Marie
Dolore. Tutto quello che sentivo era dolore. La mia testa stava scoppiando, le mie palpebre erano pesanti e il mio corpo faceva male anche senza nessun movimento.
Aprii gli occhi lentamente e vidi un soffitto. Legno. Era fatto di legno, solo legno. Niente colori aggiunti, niente. Solo...legno.
Girai gli occhi, notando che tutta la stanza era fatta unicamente di legno.
"Merda.", sussurrai quando realizzai che molto probabilmente era il suo posto, o come diavolo lo voleva considerare.
Sentii dei passi avvicinarsi alla camera in cui stavo e immediatamente saltai giù dal letto e andai verso l'angolo della camera più lontano dalla porta mettendomi accovacciata, creando più distanza possibile tra me e lo sconosciuto che mi teneva in ostaggio nella foresta.
La maniglia girò e la porta si aprì lentamente.
Ero così spaventata di come poteva essere il suo aspetto che chiusi per istinto gli occhi, paurosa di guardarlo.
Avrebbe potuto essere un uomo maturo, ma per grazia di Dio, la sua voce era più simile a quella di un ragazzo. Magari non era un uomo adulto, ma era un mostro.
"Sei sveglia.", dichiarò facendo un passo dentro la camera.
Serrai i miei occhi ancora di più, ignorandolo completamente.
Improvvisamente sentii un respiro caldo alla menta, sfiorare la mia guancia. Era vicino, troppo vicino per i miei gusti.
"Apri gli occhi Marie.", mi sussurrò all'orecchio, facendo formicolare il mio addome.
Non potevo credere che uno come lui aveva un tale effetto su di me con un semplice comando, perché fu tutto quello che fece per riuscire a farmi aprire gli occhi.
Presi un profondo respiro ed aprii gli occhi lentamente.
Ed eccolo lì... La prima cosa che riuscii a notare furono i suoi occhi, quegli occhi bellissimi, verdi e penetranti, che come quelli non ne avevo visti altri nella mia vita. I miei occhi cominciarono a scendere giù assorbendo tutta la sua bellezza.
Era...bellissimo. Capelli castani ricci, che erano spostati da un lato facendolo sembrare più giovane, quando in realtà poteva sembrare di avere vent'anni o anche più. Era alto, veramente alto, e vestito tutto di nero. La sua scelta di vestiti era perfetta su di lui, considerando che erano semplici vestiti neri, era semplicemente perfetto, come il suo viso.
Non avevo mai visto una persona così perfetta.
Aveva delle bellissime labbra a forma di cuore, che sembravano così... baciabili. In quel momento avrei tanto voluto allungare una mano verso di lui e baciarlo, anche se ero lì contro la mia volontà.
Probabilmente lui notò che lo stavo fissando a lungo, che il mio sguardo si era soffermato sulle sue labbra così belle, perché fece un passo indietro sogghignando verso di me.
"Ti piace quello che vedi?", chiese facendomi un occhiolino.
Le mie guance arrossarono immediatamente ed io spostai lo sguardo dal suo corpo.
Non potevo crederci, gli veniva da scherzare in una situazione come quella.
"C-Cosa ci faccio qui?", chiesi arrabbiata con me stessa per aver balbettato.
L'ultima cosa che volevo era apparire vulnerabile, ed era esattamente come apparivo in quel momento.
Ghignò ancora di più e alzò il mio mento con un dito, facendo scontrate i nostri occhi per rispondere alla mia domanda.
"Sei qui perché lo voglio io."
"Perché?" sussurrai.
Ma non rispose questa volta, mi prese la mano facendomi alzare e mi trascinò verso la porta. Decisi di seguirlo, magari se ero fortunata avrei potuto avere una possibilità per scappare.
"Questo è il bagno." Mi disse indicando una porta alla mia destra.
"Puoi andare a farti una doccia, tutto quello che ti serve è già dentro, come vestiti puliti. Puoi cambiarti da questi." Indicò i vestiti che indossavo.
Guardai cosa indossavo notando che ero tutta sporca. Non ricordavo di essere caduta o qualcosa del genere, quindi non avevo idea di come avevo fatto a ridurmi in quel modo.
Annuii e camminai verso il bagno.
"Oh un'altra cosa, dolcezza..." disse afferrando un mio braccio, "tutte le finestre sono bloccate, non c'è modo che tu possa scappare, quindi non provarci."
Annuii di nuovo ed entrai nel bagno chiudendo la porta a chiave. Mi accasciai a terra appoggiandomi al muro, e le lacrime cominciarono a scendermi sulle guance.
Avvicinai le ginocchia al mio viso e ci appoggiai la fronte, piangendo.
Perché stava accadendo a me? Cosa avevo fatto per meritarmelo?
Dopo un po' mi alzai dalla mia posizione e decisi di farmi una doccia. Mi spogliai ed entrai nel box doccia aprendo l'acqua.
L'acqua cominciò a scorrere sulla mia pelle ed era una sensazione fantastica. Mi insaponai i capelli e il corpo, e poi mi sciacquai tutta.
Aprii la porta del box doccia e presi degli asciugamani alla mia destra, avvolgendo il mio corpo e i miei capelli. Dopo essermi asciugata mi misi i vestiti puliti addosso.
Niente di speciale, solo un paio di pantaloni da yoga e una maglietta larga di plaid, che immaginai doveva essere sua.
Mi sentivo disgustata ad indossare una delle sue magliette, ma non avevo altra scelta. Sospirai e mi guardai allo specchio. Le mie guance erano rosse e i miei occhi erano contornati da un po' di trucco rovinato dalla doccia e dai pianti, che tolsi con un asciugamano. Il blu dei miei occhi non era come al solito, era... strano. Mi sentivo diversa.
Cercai di rendermi almeno un po' decente. Dopo aver finito di mettere gli asciugamani usati su una stampella, mi guardai di nuovo allo specchio, "Perché me?" Sussurrai.
Qualcuno bussò alla porta e subito mi girai verso di essa. "Hai finito dolcezza? Sei stata quasi un'ora lì dentro." Disse ridacchiando. Cosa cazzo si rideva?
Quello schifoso bastardo. Per me era il Diavolo in persona.
N/T
Buon pomeriggio, buongiorno, buonasera, non so quando leggiate questo capitolo.
Come vi ho già detto nei capitoli precedenti, in questi giorni sono in vena di traduzioni quindi aggiorno Exception e Desirous ,(che potete trovare sul mio profilo), quasi ogni giorno. Vi voglio bene, aw.
Comunque, se volete seguirmi su altri social, su twitter sono @ awakelou.
(Se volete passate a leggere un'altra mia traduzione: "Cliché". È sempre su Harry ed è un misto tra humor e fanfiction )
A presto, Ele xx
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(SOSPESA) Exception ||H.S. AU|| [italian translation]
Fanfiction"Un'altra mossa e sei la prossima, dolcezza." ~ Harry era il più ricercato nell'Illinois, ma era riuscito a nascondersi e a non farsi scoprire per i suoi omicidi durante tutti questi anni. Il suo territorio? Semplice, la foresta. la regola era: non...