La grotta misteriosa

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22 novembre.

Era un letto morbidissimo, sembrava di essere sdraiata su una nuvola. A quel punto aprii gli occhi; ero in una stanza piccola, con le pareti di canne di bambù secche intrecciate.
Poco distante dal letto, sotto l'unica finestra della stanza c'era un tavolino in legno, con due cassetti.
Sopra il tavolino c'era una lampadina, che era utilizzata per tenere in piedi una decina di libri, che si trovavano in piedi contro il muro.
Davanti invece era pieno di oggetti vari, come matite, biro, fogli sparsi con disegni di uccelli tropicali dai colori vivaci. Su una mensola dall'altra parte della stanza, invece c'erano tre ripiani pieni di conchiglie, coralli e stelle marine.
A quel punto sentii aprire la porta e immediatamente chiusi gli occhi e finsi di dormire.
Lui mi accarezzò, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò dolcemente:<lo so che sei sveglia... apri gli occhi, sei al sicuro>.
Io aprii gli occhi e lo vidi...
Due bellissimi occhioni marroni mi fissavano intensamente.
Appenasi si allontanò un poco lo vidi bene...aveva i capelli color miele, lunghi e arruffati, la carnagione leggermente più scura della mia, color caramello e con le lentiggini sul naso e sulle guance.
Si alzò in piedi e disse:<alzati dormigliona! Dai, vieni con me a fare un giro sulla spiaggia; il costume è sul letto, dovrebbe essere della tua taglia> si girò e uscì dalla stanza chiudendo la porta.
La riapri subito e rimanendo sulla porta disse:<io sono Katashi>.
<Io Ayame>rispose:<piacere bimba>sghignando l'occhio, chiuse la porta e se ne andò.
Io mi alzai...e guardai il costume...era bianco, con l'orlo in pizzo e il contorno dei fiori rosa pastello cucito sulla stoffa. Sotto il letto trovai delle ciabattine rosa...mi stavano leggermente piccole, quindi immaginai fossero di qualche sua sorella minore.
Quando uscii dalla casetta era ormai il tramonto, e vidi Katashi sulla spiaggia con una tavola da surf in mano.
Sentendo i miei passi che andavano verso di lui, si girò verso di me e mi sorrise. Subito dopo si alzò e venne verso di me, appena era abbastanza vicino passò la sua mano sulla mia testa, arroffando tutti i capelli, poi mise il braccio sulla spalla sinistra e mi disse di andare a sedermi sulla riva del mare.
Il mare era bellissimo, splendeva come uno specchio, Katashi arrivò dopo mezz'ora con degli spiedini di pesce cucinati da lui.
Erano veramente buonissimi! È anche vero che non mangiavo da 2 giorni...ma erano veramente buoni.
Ne mangiai 3 e fui sazia.
Katashi mi consigliò di andare a riposare ancora un po' e per quanto non avessi sonno gli ubbidii.
Tornai nella sua stanza e mi addormentai fissando la luna.

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