2.

8.2K 360 74
                                    

Sbuffai vedendo lo stesso cibo di ieri davanti a me. Anche da mangiare era monotono qui dentro. Stavo per buttare di nuovo il vassoio quando sentii qualcuno parlare.
-Non dovresti farlo- mormorò. Mi voltai e trovai un ragazzo poco più piccolo di me a guardarmi.
-E chi saresti tu?- domandai ancora più arrabbiato. Non mi sarebbe dispiaciuto prendere a pugni qualcuno qui dentro, almeno mi sarei divertito.
-Se fai quello che ti dicono e mangi quello che ti danno, uscirai da qui molto presto- mi rispose atono. La cosa mi incuriosì.
-Un mio amico era qui dentro e credevano che ci sarebbe rimasto per più di un anno e invece facendogli credere che stava cambiando, in due mesi fu fuori- continuò.
-Davvero?-. Lui annuì. Mi sedetti accanto a lui e iniziai a mangiare controvoglia.
-Comunque sono Calum- si presentò porgendomi la mano. Aveva una maglietta a maniche corte e vidi dei buchi nella piega del gomito. Eroinomane come me.
-Harry- dissi stringendogliela. Mi sbrigai a finire di mangiare e poi entrai nella mia stanza. Come il giorno prima qualcuno bussò alla mia porta, lo psicologo. Io iniziai a lanciare la pallina al muro. Lui si mise seduto.
-Ciao Harry-, solo un verso da parte mia.
-Oggi come ti senti?-, un'alzata di spalle.
-Hai scritto qualcosa? Vuoi farmi vedere?-. Non volevo parlargli e nemmeno guardarlo, ma se farlo entrare nella mia testa nel vano tentativo di cambiarmi mi avrebbe fatto uscire prima, allora glielo avrei concesso. Presi l'agenda dal comodino e la misi accanto a me senza staccare gli occhi dal muro. Lui la prese e stette in silenzio, sicuramente stava leggendo.
-Quindi ce l'hai con i tuoi genitori? Pensi di loro le cose che hai scritto?- domandò. Silenzio.
-E i tuoi amici? Sono loro che ti hanno spinto a provare la droga?-.
-Cosa ne pensi della morte?-. Non risposi a nulla, ma sapeva che avrebbe trovato le risposte il giorno dopo su quell'agenda. Così la poggiò di nuovo accanto a me e se ne andò. Quando sentii la porta chiudersi mi voltai e presi la penna.

15 Ottobre 2015.
Le mie emozioni qui dentro non sono migliorate. Sono costantemente arrabbiato e l'astinenza mi fa essere violento. Stanotte ho avuto uno dei miei attacchi e ho finito per prendere a pugni uno degli infermieri che cercavano di calmarmi. I miei genitori fanno schifo. Non hanno mai fatto realmente niente per me. Sono sempre stato invisibile per loro, esisteva solo mia sorella. Loro vogliono che io sia come lei: bravo a scuola, che non beve, fuma o si droga e che al posto delle parolacce usi parole come "cavoletti" o "acciderbolina". Che se ne vadano a fanculo. Nessuno al mondo è uguale all'altro, sennò saremmo tutti dei fottutissimi robot. Pensa che schifo, tutti con solo un carattere e un modo di pensare o agire, preferirei uccidermi. Di loro penso tutto ciò che ho detto e continuerò a farlo. Sono fatti così e le cose non si possono cambiare. I miei amici sono gli unici che mi capiscono. Ne ho tre e mi bastano e avanzano. Si chiamano Liam, Niall e Zayn. Liam e Niall sono la parte buona di me e razionale, fumano solo marijuana e cercano sempre di togliermi dal giro dell'eroina. Sono cresciuto insieme a loro e gli vorrò bene per sempre. Zayn, invece, è okay. Lo conobbi per l'ero, non sapevo da chi prenderla un giorno e lui ce l'aveva. In realtà non parliamo molto, è un tipo molto taciturno, ma quando è sotto effetto di droghe mi racconta tutto quello che gli passa per la testa e sono conversazioni che tengo strette al petto. Zayn non piace molto a Liam e Niall, per loro è un cattivo ragazzo ma non lo conoscono realmente, non farebbe male nemmeno a una mosca. Oggi ho conosciuto anche un altro ragazzo, ha detto di chiamarsi Calum. E' anche lui in questo istituto e non so cosa pensare di lui, sembra un tipo apposto, un po' sulle sue ma se dovesse darmi fastidio, non ci metterei nemmeno due secondi a dargli una lezione. La morte, per me, non è niente di tremendamente pauroso. Fa parte della vita e prima o poi toccherà ad ognuno di noi. Non mi cambierebbe niente se morissi oggi o domani. Si vive al momento, io voglio vivere con l'ero e i miei amici, del resto me ne fotto. Spero che mi vengano a trovare un giorno, mi mancano.
-Harry.

Toxic love (larry stylinson).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora