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"Perché sei tornato?" borbottò il ragazzo quando Harry entrò nel locale mordendosi le labbra per non essere cattivo. Non riusciva a togliersi quel ragazzo dalla testa e lo stava facendo impazzire.

"Per il tuo carattere vivace, ovviamente" gli disse Harry alzando gli occhi al cielo. Sorprendendolo, il ragazzo rise facendogli battere il cuore, gesto che decise di ignorare.

"Che cosa vuoi?" chiese finalmente. Harry analizzò il menù e sospirò guardando il ragazzo nei suoi bellissimi occhi celesti.

"Solo un caffè con un po' di panna e un po' di zucchero e prenderò un muffin" disse tirando fuori il portafoglio. Il ragazzo prese velocemente il suo ordine e poi i soldi dandogli il resto.

"Non leccherai il mio cibo questa volta?" domandò Harry e il ragazzo fece spallucce con un sorriso divertito.

"Se vuoi, potrei farlo, ma devi chiedermelo gentilmente" lo provocò. Harry prese il muffin e tirò un morso.

"No, va bene così. Magari la prossima volta" gli disse.

"La prossima volta?" gemette il ragazzo melodrammaticamente. Harry non riusciva a credere che quel ragazzo lo stesse provocando in quel modo, come se fosse un normale cliente e non una star internazionale.

"Cosa? Non vuoi rivedere il mio bel visino?" chiese Harry ammiccando. Il ragazzo sbuffò e scosse la testa.

"Bel faccino? Come se lo fosse. Sei troppo sicuro di te, signorino" replicò il ragazzo. Harry si offese e il ragazzo lo capì quando la sua espressine diventò seria.

"Hey, stavo scherzando. Hai davvero un bel viso" lo rassicurò. Harry arrossì e sentì una sensazione strana. Con tutte le persone che gli dicevano quanto fosse fantastico, si era abituato a tutti i complimenti, eppure questo ragazzo lo faceva sentire come un adolescente.

"Come ti chiami" gli chiese Harry sedendosi al bancone.

"Louis. Il tuo?" rispose. Harry ripeté quel nome nella sua mente. Louis. Gli si addiceva. Poi capì che Louis non avesse idea di chi fosse. Non stava scherzando fingendo di non conoscerlo.

"Sono Harry Styles" gli disse sperando che lo riconoscesse per il suo nome. Louis inclinò la testa e lo esaminò. Harry pensò che avesse finalmente capito, ma poi il ragazzo sorrise.

"Il tuo nome suona bene. Sembra il nome di un attore" affermò e Harry avrebbe voluto sbattergli il muffin in faccia.

"Forse di un cantante" provò Harry facendolo ridacchiare.

"Tutti vogliono fare i cantanti ora, eh? E che musica suoneresti?" chiese curioso e Harry non ci credeva davvero. Era serio?

"Probabilmente folk o qualcosa del genere" rispose immediatamente facendolo ridere.

"Ovviamente. Sembri proprio quel tipo" gli disse.

"Che musica ascolti?" domandò Harry.

"Rock. Al giorno d'oggi la musica è una merda" gli disse il ragazzo. Harry si morse il labbro e poi sorseggiò il suo caffè. Per quel motivo non lo conosceva. Però, avrebbe potuto almeno conoscere il suo nome perché era abbastanza famoso.

"Non ascolti la radio?" chiese Harry e il ragazzo scosse la testa.

"No. Scusa, Harry, ma ora devo andare a preparare nel retro. Alla prossimo" disse salutandolo. Harry lo guardò andar via di nuovo e, dannazione, era proprio cotto di quel barista.


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