7.Non siamo in una fiaba

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Camminare sotto il mantello dell'invisibilità, cercando di non far fuoriuscire i piedi non era mai stato più complesso.

Il nuovo corpo di Lily era troppo grande. Alto e muscoloso. L'esatto contrario della piccola Potter, che fin da bambina era stata la più minuta della famiglia essendo per altro la più giovane. Con l'età si era alzata, ovviamente, ma non era mai riuscita a superare il metro e sessanta. Non che le dispiacesse essere bassa. Anzi lo preferiva di gran lunga all'essere alta come sua cugina Victoire.

"Di questo passo raggiungeremo la casa Serpeverde domani mattina" disse la rossa sbuffando rumorosamente.

"Sai com'è. Se non ci fosse un gigante tra di noi forse potremmo andare più veloci senza la possibilità di farci beccare." dichiarò James prendendo in giro la sorella.

Per il resto del tragitto nessuno fiatò. Dovevano concentrarsi perché nessuna parte dei loro corpi facesse capolino dal mantello.

Finalmente riuscirono a raggiungere i sotterranei e l'ingresso delle serpi.

"Morgana" sussurò Lily.

L'ingresso si aprì. Il gruppetto entrò nella sala principale. James e Fred iniziarono ad analizzare l'ambiente circostante, cosa che la rossa non fece dato che aveva già avuto il tempo di analizzarlo nei dettagli poco prima.

"Ma che postaccio" affermò James.

"Andiamo James non puoi certo dire che siamo in una topaia. È solamente diverso. Non è certo un luogo accogliente ma ha un che di affascinante" disse Fred continuando a girare su se stesso.

"Attrattivo come Hugo quando mangia il pollo impiastrandosi tutta la faccia di sugo." rispose James.

"Io lo trovo molto affascinante quando fa così" affermò Lily pensando al cugino pel di carota che mangiava voracemente il suo pollo. Rise al solo pensarci.

"Forza da questa parte" continuò la rossa facendo strada ai ragazzi.

James e Fred non la smettevano un secondo di guardarsi intorno e più di una volta rischiarono di far cadere Lily facendole sgambetti involontari.

"Questa è la stanza di Malfoy. Contenetevi per piacere" disse la Potter prima di aprire la porta.

Malfoy sentendo la porta aprirsi si voltò di scatto. Si trovava ancora davanti allo specchio. Guardando verso la porta non vide nessuno, ma in meno di un secondo dal nulla comparirono i suoi rivali, che lasciarono cadere a terra il mantello.

I due ragazzi grifoni guardarono il platinato e gli parlarono trattenendo le risate mordendosi le labbra.

"Così tu sei il nuovo Malfoy".

"Secondo voi chi altro potrei essere?" chiese irritato il ragazzo.

"Beh sei una figa!" affermò James.

Poi guardò Fred negli occhi mentre quest'ultimo fece lo stesso nel medesimo momento.

"Io non ce la faccio." disse James cercando di trattenere ancora le risate che sarebbero scoppiate a breve.

"Nemmeno io" rispose Fred per poi scoppiare a ridere.

Il maggiore dei Potter lo seguì a ruota. Ridevano a crepapelle. Stavano piangendo dal ridere. Fred a momenti non cadeva a terra.

Malfoy li fissò maledendoli come mai aveva fatto prima.

"Scusa" cercò di giustificarsi la Potter rivolgendosi al biondo e soffocando una risata.

Era più forte di lei. Le risate di Fred e James la contagiavano sempre. Anche se non ne conosceva il motivo.

"Siete tre dementi" disse il platinato.

New Marauders (Scorily)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora