EPILOGO
- Louis, ci suoni qualcosa tu? -
- Sì, Zayn lo fa sempre! -
- Lui canta meglio di te, ma tu sei più bravo a suonare! -
È pomeriggio inoltrato e Louis è nella scuola di musica a tenere una lezione con una delle classi di Liam.
Ormai ama anche questo, avere piccoli marmocchi esuberanti che ridono, scherzano e lo prendono in giro, quei piccoli visetti felici, ingenui e indifesi; forse non sapranno mai di che atrocità è capace il mondo, ma capisce che è meglio così, che le cose brutte del mondo è meglio che rimangano celate ai cuori puri per far sì che essi rimangano tali.
Per quanto riguarda il suo di cuore invece, finalmente il peggio è passato, è riuscito a superare la parte peggiore, ora il più delle notti sono tranquille ed molto più facile e spontaneo sorridere ai passanti. Ora a Louis, l'amore non fa più tanta paura.
- Siete delle piattole! Se preferite Zayn, mi dispiace, domani torna a casa sua! - fa la lingua a tutti, un sorriso furbo e soddisfatto sulle labbra e le dita piccole e dalle unghie mangiucchiate, si posizionano sui tasti, iniziando a danzare libere.
Tutti si zittiscono e lo guardano incantati, ascoltano la sua voce dolce e leggera, correre dietro alle note; chiude gli occhi perdendosi nella musica, sperando che il ragazzo al piano di sopra la senta e capisca che in realtà sta suonando per lui.
Quello che è successo, quello che Louis ha fatto, li ha uniti, connessi, tanto che alle volte gli sembra di essere legato al più piccolo in un modo quasi spirituale.
Un applauso generale lo travolge appena finisce di suonare, tante piccole manine si scontrano veloci, alcuni si alzano in piedi, le bocche un po' aperte e gli occhi sognanti.
- Sai, abbiamo fatto bene a tenerti! Da grande voglio diventare anche io come te! - Cam gli si avvicina e allunga il pugno con enfasi, Louis lo guarda preso un po' alla sprovvista, finché si tratta di Liam o Darcy, le manifestazioni di affetto gli risultano più naturali, ma queste, il solo pensare di essere un esempio per qualcuno ancora lo scombussola e un po' lo lusinga, così scoppia a ridere, una risata che gli esce dal cuore, stringe il pugno e lo batte contro quello del piccolo - Sarai molto meglio di me! - lo rassicura.
Non c'è stato bisogno che Zayn gli chiedesse di prendere il posto di Liam durante i mesi di convalescenza, semplicemente un giorno è sceso ad aprire la porta ad una mamma scusandosi per il ritardo del castano, ed è finito lui stesso a tenere banco davanti a una delle classi stranamente assortite del castano.
Quando chiude la porta dietro l'ultimo bambino, si gira verso la stanza in disordine, raccoglie velocemente gli strumenti sparsi, spegne la luce dando un'ultima occhiata soddisfatta e sale piano le scale, in cucina prende un bel bicchiere pieno d'acqua e le medicine. Non si accorge nemmeno di quanto siano involontari ormai quei gesti, eppure se ci pensa è sempre stato così, si è sempre sentito al suo posto vicino a Liam, in quella casa, dalla prima volta che ci ha messo piede con dei sacchetti di cibo d'asporto e la paura che lo vestiva come un mantello.
Entra in camera e trova Liam addormentato.
- Dormiglione? - lo scuote piano, aprendo la tenda della camera - E pensare che io ti avevo suonato una canzone, ma no, tu dormi! - fa il finto offeso, mentre Liam sbatte piano gli occhi, tornando alla realtà.
- E cosa dovrei fare? Mi tenete prigioniero qui! - brontola - Tu puoi uscire, lavorare, fare quello che ti pare, io no! Tre mesi chiuso in casa, bell'affare che ho fatto! -
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Safeness | LiLo
FanfictionLiam è un'insegnate di musica costretto ad una vita dentro e fuori gli ospedali. Louis è un medico, adorabile e ammaliante fra le mura del suo reparto, ma scorbutico e irriverente nella vita di tutti i giorni. E se Louis fosse il nuovo medico di Lia...