Capitolo 8

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Sono uscita dall'ospedale . Ho gia preso tutte le mie cose. Sono all'areoporto e fra poco partirò per l'Italia. Nella mia mente ripasso tutte le cose che ho imparato. Andrò a Milano. La città della moda. Sono salita sull'aereo e vedo un ragazzo molto simile a Brandon. Cazzo no ! È solo la mia immaginazione. Ok si siede una ragazza imparte a me, non ci faccio molto caso. L'aereo decolla io metto la musica e dormo. Mi sveglio giusto in tempo quando la hostess sta passando per la cena c'era del riso in giallo e delle verdure. Avevo fame così ordinai due porzioni piu la macedonia.
Ritorno a dormire. Dopo un po di tempo la ragazza affianco a me , scuote delicatamente il mio braccio e mi avvisa dicendomi che siamo arrivate. Presi le mie cose e scesi dall'aereo.
Non ho piu visto quel ragazzo che assomigliava a Brandon , menomale.
Presi un taxy che mi portò a Milano. Lo pago ringrazio e entro nella casa che avevo affitato per un anno.
"Salve , lei è la signorina Stewart? "
"Ehm, si sono io. "
"Molto piacere sono Anna Bortolotti, ti mostro l'appartamento e poi vado a svolgere delle commissioni "
"Gentilissima." Sorrisi anche se la mia voglia di vivere era pari a zero.
Dopo aver sistemato le cose ,aver dato un 'occhiata in giro mi venne in mente che dovevo cercarmi un lavoro... mi misi il cappotto chiusi la casa e andai a vedere se in qualche negozio avevano bisogno di una cameriera. Niente... girai molto senza risultato finché ad una bacheca c'era appeso un annuncio :
"Cercasi babysitter per tre ragazzi di 5, 8 e 15 anni . Per info chiamare 005832..."
Subito presi il telefono e chiamai.
"Pronto?"
"Salve mi chiamo Dami Stewart chiamavo per sapere se le serviva ancora una babysitter"
"Oh cara grazie a dio ci sei tu! Senti ti do l'indirizzo. Potresti venire anche ora? "
"Certamente!
Grazie mille"
Chiusi la chiamata, chiamai un taxy e arrivai davanti a una villetta bianca. Suonai il campanello e mi aprì una donna sulla quarantina bionda con gli occhi marroni e con un sorriso stampato in faccia
"Ehm, salve sono Dami Stewart, sono qui per il lavoro. "
"Oh ciao cara, accomodati pure! Piacere Rosetta Colombo"
"Bene , questi sono Emma ,5 anni, Diego,8 anni e Jennifer, 15 anni. Jennifer non ha bisogno della babysitter ma riguardo a loro si . Emma è molto gentile mentre Diego fa piu fatica ad approcciarsi con la gente. Io devo andare al lavoro. Ritorno per le sei , grazie ancora a dopo!"
Erano cosi carini
"Ciao io sono Jennifer. Adesso esco e torno per le quattro. Dato che sono le undici ti avviso che fra poco tornano i miei fratelli gemelli, Andrea e Paolo, sono abbastanza carini. Hahaha scherzo. Posso uscire?"
"Ehm , si pero devi essere a casa per le due" lei annui e uscì di casa. Vidi poi che i due bambini dormivano sul divano. Li portai nelle loro stanze e io mi misi a sedere sul divano. Dopo circa mezz'ora arrivarono i ragazzi, avevano circa la mia età.
"Ciao ragazzi. Sono Dami la babysitter!"
"Ciao io sono Paolo, molto piacere! "
Andrea non mi rivolse la parola
"Tranquilla, fa sempre cosi ! Che sciocco..! Raccontami un po di te !!"
"Mi chiamo Dami, ho da poco compiuto 17 anni e sono americana. Abito qui vicino. "
Sorrisi
"Americana ? E perché sei venuta in Italia? "
Io mi rattristai e lui capì che aveva toccato un tasto dolente.
"Scusa non volevo..."
"Oh tranquillo. Allora "
Iniziai a spiegare ma lui mi interrompe
"Se non te la senti non fa niente "
"Ok. Allora mi sono trasferita perché il mio ragazzo mi aveva tradito ... " gli spiegai tutto lui mi guardò triste
"Mi dispiace un sacco. Senti dove vai a scuola? "
"Al Torino High school"
"Oddio anche iooo!!"
"Paolo smettila di fare il frocio"
Arrivò mister simpatia.
"Ah gia dimenticavo della tua presenza. Hai qualche problema contro di me ? Solo perché sono Gay???? Andiamo Dami, vieni in camera mia. Sto stronzo!" sentiamo una porta aprirsi e non ci accorgemmo che erano gia le sei ed i bambini dormivano ancora . la signora Colombo mi paga saluto tutti e vado a casa. Mi arriva una chiamata. È Brandon
"Ehm. Pronto."
"Dami. Oddio pensavo non rispondessi . dobbiamo parlare ti prego"
"Brandon io -io non so. Non voglio soffrire ancora"
"No dami per favore io devo parlarti. Devo spiegarti come è andata davvero. Ma ma tu dove sei? "
"In Italia . "
"Cosa? "
"Volevo allontanarmi da te "
"Beh non siamo lontani..."
"Come? Tu sei in America ed io in Italia. Cioè non non ti capisco"
"Beh io sono andato in Italia. Per cambiare vita."
"Oh. Beh ora devo andare"
"Dami. Io ti amo"
Chiude la chiamata .
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Ciao a tutti. Ho aspettato a pubblicare l'ottavo capitolo perché era successo un casino ma ora l'ispirazione è proprio fra le mie mani . è un po corto spero che vi piaccia.
VI AMO TUTTI QUANTI

Amami AncoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora