"Brendon, maledizione vuoi mettermi giù?" Mio fratello Brendon ha 22 anni ma sembra molto più giovane, ha dei capelli bruni, occhi verdi ed è molto alto.
"Muriel, sei davvero molto bassa per avere 18 anni." E aveva ragione, avevo 18 anni appena compiuti, avevo deciso di trasferirmi a Londra per lavorare.
"Guarda che io sono diversamente alta." Scoppia in una fragorosa risata.
"Diversamente alta? Sei bassa punto." Mi mette sul delicato prato del nostro giardino verde, era una bella giornata, per essere a Londra questa cosa era molto rara. All'improvviso un leggero vento sposta i miei capelli marroni lunghi.
"Stephanie mi ha lasciato." Si siede su una sedia di legno sotto ad una quercia.
"Perché?" Mi siedo sulla soffice erba.
"Litigavamo molto spesso, non ci vedevamo mai e qualsiasi cosa dicevo si arrabbiava." Stephanie è la ragazza più odiosa che conosca, ogni volta che veniva a casa pretendeva che avrei lasciato cibo, divano e camera mia a lei.
"Quella ragazza non mi è mai piaciuta." Guardo i suoi occhi, sono verde scuro e questo è il segno che sta per piangere.
"Io la amo."
"Bredy ascoltami, quella ragazza non ti merita neanche un po', non lo dico perché sei mio fratello ma perché conosco il carattere di Steph e qualunque ragazzo si stancarebbe di lei."
"Muriel, io l'ho accettata per quello che è, e lo amata davvero." Si pulisce con una manica della felpa una lacrima scivolata sulla sua guancia.
"Lì fuori ci sono milioni di ragazze che aspettano te." Sorride.
"Io aspetto solo lei. Mi dispiace Muriel." Si alza ed entra in casa.
"Brendon!" Mi alzo veloce e vado a finire di faccia nell'erba.
Sento qualcuno ridere.
"Hai la terra sulla faccia." Quel cretino di Lucas se la ride beato.
Lucas è il migliore amico di Brendon, si conoscono dalle medie, solo che Lucas ha 21 anni.
È davvero un bel ragazzo se non fosse così cretino.
Mi pulisco con la mano veloce il viso e vedo dei pezzetti di terra fra le dita.
"Mi aiuti?" Mi guarda con sguardo di sfida.
"No." Entra in casa e mi lascia lì atterra confusa.
Ho a che fare con ragazzi anormali.
"Grazie di avermi aiutato eh." Entro in casa e li vedo intenti a giocare al Xbox.
"Che giocate?" Chiedo guardando la TV.
"Fifa 15." Mi risponde Bredy.
"Ora vacci a prendere le patatine." Lucas non mi guarda neanche e rimane fisso sullo schermo del televisore.
"Non sono la schiava di nessuno Lucas." Mi siedo sulla poltrona rossa e guardo la partita.
"Vado io." Bredy mette pausa al gioco e si alza.
"Al formaggio?" Lucas fa una faccia disgustata.
"Sai che odio il formaggio."
"Allora classiche, non siamo in un supermercato qui." Iniziano a ridere e Bredy si dirige in cucina.
"Ecco le mie patatine!" Lucas si alza e afferra il pacchetto.
"Le cose si dividono!" Lo indico.
"Tu saresti? Nessuno." Lucas mi fa un occhiolino.
"Lucas, stai esagerando. Lascia stare mia sorella." Bredy si alza e si butta su Lucas schiacciandolo.
"Brendon levati subito!" Lucas inizia a dimenarsi sotto il corpo muscoloso di mio fratello.
Il campanello suona e mi alzo per aprire.
"Tu cosa ci fai qui?" Guardo la figura della persona presente davanti a me.
"Devo parlare con tuo fratello, è in casa?" La sottile voce esce dalle sue labbra.
"C'è, ma non parlerà con te. Ora ti prego di andare via."
"Devo parlare con tuo fratello, altrimenti non andrò via." Mi minaccia con lo sguardo.
"Non mi interessa." Sento dei passi dietro di me.
"Steph." Mio fratello bisbiglia.
"Bredy."
"Brendon." La riprendo.
"Cosa ci fai qui?"
Il bello di tutta questa storia è che Steph ha 17 anni. Rido.
"Volevo chiederti se vorresti venire al mio 18° compleanno.." Guarda mio fratello sognante.
"Ad una condizione." Steph si irrigidisce.
"Sarebbe?"
"Muriel e Lucas devono venire insieme." Mi scruta attentamente e poi annuisce sconfitta.
"Ci vediamo tra 6 mesi Adams." Si gira e si incammina sul vialetto di casa.
"Ora tu muori." Lo guardo minacciosa.
"Se non ci siete voi, io cado nella sua trappola." Si gratta la testa.
"Lucas!" Urlo.
"Cosa vuoi?" Ricambia l'urlo.
"Andremo al 18 anni di Steph!" In pochi secondi Lucas è accanto a Bredy.
"Ci vengo solo per le amiche di Steph." Bredy lo abbraccia e scoppiano a ridere.
"Grazie Sora." Mi abbraccia.
"Prego Frato." Lo stringo forte.
"E io cosa sono?" Lucas si indica.
"Il coglione della famiglia." Sorrido falsamente.
"E allora tu cosa sei?" Mi guarda male.
"Molto più intelligente di te."
"Ti ho vista nascere Muriel, non sei per niente più intelligente di me."
"Cosa c'entra questo adesso?"
"Io ti vedo tutti i giorni e non vedo l'ora di andarmene a vivere da sola così non ti vedrò mai più." Alzo le labbra in un sorriso falso.
"Finitela, non siete per niente divertenti." Bredy scuote la testa.
"Ma vai via tu." Sorrido.
"Allora è deciso andremo alla festa?" Lucas guarda Bredy sperando che dica no.
"Purtroppo si." Aggiungo.
"Che palle." Si risiede sul divano e continua a mangiare le patatine.
"Dammi una." Allungo la mano verso il pacchetto.
"Assolutamente no." Scuote la testa e abbraccia il pacchetto gelosamente.
"Una soltanto."
"No."
"Ti ricordo che questa è casa mia e si dà il caso che quello è il mio pacchetto." Sbuffa.
"Una soltanto eh." Mi da una metà patatina di un patatina già a metà!
"Ma non è giusto."
"Tu hai detto una e una deve essere." Sbuffo e porto la patatina alle labbra.
"Lucas, mi ha chiamato Melissa." Lucas scatta in piedi.
"Cosa ha detto?" Lentamente mi avvicino al pacchetto di patatine e le rubo.
"Che ti ha chiamato 3 volte e non hai risposto."
"Ora mi ammazza."
"Ah e ha anche detto che quando vai alla casa sarai morto." Lucas prende il cellulare dalla tasca e compone il numero della sorella.Lucas
Melissa mi ammazza, mi decapita. Morirò a 21 anni.
"Melissa dimmi." Cerco di fare una voce fredda e disinteressata.
"Dove diamine sei?"
"A casa di Brendon perché?" Aggrotto le sopracciglia.
"Devo dirti una cosa." Il suo tono si fa improvvisamente felice e spensierato.
"Si tratta di me e Jerry."
"Melissa dimmi." Il mio tono preoccupato inizia a farsi sentire.
"Lucas, molto presto sarai zio." Il telefono mi cade dalla mano e va atterra.
"Lucas.." La voce sottile di Muriel mi fa svegliare. Raccolgo velocemente il telefono d'attera.
"Lucas!" Noto che mia sorella sta letteralmente urlando.
"Scusa è caduto il telefono, spiegami meglio."
"Cosa devo spiegarti scusa? Io e Jerry ci siamo sposati e poi abbiamo.." La interrompo.
"No! Quindi è sicuro?"
"Si." Chiudo la chiamata.
"Devo andare ad Holmes Chapel."Muriel
"Vorrei venire insieme ma non posso, il college mi sta rubando molto tempo. Ti può accompagnare Muriel." Lucas si gira verso di me.
"Per favore."
"Quanto tempo ci vuole per arrivare?" "All'incirca 3 ore e mezza." Annuisce.
"Ma cosa è successo?" Bredy lo guarda preoccupato.
"Melissa è incinta."
"Quando si è sposata?"
"L'anno scorso."
"Quanti anni ha?" Chiedo.
"25, è 4 anni più grande di me." Annuisce.
"Quando partiamo?" Chiedo ancora.
"Sta sera, guido io." Annuisce ed esce.
"Alle 18:30 passo a prenderti!" Urla e va via.
"Io e Melissa ci sentivamo tanto tempo fa." Bredy confessa.
"Ma lei è più grande."
"A lei piacevo. Ma alla fine lei ha incontrato Jerry e si è sposata."
"Come stai?"
"Io? Alla grande. Ci siamo allontanati quando lei ha conosciuto Jerry e sapere che ora è incinta fa rimanere un po' sorpresi." Ridacchia.
"Vieni con noi no?"
"Non posso, domani ho un esame molto importante." Annuisco.
-
"Sei pronta?" Scendo con una valigia.
Lucas mi ha avvisato che saremo stati 5 giorni e mi sono portata il cambio.
"Arrivo."
"Faremo tardi muoviti." Carica il mio bagaglio in macchina e monto sul sedile del passeggero.
"Meta: Holmes Chapel." Mette la musica.
"Bredy non è quello che tu credi."
"A me piace così quindi non dirmi niente."
"Sempre antipatica?"
"Tu mi rendi antipatica."
-
"Auguri." Schiocco due baci sulle guancie a Melissa.
"Grazie mille."
"Jerry!" Lucas e un uomo si salutano amichevolmente.
"Piacere Jerry." Il ragazzo allunga la sua mano verso di me.
"Muriel." La stringo.
"Sei la sua ragazza?" Melissa ci guarda.
"Nono, sono la sorella del suo migliore amico che non poteva venire."
"Come si chiama tuo fratello?"
"Brendon Adams." La ragazza impallidisce subito.
"Ah.. Lo conosco." Jerry e Lucas non sapevano niente, bene.
"Jerry non mi sento molto bene.." l'uomo la fa sedere sul piccolo divano bianco.
"Quanti mesi stai?" Chiede Lucas.
"Quasi 4."
"Perché non mi hai avvisato prima?"
"Volevo che venivi qui ma ho saputo che lavori e allora ho deciso di chiamarti e dirtelo."
"Come ti senti?" Chiede Jerry.
"Meglio grazie."
"C'è una sola stanza, dovete dividerla." Ci avvisa Melissa.
Questo viaggio non poteva andare peggio.
"Per me va bene per te?" Annuisco.
"Sono le 21:43, meglio andare a dormire." Melissa si alza e si dirige verso una stanza.
"Buonanotte!"
"La vostra stanza è qui." Jerry apre una porta e vedo un grande letto matrimoniale bianco e un armadio enorme bianco.
"Un letto matrimoniale?" Chiede Lucas.
"Credevi che c'erano due letti? No." Ride.
"Come no?" Guardo Jerry scioccata.
"Buon divertimento ragazzi." Chiude la porta alle sue spalle e ci lascia da soli.
"Tu dormi atterra." Lo indico.
"Convinta, le cose si dividono, l'hai detto tu." Sbuffo e lui inizia a ridere.
"Io prendo la parte destra." Scuote la testa.
"Io mi prendo la parte destra." Si indica.
"Sogna, io ormai sono stesa sulla parte destra!"
"Sei una bambina!"
"E tu? Tu sei un neonato!" Mi prende il braccio e me lo stringe.
"Lasciami!" Ringhio.
"Sei un cane?" Ride.
"Tu sei un maiale."
"Cosa penserà di te Michael?" Ride maligno.
Un pugno al cuore, i ricordi che escono a galla, lo stomaco che si contorce.
"Non nominare Michael!" Urlo.
"Povera." Continua a ridere.
#Flashback
"Ti amo Muriel." Mi bacia il collo.
"Non immagini quanto Michael." Mi lascio cullare tra le sue braccia."
#FineFlashback
"Non vali neanche un misero capello di Michael!"
"Io ho una cosa che Michael se lo sarebbe sognato!" Mi fa un occhiolino.
"Fai schifo." La porta viene spalancata bruscamente.
"Io vorrei dormire! Che cazzo vi urlate?" Melissa grida.
"Questa pazza sta gridando."
"Metti in mezzo Michael senza motivo, senza neanche conoscerlo."
"Chi è Michael?" Chiede Melissa.
"Il mio ex ragazzo." Dico.
"Perché vi siete lasciati?" Chiede ancora.
"Perché Michael è morto." Conclude Lucas.
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The Wind.
RandomIl vento fra i capelli, i brividi sulle braccia e quella sensazione che il vento ti porterà lontano.