Capitolo 19 - Suicide

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[Nella foto, Joyful Mitchell]

Ryland's POV

Era troppo tardi, ma potevo ancora farcela. Aveva superato il parapetto, si teneva solo son le mani e i tacchi delle sue scarpe. La sentivo singhiozzare e ciò mi colpì. Non pensavo si riducesse a tanto. "Rach" sussurro. Ha iniziato ormai a piovere, si muore di freddo, che diamine sta facendo? È pazza per caso? "Va via, Ryland!" mi grida. Dio mio, ora cha cazzo faccio? Se si dovesse buttare, io sarei...finito. "Che cazzo fai?" chiedo in nodo premuroso, cercando di non spaventarla. Sono terrorizzato. "Mi odiate tutti. A nessuno frega più di me. Vattene Ryland. Avevi ragione tu" mi dice singhiozzando e alternando il suo sguardo da me al fiume sottostante. "In che senso?" domando sbalordito. "Mi pari sempre il culo da tutto. Sono un peso per te! Per te e per Darren! Mi faccio schifo da sola! Meglio affogare qui che nei sensi di colpa! Quindi vattene, che cazzo!" ma che...? Non è affatto un peso per me. Anzi. "Io lo faccio perché a te ci tengo. Cazzo se ci tengo! E poi sei la mia migliore amica, Rachel. Pensi che mi pesi questa cosa?" le chiedo. Lei mi guarda. "L'hai detta a tutti questa cosa" piange. "Quindi non ci credi? Perfetto" stavo per fare l'ultima cosa che avrei seriamente pensato di fare. Presi un bel respiro, per poi scavalcare a mia volta il parapetto tenendomi al corrimano. "Che diamine stai facendo?" Chiede sbalordita con un fil di voce guardandomi attentamente. "Non ci tengo a te? Nessun problema. Sappi solo che  se vai giù tu, io ti accompagno" lo avrei fatto seriamente. Dico davvero. Non mi immagino nemmeno che lei possa andarsene in un modo così orribile. "Non dire stronzate" le lancio uno sguardo di sfida "Ryland, non scherzo. Ritorna dove eri prima!" dice piangendo. Io non mi muovo nemmeno di un centimetro, malgrado la vista di quei 50 metri sotto di noi mi metteva gran paura. "Ascoltami. Lo sai quanti metri sono da qui a la sotto?" le chiedo tranquillamente mentre ormai inizia a scendere il diluvio universale sopra di noi. Lei scuote la testa. "Allora te lo dico io. Sono precisamente 53 metri. Pensa solo a buttarti da qui sopra e finire lì. Non hai idea di quello che hai là sotto. È buio e piove. L'impatto ti ridurrà una lurida poltiglia rossa, l'unica cosa che si salverà sarà probabilmente il tuo vestito. E poi, lo sai questo fiume da dove la prende l'acqua?" Scuote ancora la testa, mentre ha smesso di singhiozzare. "Dall'Alaska. Mi ricordo ancora quando ci andavamo per le vacanze di natale io e i miei fratelli. Dio, non sai che freddo. Poi Rocky ebbe la bella idea di buttarmi nel laghetto davanti a casa (ero il più piccolo, mi succedeva quasi sempre). Non hai nemmeno idea del freddo che ho avuto. Tutta la settimana. Pensa se tu dovessi cadere e miracolosamente non perdi conoscenza. Cadresti in cinque metri di acqua e ghiaccio. In poche parole come se i tuoi genitori ti chiudessero in un surgelatore per tre giorni. Ora dimmi, ne vale ancora la pena?" le domando serio. So che non si butterebbe mai, la conosco. Abbassa la testa e inizia a lacrimare in silenzio. Non risponde. Mi fa pena, è così tenera ed ingenua, ma dolce allo stesso tempo. "Rach?" La richiamo. Lei alza la testa. Mi avvicino più a lei, sfionrandole la mano. "Non lo fare. Dai, che ti importa! Scavalca questa cacchio di balaustra e torna ad ubriacarti alla festa. Ti prego..." la vedo tremante e infreddolita tirarsi su e scavalcare: io la seguom Tiro un sospiro di sollievo. Pfiu!
Dopodiché si avvicina a me e mi abbraccia. La sento singhiozzare sulla mia spalla e le sue braccia sul mio collo. "Land, mi dispiace...non so come mi sia venuto...in mente e..." la stringo ancora più forte a me chiudendo gli occhi. "Dio, non farlo mai più, ok? Mi stavo cagando in mano su quel fottuto ponte..." la sento ridere ed è la cosa più bella che io stia sentendo in questo momento. Avercela vicino ancora...è una situazione fantastica. Non ce l'avrei mai fatta e io...io probabilmente sono...felice di questa situazione. Non so che mi sia preso, ma d'un tratto le schioccai un bacino in fronte. Allora lei alza leggermente la faccia e ci fissiamo attentamente. Era tutto perfetto. Ci stavamo avvicinando pian piano quando..."Ehm...scusa" le dico. C'è ancora Savannah di cui sono innamorato e il ragazzo misterioso che va dietro a Rachel. Non posso fargli questo. Anche se... Oddio. Dio no. No no no. Non a me, non in questo fottuto momento. Forza, ripetiti dentro di te 'a me lei non piace. A me lei non piace. A me lei non pia-' Oh al diavolo! Si cazzo, ormai chi sto a prendere in giro? È palese che lei sia l'unica che vorrei avere attaccata alle mie labbra adesso. Perché io non lo ammetterò mai a nessuno di essere innamorato, ma sono ancora capace di capire quando sono pazzo di una persona.

Mad 3 || R5 FanFictonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora