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Stanotte ho saputo che c'eri: una goccia di vita scappata dal nulla.
Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d'un tratto, in quel buio se n'è acceso un lampo di certezza: si c'eri. Esistevi. È stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata.
Mi si é fermato il cuore. E quando ha ripreso a battere con tonfi sordi, cannonate di sbalordimento, mi sono accorta di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui, chiusa a chiave dentro una paura che mi bagna il volto, i capelli, i pensieri.
E in essa mi perdo.
Cerca di capire: non é paura degli altri.
Io non mi curo degli altri. Non é paura di Dio, io non ci credo in Dio.
Non é paura del dolore io non temo il dolore.
Io ho paura di te, del caso che ti ha strappato al nulla, per agganciarti al mio ventre. Non sono mai stata pronta ad accoglierti, anche se ti ho molto aspettato. Mi sono sempre posta una l'atroce domanda: e se nascere non ti piacesse? E se un giorno tu me lo rimproverassi gridando "Chi ti ha chiesto di mettermi al mondo?? Perché mi ci hai messo, perché??"
La vita é una tale fatica bambino.
È una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele. Come faccio a sapere che non sarebbe giusto buttarti via? Come faccio a intuire che non vuoi essere restituito al silenzio?
Non puoi mica parlarmi. La tua goccia di vita é soltanto un nodo di cellule appena iniziate!...

Lettera A Un Bambino Mai Nato. (Oriana Fallaci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora