Capitolo 10

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JEFF'S POV

Presi Karin da sotto le ginocchia e la alzai a mo' di sposa mentre dalla casa uscirono di corsa gli altri per aiutarmi.

-Cosa è successo Jeff?- chiese Eyeless quasi urlando.

-E'...è svenuta- risposi.

Tutti si fecero scuri in volto.

-Portala dentro Jeff-

Seguii il consiglio di Slender e entrai nella casa poggiando Karin sul divano davanti al camino acceso.

-Si riprenderà vero?- disse con vocina dolce Sandy tenendo stretta la mano di Karin.

Tutti tacquero. Compreso io.

-Lo dicevo che era uno sbaglio- affermò Slender.

-Non puoi saperlo- risposi con un moto di rabbia.

-Guardala Jeff! Guardala! Hai fatto lo stesso sbaglio che hai fatto con Liu e ora guarda come è ridotta!-

Ha ragione...è tutta colpa mia

I nostri pensieri furono interrotti da un lieve lamento che proveniva dal divano. Ci avvicinammo tutti a Karin e vedemmo che pian piano stava aprendo gli occhi.

-Jeff...-

KARIN'S POV

-Jeff...- fu l'unica cosa che riuscii a dire.

-Sì, sono qui-

Nel sentire la sua voce la mia bocca si aprì involontariamente in un sorriso. Cercai di alzarmi piano piano ma lui mi ributtò giù.

-Devi riposare. Hai avuto un mancamento, magari un calo di pressione-

-Ma io non ho mai avuto questi problemi. Jeff, non ti preoccupare, sto bene, adesso fammi alzare però-

Nonostante le sue innumerevoli proteste a cui si aggiunsero anche quelle degli altri riuscii ad alzarmi. Ero ancora un po' traballante ma mi reggevo in piedi.

-Forse ho bisogno di un po' di aria fresca-

-Vieni con me- Eyeless mi porse un braccio e io lo accettai volentieri. Strano che si fosse offerto lui. Ma non pensai che fosse tanto strano, dopotutto, tutti mi stavano aiutando come per esempio Clockwork che mi aveva preparato una bella tisana bollente.

Eyeless mi portò fuori seguito subito da un Jeff imbronciato e tutt'altro che felice. Mi posò su un tronco e mi fece fare respiri profondi per prendere un bel po' di sana aria fresca.

-Adesso puoi andare Jack- si intromise Jeff posando una mano sulla mia spalla.

-Tutti stiamo aiutando Karin, non vedo perché devo essere io l'unico escluso. Andiamo Jeff!-

-Non..- cercò di dire ma fu subito interrotto da Jane.

-Oh sta zitto Jeff! Non puoi tenertela solo per te!-

Jane e Jeff iniziarono a discutere tirandosi ogni tanto pizzicotti e pugni sul braccio. Risi alla scena, sembravano davvero dei bambini.

La testa iniziò a girarmi di nuovo.

Jeff accorse subito da me e mi tenne i capelli mentre io rigettavo tutto quello che avevo mangiato.

-Sai Clock....credo che accetterò quella tisana- dissi.

-Ma certo, tieni-

Poggiai la schiena ad un albero e mi sedetti per terra sorseggiando la tisana e riscaldandomi le mani mentre tutti facevano del loro meglio per tirarmi un po' su di morale.

Laughing si offrì addirittura di preparare uno spettacolino con i coltelli ma rifiutai dicendo che stavo bene, avevo solo bisogno di stare un po' in pace.

I ragazzi capirono e rientrarono in casa anche se preoccupati. Finalmente un po' di pace. O quasi...

-Jeff...sto bene, puoi andare dentro-

-Non ti lascio sola-

Sospirai e alzai gli occhi al cielo grigio e vitreo nascosto dai rami secchi degli alberi.

-Jeff...-

-Dimmi- mi rispose dopo un po' di secondi.

-Cosa mi stai nascondendo. Cosa mi STATE nascondendo..?- dissi con calma e con la voce bassa.

Jeff socchiuse la bocca e sembrò stupito.

Allora le mie supposizioni erano giuste.

-Non...non è niente, hai solo bisogno di un po' di riposo, tutto qui. Sai...a volte diventare una Creepypasta può essere stressante e..-

-Non mentirmi- lo interruppi.

Jeff abbassò gli occhi e poi si alzò.

-Appena ti senti meglio rientra in casa, sono tutti preoccupati per te-

Detto questo si allontanò e rientro nella tetra casetta di legno.

Perché nessuno vuole dirmi la verità?

Un brivido di freddo mi corse lungo la schiena e io per scaldarmi un pochino mi portai le ginocchia al petto abbracciandole.

Stetti così per un paio di minuti.

Un altro brivido mi corse su per la spina dorsale.

Forse è meglio che rientri...

Mi alzai e mi diressi verso la casetta ma, nel mentre che camminavo, sentii una risata. Ma non una risata normale da umano, una risata...come quelle che spesso fanno sentire alla tv o su Internet quando si tratta di fantasmi. Una voce quasi bambinesca...un po' metallizzata...

Mi girai e rigirai alla ricerca di qualcosa anche se avrei preferito di gran lunga correre in casa e abbracciare Jeff facendomi consolare.

Niente.

Solo il solito bosco silenzioso pieno si sottile nebbia.

Quando stavo per voltarmi però qualcosa attirò la mia attenzione.

Una figura in lontananza. Immobile. Era bassa e sembrava avere quattro arti. Non era umana... a parte il sorriso.

Di nuovo quel brivido.

Poi, veloce come un battito di ciglia, scomparve.

Mi voltai e corsi verso la casa ma proprio quando stavo per afferrare la maniglia della porta mi bloccai. Iniziò a girarmi la testa. Durò pochi secondi, e poi il giramento scomparve.

Abbassai la mano allontanandola dalla maniglia e mi diressi verso un punto impreciso del bosco allontanandomi dalla casa.

Corsi.

Corsi come non avevo mai fatto.

Corsi tenendo stretta la mia mannaia.

ANGOLO AUTRICE:
Mi scuso tantissimo per il ritardo, davvero scusatemi. Potete venire anche con i forconi a casa mia, ve lo concedo.
Mi scuso anche se il capitolo non è lungo come volevo ma spero che in ogni caso vi sia piaciuto. Alla prossima! Ciriciao gente!☆

My madness ||JeffxKarin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora