Capitolo 5

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Mi svegliai questa mattina e per qualche strana ragione non potevo smettere di pensare a Jack. Il modo in cui sorride mi fa sempre sciogliere.

No. Smettila di dire questo Kendall. Jack è il ragazzaccio della scuola.

Scesi dal letto e finalmente spacchettai le mie cose. Stasera ci sarebbe stata la festa e non volevo veramente andarci con Jack. Lui è un cazzone ma per chissà quale motivo, non riesco a smettere di pensare a lui .

Saltai nella doccia e mi lavai. Uscii e indossai dei collant e un top che diceva 'Segui La Corrente' e misi eye-liner e mascara.

Ero così eccitata per stasera.

Mia mamma mi accompagnò a scuola, presi la borsa e uscii dall'auto. Non potevo più essere arrabbiata discutendo con lei.

Camminai verso scuola...

----Scuola Finita----

Tornai a casa e avevo un messaggio da Matt.

Matt- Verrò tra un'ora.

Gelai per qualche secondo e controllai l'orario per vedere che erano le 7pm. Cazzo!

Mi alzai guardando per un outfit da indossare. Presi un top bianco e una gonna rosa, acconciai i miei capelli metà su e metà giù, poi li arricciai. Un po' come lo stile di Ariana Grande.

Avevo 20 minuti per lavarmi e mettere i vestiti che avevo lasciato sul letto. Misi il fondotinta perché mi sentivo come se ne avessi veramente bisogno stasera, dopo tracciai una linea di eye-liner e applicai il mascara.

Misi dei tacchi alti neri. Diedi un'occhiata al tempo. Erano le 7:45. Avevo un po' di tempo da sprecare.

Uscii dalla mia stanza e mia mamma stava compilando qualche documento.

"Dove stai andando? Quella gonna è veramente corta Ken." Disse.

"Fuori." Replicai.

"Kendall, per favore fai attenzione stasera."

Mia mamma è un genitore severo. Ma alcune volte lei riesce a tirarmi fuori dai guai, le importa cosa indosso, ma sa sempre che sarò attenta.

"Certamente lo sarò." Dissi guardando per un drink nel frigo.

Ricevetti un messaggio e sapevo già che era da parte di Matt.

Matt- Sono qui :)

"Ci vediamo dopo mamma." Dissi aprendo la porta.

"Fa attenzione." Urlò.

Camminai fuori e vidi Matt dentro la sua macchina, sorrisi e corsi verso lo sportello del passeggero accanto al guidatore, sedendomi e mettendo la cintura di sicurezza.

"Stai bene." Matt disse sorridendomi.

"Grazie, anche tu." Sorrisi di rimando.

---

Un paio di minuti dopo arrivammo difronte ad un'enorme casa. Io e Matt uscimmo dalla macchina e ci dirigemmo verso la porta d'ingresso, bussò e qualcuno rispose.

"MATT" Questo ragazzo urlò facendomi male alle orecchie.

"DILLON" Matt urlò.

"Sono felice che sei venuto!" Il ragazzo disse stringendogli la mano.

"Non sarei potuto mancare." Matt disse.

""Chi è lei?" Chiese.

"Kendall lui è Dillon, Dillon lei è Kendall." Matt ci presentò.

"Quindi sei tu la ragazza di cui Gilinsky non smette di parlare." Disse sogghignando.

"Oh mio Dio." Dissi alzando gli occhi al cielo giocosamente.

Lui rise. "Comunque, venite dentro." Dillon disse.

La musica era assordante, persone che pomiciavano, ridevano e parlavano a voce alta.

Vidi un ragazzo che indossava una maglietta nera e un paio di pantaloncini, si girò e mi sorrise. Quel sorriso. Lo amo.

Camminai verso di lui.

"Kendall." Lui disse ghignando.

"Gilinsky..."Spegnendomi.

"Lo sapevo che non potevi starmi lontana." Disse facendomi l'occhiolino.

"Veramente sono venuta qui per Matt." Ho detto cercando di agire in modo arrogante.

"Dovrei crederci?" Disse avvolgendo un braccio intorno alla mia vita.

"Hmm ne sono più che sicura." Replicai spostando via il suo braccio.

Si fermò e mi fissò per un secondo. "Vorresti un drink?" Urlò per sovrastare la musica.

"Uh certo." Non ero sicura se avessi dovuto. Ma eh, lo sapete, #yolo. (La frase originale è 'But eh you know #yolo' l'ho tradotta letteralmente ma se avete altre traduzioni potete scriverle nei commenti.)

Stavo all'impiedi guardandomi intorno, non riuscivo a vedere Matt da nessuna parte.

"Hey?" Qualcuno disse dietro di me.

Mi girai e vidi un ragazzo con un cappello, realizzai che aveva anche un bell'accento.

"Ciao." dissi sorridendo.

"Così, stavo all'impiedi proprio là," disse indicando una direzione. "E ho visto questa bella ragazza. Non potevo far altro che vedere che era da sola e mi sono sentito in dovere di andare e presentarmi." Mi guardò con i suoi bellissimi occhi.

"quindi sono Taylor, Taylor Caniff." Mi sorrise e tirò fuori la sua mano.

Arrossii. " Io sono Kendall, Kendall Stone. " Dissi stringendogli la mano.

"Bene Kendall, perché una ragazza bella come te è tutta sola?" chiese.

Arrossii di nuovo. " Veramente sto solo aspettando." Dissi.

Stavamo lì, finché lui finalmente ruppe il silenzio imbarazzante.

"Mi dispiace ma devo veramente farlo."

L'ultima cosa che sapevo era che le sue labbra erano sulle mie. Era il mio primo bacio. Lo so, una ragazza che da il suo primo bacio a sedici anni. Zitti.

Ma quando ci siamo baciati non ho sentito nulla. Niente brividi, niente fuochi di artificio. niente. Stavo ferma lì senza sapere cosa fare.

Taylor si spostò e poggiò la sua fronte sulla mia. Non sapevo cosa dire. Voglio dire, ci siamo appena conosciuti e già mi ha baciato?


Jacks p.o.v.


Ero andato a prendere un drink a Kendall, ero felice che fosse venuta. Pensavo che mi stesse dando una seconda possibilità. Stasera non potevo lasciarla andare, non potevo agire come un totale coglione.

Avevo il suo drink e ho iniziato a fare strada verso dove l'avevo lasciata. Mi fermai e vidi che Taylor stava parlando con lei.

Oh no.

Lo vidi avvicinarsi, successivamente la prese e la baciò. La gelosia si irradiiò in me, lui neanche la conosceva?!

E poi di nuovo... E' un party.. Credo che lo scopo delle feste sia questo, provarci con totale sconosciuto.

Lui si spostò e appoggiò la sua fronte su quella di lei. Le diede un bacio sulla guancia prima di lasciala sola. Quindi prima ci provava con lei e poi la lasciava? Penso che sia un canzone solo che Taylor non lo faceva vedere.

Andai da Kendall vedendola immobile guardare il pavimento. Ero così arrabbiato.

"Che cos'era quello?" Dissi urlandole.

"Cosa?" Disse confusa.

"Tu e Taylor?" Dissi diventando ancora più arrabbiato.

"Oh davvero? non penso siano affari tuoi."

E aveva ragione. Non lo erano..

Playing Hard To Get (Jack Gilinsky)- Traduzione italiana.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora