8 Capitolo

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Gli occhi di Killian erano puntati su di me. Mi guardava in una maniera a dir poco minacciosa, i suoi occhi mi stavano completamente squadrando. Era seduto accanto a quella.. cioè Zelena e si tenevano per mano. Era umiliante avere tutto ciò davanti a me, soprattutto se sapevo che Zelena non aveva perso la memoria. Infatti i suoi occhi si puntarono su di me appena entrai. Aveva la stessa espressione di quando a Storybrooke combatté contro Regina. Accanto a Zelena c'era Aurora.
"Belle, usciamo da qui per favore" dissi a Belle guardando in basso. "Ci stanno fissando tutti, ho gli occhi del re puntati addosso.. andiamocene" continuai sperando che Belle mi ascoltasse.
"Emma è normale che ti fissino.."
"No non è normale.." le risposi girando la testa per guardarmi intorno. Mi accorsi che c'era pure Ruby. Lei si girò e mi salutò con un sorriso, io ricambiai con un finto sorriso perché tutto avrei voluto in quel momento tranne che trovarmi lì.
"Tu!" Urlò una voce maschile. Quanto speravo che non stesse chiamando proprio me. Non volevo alzare lo sguardo. Non volevo incontrare quegli occhi che mi avevano spaventata sin da quando ero entrata in quella stanza.
Alzai gli occhi e vidi che Killian lasciò la mano di Zelena e si alzò. Stava venendo verso di me.
Si avvicinò a me, posò la sua mano sotto il mio mento facendomi alzare la testa. Lo guardai intensamente negli occhi e lui fece lo stesso. Il suo sguardo però era irriconoscibile. Sembrava fosse tornato lo stesso Uncino di sempre. Ma non quell'Uncino che mi riportò il fagiolo magico per andare a salvare Henry sull'isola che non c'è, no non quello, sembrava fosse tornato lo stesso Uncino che per vendicarsi di Tremotino sparò a Belle facendole perdere la memoria attraversando il confine di Storybrooke.
"Tu" ripeté cercando il mio sguardo che nel frattempo si era riabassato. Presi la sua mano poggiata sotto il mio mento e gliela tolsi da me. Mi guardò allontanandosi di un passo facendo il suo sorriso malizioso e alzando un sopracciglio.
"Aurora, sarà lei a servirti d'ora in poi" disse girandosi verso di lei.
"Io non ho detto se sono d'accordo o no!" Mi maledissi subito dopo aver parlato.
Killian si girò verso di me e avvicinandosi mi disse: "oh tesoro, se non volevi essere scelta non ti saresti presentata qui" mi disse spostandomi una ciocca di capelli dietro la spalla.
Non risposi e mi limitai ad annuire e a rispostarmi la ciocca di capelli davanti alla spalla. Belle perché mi hai messo in questo pasticcio?.
"Tutte le altre ragazze se ne vadano" disse Killian. Vidi Ruby salutarmi sorridendo e Belle si allontanò da me e sorrise pure lei. Poi mi disse: "Andrà benissimo Emma non preoccuparti, dirò ai tuoi genitori che sei stata scelta" mi disse salutandomi con la mano.
Ora si che mi sentivo davvero piccola: Il comportamento di Killian, Zelena che mi guardava nel peggiore dei modi. Per fortuna Aurora sembrava essere rimasta la stessa che ho conosciuto. Sempre gentile e rispettosa.
"Come vi chiamate?" mi chiese Aurora sorridendomi.
"Non c'è bisogno che le dai del voi!" La riproverò Zelena.
"Mi chiamo Emma" risposi fredda. Vidi Killian affacciato alla finestra e quando sentì il mio nome si girò guardandomi.
"Bene Emma, tu dovrai servire mia figlia, devi sempre essere in orario, fare ciò che ti dice, pulire le sue stanze, essere sempre disponibile per lei e.." mi disse Zelena in modo scontroso e presuntuoso.
"Madre, abbiate un po' di rispetto per lei!" Disse Aurora.
"Non ti permettere di parlare così a tua madre sono stata chiara?" Le urlò Zelena.
Aurora non disse più niente.
"Incomincerai da oggi" disse Killian mettendosi in mezzo alla discussione per evitare che andasse avanti.
"Sì.. sire" risposi inchinandomi.
A questa risposta Killian si diresse verso la porta della stanza e uscì lasciandomi sola con Aurora e Zelena. Avrei voluto chiedergli il motivo per il quale non fosse venuto a trovarmi ma non potevo perché sapevo che probabilmente Zelena mi avrebbe impedito in tutti i modi di rivolgergli parola. Però nonostante tutti questi miei pensieri sembrava proprio che Killian non si ricordasse di me. Può essere che magari non si ricordasse o magari che facesse finta di non conoscermi per... non lo so. Ma se non si ricordava di me vuol dire che qualcuno gli aveva pur fatto qualcosa. Zelena. Si divertiva vedermi soffrire. Volevo assolutamente sapere se Killian si ricordava di me oppure no così provai a pensare a una scusa in modo da andarmene per raggiungerlo.
"Stasera ci servirai la cena" mi disse Zelena.
Odiavo già ubbidire ai suoi ordini ma non potevo fare altrimenti, Killian mi aveva assunta e io dovevo fare ciò che mi dicevano.
Nel pomeriggio ero andata dalla sarta del palazzo per farmi cambiare d'abito perché Zelena mi disse che com'ero vestita non potevo lavorare. La sarta si chiamava Granny e mi stette subito simpatica. Subito dopo provai a chiedere a tutte le persone del palazzo se avevano visto Killian ma tutti mi risposero che non lo vedevano da quando era uscito dalla porta della stanza dove mi aveva assunta. Così pensai che avrei aspettato la sera e che quando avessero finito di cenare avrei potuto prenderlo da parte un attimo senza farmi vedere da Zelena e parlargli.

Alla sera

Ecco ci siamo. Vedo loro tre seduti a tavola con Killian a capo tavola. Avevo il vassoio con la cena in mano e tremavo talmente tanto che la bottiglia del vino per poco cadeva.
"Emma vieni servici la cena" mi chiese Zelena girandosi verso di me facendomi un cenno con la mano. Mi avvicinai e Killian continuava a fissarmi in quella maniera così minacciosa che mi inquietava. Quando mi avvicinai a Killian per versargli il vino nel bicchiere la bottiglia mi cadde dalle mani e il vino bagnò il suo vestito. Mise le mani davanti alla bocca per coprirla intanto che lui si guardava. Subito dopo alzò gli occhi su di me e mi guardò.

Qualunque cosa accadrà, io mi ricorderò di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora