Tutto in quel posto mi urlava che ero dove non dovevo essere .
La luce fioca che illuminava la stanza non mi permetteva di vedere oltre un palmo dal mio naso e l'aria calda che mi circondava mi stava togliendo ogni forza.
<< Gwen! >>
<< Gwen dove sei? >>
Sentivo una voce squarciare il rumore attorno a me cercando di sovrastare le urla della gente. Mi era familiare ma non riuscivo a percepire da dove essa veniva. Mi voltai alla mia sinistra ma incontrai lo sguardo di un ragazzo sporco di fuliggine e sangue che si guardava intorno nella speranza di cercare qualcosa, o forse qualcuno, ma dalla paura che si leggeva nei suoi occhi non riuscivo a capire chi stesse cercando.
<< Gwen ti prego rispondi! >>
Improvvisamente un gruppo di ragazzi mi venne addosso , investendomi e facendomi sbattere la schiena contro la parete fredda alle mie spalle provocandomi un senso di disorientamento.
Le urla diventavano sempre più forti, la luce veniva a mancare sempre di più e un rumore sordo proveniva da fuori e si stava sempre di più avvicinando a questo posto.
Iniziai a guardami attorno nella speranza di trovare un'uscita ma la continua gente che correva e la luce che ormai aveva smesso di funzionare non mi facilitavano la ricerca. Cercavo di mantenere la calma mantenendo la respirazione regolare quando improvvisamente mi sentii strattonare per un braccio.
<< finalmente ti ho trovata! >> - era Susan, la mia compagna di stanza. Era anche lei sporca di fuliggine ed era spaventata.
<< hai visto Matt? >> - la sua voce era strozzata da piccoli singhiozzi,non sapevo cosa rispondergli.Sapevo che Matt era lì ma lo avevo perso di vista cinque minuti dopo che eravamo entrati dentro quella trappola per topi.
<< No mi dispiace >> la vidi iniziare ad agitarsi sempre di più; cercavo di tranquillizzarla prima che potesse avere una crisi di panico ma sembrava non ascoltarmi
<< Susan ti prego, cerchiamo di uscire dal di qua. Matt è fuori. Sarà sicuramente fuori ad aspettarti >>
Le mie parole risuonavano come un macigno. Gli stavo solamente dando delle false speranze ma non potevo perderla. Non lei. Non qui.
La massa di gente che si dirigeva alla destra della stanza, l'aria stava diventando sempre più pesante e il fumo grigio causato dalle fiamme stavano rendendo l'atmosfera quasi invivibile. Dovevamo andare via da quel posto prima che quel posto diventasse la nostra fine.
Sapevo che reagire d'istinto in questi casi non era una delle migliori reazioni ma non vedevo nessuna alternativa; presi Susan per mano e iniziammo a correre dirigendoci dalla parte opposta di dove andava la massa di gente urlante. Susan non oppose nessun tipo di resistenza. Arrivammo nella stanza di fianco e le fiamme ormai avevano preso metà di essa bloccando così l'unica uscita che c'era vicino a noi. Dall'altra parte di quella porta si potevano vedere le persone che erano in salvo e tornare in dietro comportava addentrarsi nell'edificio ed andare quindi incontro all'ignoto.
Riflettevo. Riflettevo su come uscirne ma non trovavo una soluzione valida a questo problema
<< ei, c'è una finestra qua! >> - Susan mi distrasse dai miei pensieri indicandomi una piccola fessura che dava all'esterno,era abbastanza in alto e per raggiungerla bisognava arrampicarsi su qualcosa. Le fiamme ormai erano arrivate più della metà della stanza e un'aria calda aveva invaso i nostri corpi. Leggere goccioline di sudore bagnavano la fronte si Susan mentre cercava di prendere delle scatole di legno che erano li vicine
<< al tre la spostiamo. okay? >>
Susan fece un cenno con il capo in segno di approvazione
<< uno >>
<< due >>
<< tre >> - alzammo una cassa dal terreno e l'appoggiamo sopra quella di metallo.
Susan cercava di arrampicarsi nel tentativo di arrivare alla finestra.
<< non ci arrivo ! >> - la sua voce stava tremando ed era diventata debole
Io invece ero ancora sotto che cercavo di trovare qualcos'altro che faceva da appoggio
La vidi dimenarsi per cercare di arrivare almeno al vetro in modo tale da farsi sentire dalle persone fuori ma ogni suo tentavi sembrava vano.
<< Gwen,cazzo! non ci arrivo >>
Stavo cercando di arrampicarmi anche io quando la scotola di legno non resse il peso di entrambe.
Eravamo ormai circondate dalle fiamme e la finestra era troppo in alto da raggiungere per entrambe; le fiamme erano arrivate ormai al soffitto, l'aria era diventata irrespirabile e il calore ci stava cavando ogni tipo di forza rimasta.
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Ecco qua il primo capitolo,spero che sia di vostro gradimento. Se vi va lasciate un commento e un voto :)
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Gredwood Hills
Fiksi Penggemar"Quei due,così come sono, sono reciprocamente necessari. Ecco,questo modo d'essere è l'amore." - Italo Calvino [storia scritta su Harry Styles ] copertina fatta da @JMChristopher