1: Cetriolini.

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Hey ragazze!
Non lo so perché,ma mi é venuta voglia di creare un'altra storia ed eccomi qui con "room"!
Non vi preoccupate,continuerò anche l'altra,ma mi piacerebbe tantissimo se leggeste e commentaste anche questa dato che é tutto il giorno che mi sto cimentando nel scriverla e idearla.
Vi amo,buona lettura.

"Mamma!" protesto,aggrottando le sopracciglia. "Devo per forza mettere questo vestito da suora per l'incontro? Non posso tenere la maglietta e i pantaloncini?" Davvero,io odio i vestiti lunghi e colorati.

"Non voglio che i signori Hemmings possano pensare che sei una scappata di casa,tesoro." dice sorridendo e porgendomi il vestito da fata. "Tieni,mettitelo e chiudi il becco. Sono giá abbastanza sclerata per sopportare altre lamentele." E menomale che te ne sei accorta.

"D'accordo." sbuffo,chiudendomi in camera e iniziando a svestirmi. Addio,pantaloncini comodi e maglietta,benvenuto, vestito da cogliona. Mi guardo allo specchio e scuoto la testa. Ma perché mia madre deve sempre decidere al posto mio?
É da diciott'anni che cerco di capirlo ma evidentemente non ci riesco.

"Bree,ti vuoi muovere? Sono arrivati gli ospiti." mi avvisa,battendo alla porta. Grandioso. Dovrò convivere con un ragazzo che neanche conosco soltanto perché frequentiamo lo stesso college. Chi é che vorrebbe essere al mio posto? Qualcuno alzi la mano,così glielo cedo.
[ P.S.: io vorrei,ehehe ]

"Ok." borbotto,uscendo dalla stanza e dirigendomi in cucina.

Porca puttana.

"Questo é mio figlio Luke." sorride cordialmente una signora bionda,indicando il ragazzo seduto sul divano. "Coraggio,Luke,saluta Bree." lo incita poi,lanciandogli un'occhiataccia.

"Hei." dice lui,prendendo il suo piercing con i denti. Cazzo.

"Mia figlia Bree solitamente é molto estroversa,ma evidentemente oggi ha deciso di non parlare." spiega mia mamma,roteando gli occhi.

Già,forse perché mi sto perdendo a guardare le labbra di quel figo.

"Ero distratta." mi scuso,distogliendo lo sguardo da Luke e guardando i suoi genitori. "Comunque sono Bree,come sapete già."

"Sei molto carina,Bree." dice la mamma del ragazzo,senza smettere di sorridere. Che persona gentile. "Comunque,ti avviso che Luke é una vera peste. Non fa mai niente di buono,lascia la roba in giro per la casa e inoltre fa un casino pazzesco con la sua chitarra."

Lui aggrotta le sopracciglia e fa una smorfia infastidita. "Non é vero!" ribatte. "E poi io non faccio casino,io faccio musica,che é diverso." precisa.

Quanto cazzo é bello? Dio,non riesco a togliergli gli occhi di dosso.

"Chiamala come vuoi,tesoro,fatto sta che ci ha comunque spaccato i timpani,sia a me che a tuo padre." dice la donna guardando il marito in cerca di sostegno. "Non é cosí,caro?"

Il papà di Luke soffoca una risatina. "Confermo." dice poi.

"Ora dobbiamo andare a vedere l'appartamento." interviene mia madre,guardando l'orologio appeso alla parete del salotto. "Sono già le sei e mezza."

"Esatto." sorride Liz,alzandosi dal divano e facendo cenno a Luke di fare lo stesso. "Speriamo sia di vostro gradimento,ragazzi. Non é tanto grande ma é carino e comodo." ci informa.

"A me va bene qualsiasi tipo di posto" sorride Luke a trentadue denti. "Basta che ci sia della figa." aggiunge poi,senza farsi sentire da Liz e da suo padre. Che!?!? Mi giro di scatto e lui mi fa l'occhiolino,mandandomi in iperventilazione. Alzo gli occhi al cielo e mi allaccio il parka,sperando che non noti il rossore sulle mie guance.

room ;;l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora