2: Dolcezza

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Fottuta sveglia. Sono le 06:35 ed é da piú di cinque minuti che mi squilla nelle orecchie,trapanando i miei poveri timpani delicati. Decido allora di alzarmi dal letto e di farla tacere,intanto cinque minuti in piú o in meno di sonno non fanno la differenza. Così la spengo e poi mi stiracchio per bene.

Esco in corridoio e inizio a sbadigliare peggio di un elefante marino. Lo so,non sarà una cosa carina e femminile,ma io sono fatta così,specialmente la mattina.

"Giorno." mi giro e vedo Luke sulla porta della sua stanza,che con un sorrisetto da deficente non la smette di fissarmi il culo. "Bella giornata,vero?" sbadiglia.
Ma quale giornata se non hai nemmeno tirato su le tapparelle,coglione.

Sospiro. "Vado prima io o vai prima tu?" chiedo,alludendo al bagno.

"E se andassimo insieme?" propone,con un sorriso allegro e poco intelligente. Te lo scordi.

"Okay,prima io." concludo,alzando gli occhi al cielo. "Non osare aprire la porta,siamo intesi?"

"Intesi." ripete,sbuffando.

Dopo essermi lavata la faccia e vestita con l'uniforme della scuola,esco dal bagno e mi dirigo in cucina per sgranocchiare qualcosa,quando trovo Luke intento a cucinare e scoppio a ridere.

"Cosa ridi,stronza? Non hai mai visto un ragazzo cucinare?" chiede,fingendosi offeso.

"Cosa stai cucinando,Luke?" ridacchio.

"Delle frittelle." risponde. "Spero vengano bene." dice poi,sorridendo soddisfatto. Il profumo é buono,forse ma dico forse saranno commestibili. Non c'é mai da fidarsi degli uomini ai fornelli,come non c'é mai da fidarsi delle donne alla guida di un'auto.

"Ok! Sono pronte!" cinguetta,impiattandole. Afferro una forchetta e ne assaggio un pezzettino. Mh,niente male...
"Allora?" chiede poi,speranzoso.

"Sono buone." sorrido,prendendone un altro pezzo. Forse dovrei evitare di ingozzarmi come un porco davanti a lui,ma é piú forte di me. Il cibo é una calamita.

"Non credi che mi merito un premio per averti preparato una prelibatezza simile?" domanda malizioso.

"Prelibatezza,non esageriamo! Per quanto ne so,non sei ancora chef." dico,ridendo. "Comunque,non pensarci neanche. Sono giá abbastanza scazzata la mattina,non vorrei ti trovassi con la faccia infilata nel water."

"Aw,quanto sei dolce." sibila,ironico. Oh,lo so. "Comunque...bella l'uniforme..." sorride. Che stronzo,lo so che ti piace soltanto perché mi esalta le curve,figuriamoci se tu te ne intendi di moda femminile. "Ti fa un bel culo." Cos'avevo detto?

"Smettila di infastidirmi e vatti a cambiare,idiota." borbotto. Lui sbuffa e si dirige verso il bagno.

"Sei sicura che non vuoi venire a vedere i miei bicipiti e il mio pinguino allungabile?" domanda. Pinguino allungabile? Ma da dove gli escono certe cazzate?

"No,muoviti."

***

"Bree,ormai non ci speravo piú!" grida Cara vedendomi entrare nell'atrio della scuola. "Cosa ti é successo? Invasione improvvisa di topi? Il gatto ti ha mangiato i compiti e perciò hai dovuto rifarli?" chiede la mia amica ridendo.

"No,é colpa di Luke." spiego,stringendomi nelle spalle. Dovrebbero accendere i termosifoni in questa dannata scuola,si muore di freddo. "Quell'idiota é rimasto chiuso in bagno e ci ho messo tre ore per tirarlo fuori."

"Luke? Ma quale Luke?" esclama lei,spalancando la bocca. Oh,già,Cara ancora non sa nulla della mia "convivenza" con quell'idiota biondo.

"Ti spiego: io e Luke siamo coinquilini perché...beh...il motivo non lo so però così hanno deciso mia mamma e i suoi. " dico.

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