Ommioddio.

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Io non smetto di piangere neanche per un secondo. Ritorno con i piedi per terra e mi stacco da lui. Gli urlo "Lasciami stare. Non pensavo che potessi farmi uno scherzo del genere! Sei la persona a cui tengo di più! Vaffanculo!" e scappo un'altra volta.
Questa volta però non faccio nemmeno due passi che lui mi blocca.
Mi gira ancora, mi prende il mento e mi guarda fissa negli occhi. Per qualche secondo non dice niente poi se ne esce dicendo "Ti amo Giada!"
"Giuseppe cazzo la vuoi capire che mi stai facendo male? Smettila! Smettila" dico urlando e picchiando i pugni sul petto di lui mentre cerco di liberarsi. "Smettila!" Riesco a staccarmi e mi rannicchio per terra, continuando a piangere e a pronunciare la parola smettila.
Giuseppe non entra nel panico, anzi si inginocchia davanti a me dicendo, con la mano sul cuore "Giada credimi. Ti amo. So che è strano perché non abbiamo neanche mai parlato, ma io ti amo. Amo il tuo essere sempre tra le nuvole, la tua sbadataggine, i tuoi occhi così pieni di caos, le tue cuffiette. Potrei elencarti altre 52728 cose che amo di te. Ma le due parole che racchiudono tutto sono TI AMO!" Decido di credergli. Asciugo il mio viso e faccio un balzo, saltandogli al collo. Cadiamo entrambi a terra. Lui è sotto di me. I nostri visi sono molto vicini e così anche le nostre labbra.
Ma si vaffanculo! Decido di baciarlo.
Ommioddio le sue labbra, Ommioddio la sua lingua, Ommioddio il suo sapore. Era come essere sotto acidi. Giuseppe Greco sei la droga peggiore del mondo. Continuo a baciarlo. Non riesco a staccarmi e neanche lui.

Giuseppe Vegas Ask.fmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora