Capitolo 3

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Ed è lunedì... Mamma mia sembra ieri che abbiamo cominciato la scuola.

Comunque oggi abbiamo la De Luca a prima ora, in realtà le prime tre ore, ma hanno detto che è provvisorio come orario, speriamo,comunque ci insegna scienze e matematica.

"Bene ragazzi, quindi manca solo Malinowski?"

Solo ora mi accorgo che non c'è...

" Prof. a me ha detto che era solo un po in ritardo" dice Luigi giocando con una matita, che non avrà lunga vita.

"Io gli metto l'assenza poi se arri..."

"Prof....scusi...il...ritardo.." dice Marek aprendo la porta e parlando con il fiatone,aveva del sudore sulla fronte.

Io a quella visione rimango a bocca aperta.

Raga dovete immaginarvi un ragazzo alto, muscoli ben piazzati sotto la maglietta a mezze maniche (Considerando il fatto che, venendo dalla Polonia, è molto allenato, potete immaginare le sue braccia muscolose), sudato , e il suo fiato corto, che mi fanno immaginare altro, più che una corsa fatta per arrivare in classe. O Signore...

O.Mio.Dio

Non può essere, non può interessarmi quel energumeno che mi ritrovo in classe da 3 anni ormai.

Ma io dico no, con tanti ragazzi che esistono al mondo..

Eppure, boh  guardandolo ora, è come se i suoi occhi castani mi urlassero di quanto amore avessero bisogno.

Il Marek dolce, che in seconda media mi mandava messaggini di buongiorno e di buonanotte, mi mancava. Il modo in cui parlavamo anche in classe, spesso vicini, insieme in conversazioni e cazzeggiamento.

Ma anche questa sua versione non mi dispiaceva. Non lo so, quest'aria selvaggia, da menefreghista, da "me ne sbatto di tutto e di tutti", questo spirito solitario.

Insomma, non lo avrei cambiato per nessuno. Perché io mi ero appena accorta di essermi innamorata di Marek, nel suo tutto, nel suo essere "lui". E non potevo chiedere di meglio.

O forse lo ero sempre stata, ma non me ne ero accorta, o semplicemente non volevo ammetterlo a me stessa, perche ero convinta di quello che volevo dalla vita, avevo già pianificato il mio futuro.

Vi starete chiedendo di cosa io stia parlando. Bene io avevo un progetto, sembrerò stupida, ma ero convinta di voler diventare suora, sarà perché sono sempre stata a contatto con loro fin da piccola, o forse perche anche adesso mi ritrovo a frequentare un istituto privato diretto da suore, ma comunque me lo sentivo dentro che era ciò che volevo...

Eppure da qualche tempo questa certezza vacillava, diventando poi un pensiero e ora, dopo questa visione celestiale, mi sembra una lontana assurdità...

Ma non poteva, non doveva succedere a me.

Ma una rosa, anche con un altro nome, ha sempre lo stesso profumo.

Non sono cose che si decidono no?
Quindi io non sono pazza a non riuscire a fermare il mio battito accelerato no? Le gambe tremanti sono normali, vero?
Quindi non ho bisogno di aiuto, giusto?

Quindi è inutile rinnegarlo ancora, non serve più nasconderlo, fa solo più male.

Bene, non sono pronta, ma so di essere FOTTUTAMENTE INNAMORATA...

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