Secondo capitolo

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Oggi è venuto a casa mia, e all'inizio è andato tutto benissimo, insomma battutine, coccole sul divano davanti alla tv, niente di più niente di meno.
Sembravamo più dei migliori amici che fidanzati.
Poi verso metà film lui va al bagno e nel frattempo gli suona il cellulare e siccome io sono sempre stata una ragazza curiosa (in questo caso impicciona) decido di rispondere.
"Pronto?" Dico.
"Ehm ciao James.. Sono Jennie.. Di 2D.. Sai ti va di uscire un po' domani pomeriggio? Sembri un ragazzo molto simpatico.. E non sei nemmeno brutto.. Insomma non so se hai capito che ti voglio conoscere e fare amicizia con te.. E magari anche qualcosa di più" dice tutta d'un fiato.
"Senti adesso James non c'è io sono la sua ragazza. Per primo datti una calmata, secondo lui è mio e SOLO MIO, okay? E poi quel qualcosa di più fattelo fare da tuo padre" e gli chiudo in faccia.
Quando James torna decido di non raccontargli niente, non si sa mai.
Riprendiamo a guardare il nostro film è il resto della giornata trascorre tranquillamente.

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Stamattina mi sono svegliata con i capelli fucsia.
Una sola domanda.
Che cazzo è successo?
I miei genitori sono già andati a lavorare e in casa c'è solo mia sorella, linda.
Il nostro rapporto è molto raro, avete presente quelle sorelle che si abbracciano si riempiono di baci, si fanno tante coccole, dormono insieme, si fanno sempre dei favori, ecc?
Ecco noi siamo totalmente il contrario.
Corro come una furia in camera sua e gli tolgo le coperte e buttandole per terra "linda che cazzo hai fatto?"
Lei con molta tranquillità risponde tra uno sbadiglio e l'altro "tu mi hai lasciato l'altra sera fuori di casa  facendomi congelare, beh questa è la mia vendetta"
Esco dalla camera sbattendo la porta talmente forte che sento un quadro cadere e il vetro frantumarsi in mille pezzi.
Affari suoi, tanto è il suo.
Linda è molto sveglia per avere solo 12 anni, e non è molto diversa da me, bassa magra e mora, ma la sua voce cristo.. È acuta, troppo per i miei gusti. In poche parole è insopportabile, come lei dopotutto.
Mi metto i miei jeans neri strappati con sopra la felpa dell'adidas bianca con la scritta colorata, zaino in spalla, due biscotti in bocca e esco di casa giusto in tempo per prendere il bus.
Mi siedo vicino a Sarah notando con dispiacere che James non c'è.
Forse sarà malato, chissà.
Gli mando un messaggio: a James:
"Ehi perché non sei a scuola?"
Nessuna risposta, guardo il cellulare fino all'ultimo secondo prima che la prof entrasse in classe ma niente.
Le prime due ore passano molto tranquillamente, nessuna verifica, la prof ha iniziato a spiegare argomenti molto facili ma la testa stamattina non era attaccata al mio collo, era da tutt'altra parte, era preoccupata per James.
All'intervallo riguardo il cellulare e trovo un messaggio:
Da James:
"Ehi scusa ma stamattina mi sento poco bene, giusto due lineette di febbre, nulla di grave, tranquilla."
Grazie al cielo mi stavo preoccupando.
La giornata trascorre molto velocemente.
Uscita da scuola non ho fatto in tempo a prendere il bus per tornare a casa è l'unica soluzione è andare a piedi, che palle.
Ad un certo punto mi viene un lampo di genio: la strada che devo percorrere passa davanti a casa di James e i genitori lavorano fino alla sera, quindi decido di passare a fare un saluto, non lo vedo da ieri è so che sono solo 24 ore ma mi è sembrata un'eternità.
Suonò il campanello e mi aspettavo un James in pigiama scapecciato mezzo addormentato mentre quando mi viene ad aprire lo trovo con i capelli perfettamente pettinati con l'aria del tutto sveglia e indossava un paio di jeans. Chi cazzo indossa i jeans per stare dentro casa con la febbre?
"Ciao amore mio!" Gli dico baciandolo sulla guancia.
Senza pensarci entrò dentro casa come faccio sempre ma stavolta è diverso, è pieno di scatoloni e le pareti sono stranamente spoglie.
Non faccio in tempo a fargli ricambiare il saluto che chiedo "James che cazzo vuol dire?"
"Ehm ecco te lo volevo dire stasera per farti passare una giornata tranquilla.. Ecco mio padre ha trovato un nuovo lavoro a New York.. E sabato partiamo.. Scusa sei arrabbiata?"
"Io..io.. No non sono arrabbiata.. Ma non puoi.. Non è possibile... E io come farò senza di te?"
"Amore mi dispiace tantissimo, ma ti prometto che ti telefonerò ogni giorno e ti verrò a trovare ogni week end. Appena avrò un po' di tempo libero cerco di ritornare qui per stare un po' con te, ma è veramente un lavoro importante per mio padre"
Io scoppio a piangere. E adesso?
Lui mi stringe tra le sue confortevoli braccia e, come sempre, riesce a farmi stare meglio, non so ma quando sono tra le sue braccia mi sento a casa. Al sicuro. Da tutto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 03, 2015 ⏰

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