mi divora l'anima

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Alessandra:
《Torniamo in classe..》
Non dico nulla, in effetti oltre il mio odio profondo per la scuola non avevo un altro motivo per restare ancora fuori i corridoi. Così non mi oppongo (anche perchè mi sento completamente svuotata di energie) e mi avvio con Ale verso l'aula.
apro la porta, quell'odiosa porta bianca che mi ricorda quella di un ospedale e mi avvio verso il mio schifosissimo banco alla seconda fila. Posto scelto dai miei prof dato che secondo loro all'ultima fila entravo troppo nel mio mondo. Cerco di ignorare i commentini di merda di quegli stronzi dei miei compagni di classe.
《Ha fatto un altra delle sue solite scenate》
《Quando la smetterà di fare queste false?》
《Intanto lei la passeggiata fuori i corridoi sel è fatta》.
Odio quando le persone mi prendono in giro sui miei attacchi di demoni interiori.
Loro non capiscono.
Il panico è una malattia.
Sono malata.
Una persona affetta di cancro non viene derisa solo perche la sua malattia è ben visibile...il suo mostro la attacca fisicamente.
Il mio mostro mi attacca interiormente. Si rende invisibile a tutti e mi ammazza piano piano. Sta divorando la mia anima e non so come aiutarmi.
Cazzo io non sono una depressa è il panico che parla al posto mio ora. Mi fa paura,mi da panico.

Heyyss
Riciau lettorii spero che questo secondo capitolo vi piaccia,il primo aumenta di visualizzazioni molto velocemente.
Sono contentaahh  lasciate una stellina se vi è piaciuto o se almeno sia degno di un 4 va bene? XD byee ci vediamo al prossimo capitolo.
Ps:se qualcosa non vi è chiaro basta chiedere spiegazioni.

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