo indagare.
-Ragazzi, io devo andare...-ci avvertí Victor, il capitano, voltando le spalle.
-Dove e perchè cosí all'improvviso?-chiesi maliziosa al blu, il quale alzò le spalle, facendo volteggiare il mantello viola.
-A divertirmi un po'.-rispose con un ghigno lui, uscendo dalla stanza.
Sbuffai. Chissà che aveva in mente questa volta.
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Elettra's pov
-Scusate il ritardo.-dissi con affanno, appoggiando il peso delle braccia sulle gambe piegate.
-Tranquilla.-mi fece Riccardo dolcemente, appoggiando una mano sulla mia spalla.
Gli sorrisi. Sentivo un vuoto dentro, un vuoto incolmabile.
Mi sentivo terribilmente male ma allo stesso tempo bene insieme a mio fratello.
Ogni volta che lo guardavo, appariva il suo spirito guerriero dietro alle spalle, nella mia mente.
-Bene. Allora, fate qualche passaggio e tiri in porta, mostratemi che sapete fare.-spiegò in fretta l'allenatore, lo stesso uomo quarantenne che si era presentato all'attacco alla Raimon di Victor.
Lo guardai di sfuggita: sembrava aver già deciso chi sarebbe entrato e chi no, lo capí dallo sguardo serio e determinato.
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Vita da Imperiale~Victor Blade, IE Go~
FanfictionSono Elettra Nightmare, per i pochi amici Ele. Abito in un orfanotrofio ormai da sei anni, da quando i miei genitori mi hanno abbandonata all'età di cinque anni. Non so perchè l'abbiano fatto, ma da quel momento la mia vita è diventata qualcosa di s...