"Luke,é tre ore che sei lì su quell'esercizio,ma non hai detto che non fai mai i compiti?"chiedo,avvicinandomi al tavolo. Il biondo ha un'espressione totalmente imbecille sul volto e sembra che non dorma da tre giorni. "Vuoi che ti aiuto?" propongo.
"A togliermi i boxer? Certo." ghigna,sbadigliando. "Quando vuoi,bimba." Avrá pure sonno ma il suo ego assurdo rimane.
"Andiamo,non fare l'idiota." borbotto,sedendomi in braccio a lui e prendendo la matita. "Cazzo,Lucas,ma sta roba é facilissima! Non hai mai fatto le potenze in vita tua? Nemmeno alle medie?" gli domando,sapendo giá la risposta.
"Non mi ricordo quello che ho fatto un'ora fa,figuriamoci che cagate di esercizi facevo alle medie." dice,alzando gli occhi al cielo. "E pensare che mia mamma é una prof di matematica." sghignazza,appoggiando la sua testa sulla mia schiena.
Alzo gli occhi al cielo e gli finisco l'esercizio in pochi secondi. Fortunatamente ho dei buoni voti in matematica e me la cavo bene,al contrario suo. Davvero,non so come abbia fatto a passare l'esame per andare alle superiori se non sa neanche cosa sono le potenze.
"Ok,ho finito." dico,sospirando.
"Credo sia giusto.""Grazie,ti devo un favore." dice, abbracciandomi come un koala. "Magari una bella scopatina prima di andare a nanna,eh?"
"Luke..." borbotto,sorridendo impercettibilmente per la dolcezza e la perversione di quel piccolo idiota. "Sono stanca. Non iniziare con le tue cazzate a sfondo sessuale,ti prego." imploro.
"Hai sonno?" domanda,baciandomi attraverso il tessuto della felpa. Aw. "Anche io. E pensare che non ho fatto un cazzo tutto il giorno." ammette,ridacchiando.
"Fannullone di merda." ribatto,roteando gli occhi. "Vorrei farti pulire tutto il pavimento dalle schifezze che lasci,ma non con la scopa, con la tua lingua,e poi vediamo se non alzi il culo e non fai qualcosa per aiutarmi."
"Ok,ok,ti prometto che d'ora in avanti sarò più disponibile e ti aiuterò con le pulizie,piccola." dice,facendomi girare in modo che io possa guardarlo. "E se vuoi mi metterò anche il grembiule e la cuffietta come una vera e propria casalinga cinquantenne frustrata."
"Peró non iniziare giá da domani a vestirti da coglione,ti prego." gli dico,severa. "Ho invitato Francis a casa e non voglio che tu lo traumatizzi con le tue idee strane,okay?" Appena sente il nome Francis cambia espressione.
"Cosa? E chi é Francis?" chiede,aggrottando le sopracciglia. Non capisco come faccia a non conoscerlo se frequentano lo stesso corso di tecnologia,boh.
"É un mio amico molto bravo in tedesco. Dato che ho qualche difficoltà gli ho chiesto di venire qui per aiutarmi e anche a te farebbe comodo." gli dico,rivolgendogli un sorrisetto stronzo. "Non hai nemmeno la sufficienza in questa materia,se non sbaglio."
"Ho 5,89." precisa con tono da saputello. "Mi basta prendere un altro 6 e sono a posto,tesoro."
"Appunto,con la tua intelligenza da bradipo non ci riusciresti mai,per cui c'é bisogno di un cervellone come Francis per farti studiare. Non fare quella faccia,Luke,starà qui solo due o tre ore,non ti ruberà la scena." sbuffo,roteando gli occhi. Odio quando fa il bambino,vorrei strozzarlo con le mie stesse mani.
"Ok." borbotta,alzandosi in piedi e dirigendosi verso la sua stanza. "Allora buonanotte." sospira,guardandomi male.
"Notte." sbuffo. Spero che domani non mi faccia fare figure di merda o lo uccido,parola di Bree Tomson.
***
"Hai addirittura preparato la cioccolata calda?!" urla Luke,avvicinandosi ai fornelli. "E menomale che dovevate studiare. Secondo me tu vuoi fare colpo su di lui,non c'é altra spiegazione." deduce,incrociando le braccia.
