Capitolo 13

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Corsi, corsi e continuai a correre. Non mi fermavo. Scaricavo in qualche modo la rabbia.

Perché mi importava così tanto? Perché?

Non ci potevo credere, non avevo mai pensato che un ragazzo come lui potesse legare con una ragazza. Non ci potevo credere, non pensavo mi sarebbe mai piaciuto.

Presto iniziai a sentirmi affaticata. Mi fermai al parco. Presi il telefono e chiamai mia mamma.

"Mamma?" Dissi cercando di non crollare.

"Mamma? Pronto?" Dissi.

"Ken! Dove sei! Sono le sette di sera, sta iniziando a fare buio! Dove sei?!" Disse alzando la voce.

Presto iniziai a piangere.

"Mamma solo vieni a prendere, ti prego mamma." Dissi singhiozzando.

"Cos'è successo?! Stai ferma dove sei, sto arrivando! Dove sei!" Disse iniziando a preoccuparsi.

"Sono al parco, sulla Polite road." Dissi tirando su col naso.

"Sto arrivando, rimani la." Disse riattaccando.

Mi sedetti, con la testa nelle mani.

Perché non potevo essere abbastanza per qualcuno? Perché le persone dovevano mentirmi? Perché a qualcuno non poteva semplicemente importargli?

Beh, credo che la storia tra me e Jack sia finita adesso.

Stavo seduta su una panchina, quasi sul punto di addormentarmi, finché una macchina suonò dietro di me.

"Ken, andiamo." Vidi mia madre.

Corsi in macchina e mi sedetti nel posto accanto a quello del guidatore.

"Che è successo Kendall?" Chiese.

Ha usato il mio nome completo. Generalmente lo usa solo nei momenti seri.

"Possiamo parlarne dopo?" Chiesi, sospirando.

"Certo."

Per tutto il tragitto fino a casa rimassimo in completo silenzio.

Dopo dieci minuti di silenzio imbarazzante, finalmente arrivammo a casa. Uscii velocemente dalla macchina, e cercai di evitare mia mamma il più possibile. Non volevo parlarne.

Stavo quasi per salire le scale, quando mia mamma mi fermò.

"Hey. Penso che tu debba dirmi qualcosa."Mi guardò attentamente.

Presi un rande respiro cercando di non piangere.

"Mamma, odio veramente questo posto." Iniziai.

Sospirò e mi fermò.

"E' questo il motivo per cui stai piangendo Kendall!?" Urlò. "Mi hai fatto uscire di casa, facendomi preoccupare perché odi qui? Kendall non gli stai dando una possibilità!" Disse a voce veramente alta.

Non ce la feci più e iniziai a piangere. In realtà stavo signozzando.

"Non sono buona per nessuno qua Mamma! Non piaccio a nessuno! Le ragazze a scola mi minacciano. Ho visto Jack provarci con un'altra ragazza Mamma! Pensavo di piacergli! Pensavo di essere quello che lui voleva!" Urlai singhiozzando.

Non disse niente. Si avvicinò a me e mi avvolse in un abbraccio.

"Ken mi dispiace tanto." Disse, strofinando una mano sulla mia schiena.

"Mamma ti prego, portami a casa. per favore." Dissi piangendo sulla sua spalla.

"Ken io solo... non posso. Per favore capiscimi, ho bisogno di te qua." Disse cercando di convincermi.

Playing Hard To Get (Jack Gilinsky)- Traduzione italiana.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora