Elettra's pov
-Sei dentro.-disse Mark, raccogliendo la palla da terra e accarezzandola gentilmente, ancora fumante. Rimasi spiazzata, vedendo il simbolo del Quinto Settore disegnato sulla superficie ruvida del pallone.
-Ah...grazie.-mormorai, imbarazzata, afferrando la sfera nera e bianca velocemente e rubandola dagli occhi del ragazzo.
Se l'avesse vista, avrebbe sicuramente sospettato che io fossi un'imperiale, una persona di cui non fidarsi.
-Fai la scelta giusta. Rifletti.-mi fece Mark, lasciandomi il pallone e sorridendomi come se niente fosse successo, voltandosi e andandosene.
Guardai la sua figura allenata allontanarsi lentamente, fino a dissolversi all'orizzonte e scomparire. Mi portai il pallone al petto: come aveva fatto ad avere il mio pallone, Mark Evans?
-Ehi! Ele!-una voce solare mi allontanò dalle mie preoccupazioni, riportandomi alla realtà. Abbassai lo sguardo verso il pallone, tenendomelo stretto.
-Elettra Di Rigo! Che succede? Sono Rio!-esclamò felice la ragazza, piazzandosi di fronte a me, con un sorriso ampio e sincero disegnato sul volto pallido.
-Ciao Rio.-salutai la rossa, cercando di mostrarmi entusiasta di vederla. I miei pensieri mi portavano ad altro: cosa voleva da me il Grande Imperatore? Magari niente...forse voleva solo un'altra imperiale.
-Ehi...ti ho vista giocare! Sei stata fantastica! Quella mossa, quando l'hai imparata?-mi chiese la mia amica, sorridendomi e prendendomi entrambe le mani e stringendole tra le sue.
-Ecco...è stato quel ragazzo.-balbettai, abbozzando un sorriso imbarazzato. In parte era stato Mark, che con la sua grinta mi aveva donato un po' di fiducia in me stessa e nelle mie capacità. In parte...mi doleva ammetterlo, ma gli allenamenti di Victor e Rachel mi avevano dato la carica.
Alzai lo sguardo, sentendomi osservata: vidi, nascosto nel suo solito mantello viola, Victor, in fondo ad un vicolo buio e cieco. Sussultai, incantandomi a guardarlo: strofinai gli occhi blu, sbattendoli una volta. La figura del ragazzo dagli occhi color ambra era scomparso, il vicolo era vuoto.
-Elettra, tutto bene?-mi chiese Rio, scuotendomi leggermente.
-Tranquilla, sono solo un po' stanca, ora dovrei andare da Riccardo.-dissi, sistemando velocemente il pallone nella mia borsa dall'allenamento, mettendomela in spalla.
-Ah...dal capitano?-mi fece Rio. Già...quasi mi ero dimenticata, mio fratello era il capitano della Raimon.
-Sì. Mi devo muovere o mi ammazza.-risi io, congedandomi e iniziando a correre per la strada illuminata dai fari della città, mentre il cielo stava per imbrunire e il sole per tramontare, lasciando posto alla luna.
*****
Victor's pov
Stavo rischiando grosso. Elettra mi aveva visto, per fortuna ero riuscito a scappare appena in tempo.
-Eh, caro Romeo, stavolta stavi rischiando grosso.-mi canzonò Rachel, guardandomi, maliziosa.
-Lo sai che la devo controllare. Non è colpa mia, è stato il Quinto Settore...-mi difesi, imbarazzato, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni, assumendo un'espressione indifferente.
-Certo, certo. Non me la canti giusta, caro Romeo. Mi stai dicendo che non provi alcun interesse per quella ragazza?-continuò la bruna, piazzandosi di fronte a me, agitando l'indice in aria, con aria sapiente.
-Ti ho detto di no, Rachel. E non chiamarmi "caro Romeo".-la rimproverai con tono autoritario.
-Uff...-sbuffò Rachel, incrociando le braccia, arrendendosi.-Non dovresti andare da Riccardo?-
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Vita da Imperiale~Victor Blade, IE Go~
FanfictionSono Elettra Nightmare, per i pochi amici Ele. Abito in un orfanotrofio ormai da sei anni, da quando i miei genitori mi hanno abbandonata all'età di cinque anni. Non so perchè l'abbiano fatto, ma da quel momento la mia vita è diventata qualcosa di s...