12 Capitolo

278 18 13
                                    

Una settimana dopo

"Ora lasciatemi il braccio, ho da fare" gli dissi anche se odiavo dovermi allontanare da lui. Volevo dirgli che aveva ragione e che quel suo sogno, quel bellissimo momento in cui mi disse quelle parole dove io all'inizio sembrava che non me ne importasse ma in realtà ciò che mi aveva detto mi aveva fatto stare bene. "Ve lo ripeto ho dei lavori da fare, devo andare." Mi lasciò il braccio dicendomi: "Sì certo vai, scusami".
Ricominciai a camminare per andare verso quella porta dove Zelena teneva il suo specchio parlante e il cuore del mio Killian. Nel frattempo che camminavo mi girai verso Killian e vidi che lui non c'era più.
Arrivai davanti a quella porta; avevo paura che Zelena apparisse da un momento all'altro ma dovevo tentare di prendere il cuore di Killian e rimetterglielo nel petto, non si sarebbe ricordato di me ancora ma almeno sapevo che il suo cuore era al suo posto. Ovviamente quando provai ad aprire la porta era chiusa a chiave. Non potevo sperare che Zelena fosse così stupida da lasciare la porta aperta così tornai indietro a cercare di capire dove teneva la chiave. Mentre attraversavo il corridoio di quel castello immenso incontrai casualmente Zelena che mi venne a sbattere contro, l'aveva fatto apposta.
"Oh scusami non ti avevo vista" mi disse ridendo. "Si si come no" e continuai a camminare. Lei stranamente non mi fermò e continuò la sua strada.

Arrivai davanti alla porta della stanza di Killian e Zelena; aprii la porta piano e mi avvicinai al suo comodino: poteva sembrare un posto un pò intuitivo dove nascondere una chiave ma dovevo tentare comunque. Aprii il cassetto ma dentro non c'era niente di importante, solo un ciondolo e alcuni bracciali.
"Che stai facendo?" Mi girai e notai che era Aurora fortunatamente.
"Oh, niente io..." non sapevo che scusa inventarmi.
"Beh fa niente, vieni nelle mie stanze e portami la colazione per favore" mi disse. Aurora mi aveva salvata con quella frase perché altrimenti non avrei trovato una scusa che stesse in piedi riguardo al fatto che stavo guardando dentro al comodino di Zelena.

"Ecco a voi la vostra colazione" dissi entrando nella stanza di Aurora poggiando il vassoio.
"Principessa, volevo chiederle: voi non direte niente a vostra madre riguardo a quello che stavo facendo nella sua camera vero?" Domandai sperando che lei mi dicesse ciò che mi aspettavo di sentire.
"Certo non dirò niente anche se vorrei sapere che cosa stavi cercando" mi rispose.
"Ecco... vedete... io..." bussarono alla porta.
"Emma, vieni nella stanza principale, ci sono i tuoi genitori!" Mi disse una domestica.
"I miei genitori?! Arrivo subito! Perdonatemi Aurora vi dirò tutto più tardi" e me ne andai.

Arrivai davanti alla porta della stanza che era aperta. Entrando vidi Killian e Zelena seduti nei loro troni, un sacco di gente attorno alla stanza e al centro i miei genitori. Feci l'istintivo gesto di correre incontro a loro e abbracciarli sorridendo.
"Come state?"
"Stiamo bene e tu sei sempre più bella" mi rispose mio padre.
"Grazie padre, ma come mai questa visita?"
"Volevamo vederti per dirti una cosa che ti farà molto piacere" mi dissi mia madre sorridendo.
"Che cosa?" Domandai perplessa.
"Emma vedi... sai io e tua madre ci siamo innamorati all'istante quando ci siamo conosciuti anche se non ce lo avevamo detto subito ma siamo sempre stati legati dal destino, e quindi noi pensiamo che sia giunto anche per te il momento di innamorarsi" continuò David.
"Ma io non ho tempo di pensare all'amore adesso, insomma lavoro in questo castello e non posso allontanarmi solo per questo, anzi in realtà non sono proprio obbligata quindi ora se volete scusarmi torno a lavorare, sapete ho molte cose da fare." mi allontanai.
"Emma abbiamo già trovato lo sposo perfetto" mi disse mia madre.
"Lo sposo? No non posso proprio" obbiettai cercando di fargli cambiare idea.
"Emma, lui è proprio qui, è dietro quella porta, lui è innamorato di te da molto tempo e ieri ci è venuto a chiedere la tua mano."continuò mio padre.
"Io non voglio un matrimonio senza amore, e chiunque sia quest'uomo io non voglio sposarlo. Ci si sposa per amore non per combinazione. Voi vi siete sposati per amore perché io non posso avere la stessa felicità che avete voi?" Dissi con le lacrime agli occhi pensando che se mi sarei sposata avrei detto a Killian addio per sempre e lui nemmeno lo avrebbe saputo e il suo cuore sarebbe stato ancora in mano a quella strega.
"Tesoro, imparerai ad amarlo" mi dissi mio padre avvicinandosi a me poggiando le mani sulle mie spalle.
"Io non voglio sposarmi, voi non potete obbligarmi" continuai.
"Purtroppo non sei tu a decidere, ma sarei felice, lo sappiamo, e oltretutto è un bravo ragazzo" mi disse mia madre.
"Sposo fatti vedere" Urlò mio padre e io non potevo credere che stava succedendo proprio a me.
Avanzò a testa bassa. Era vestito molto bene ma io non volevo tutto questo, non volevo sposarlo perché nel mio cuore c'era solo Killian.
"Mia sposa" mi disse prendendomi la mano e baciandola. Mi ritrovai il suo volto davanti a me. Sapevo benissimo chi fosse e non potevo crederci. Rimasi a bocca spalancata e nel frattempo guardavo Killian che mi guardava con occhi persi.
"Io sono Neal, tuo sposo" continuò.
" Bene ora se la regina e il re ce lo concedono volevamo chiedervi se Emma può uscire per celebrare il suo matrimonio" Chiese mia madre.
"Certo avete il nostro consenso, siate felici" mi augurò Zelena mentre Killian non disse niente.
Mi allontanai da Neal, io gli volevo bene, è vero l'ho amato ma ormai l'avevo dimenticato.
"Emma vai a preparare le tue cose" mi disse mia madre sorridendo.
Io corsi via e uscii da quella stanza. Intanto che correvo mi girai e vidi Killian corrermi dietro.

Qualunque cosa accadrà, io mi ricorderò di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora