CAPITOLO 8

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THOMAS PROV
- Cosa?
Risposi, ero un po preoccupato per quello che mi voleva dire ma anche curioso.
- Io credo che tu... Sia il mio migliore amico
- E io credo... Che anche tu lo sia per me
Non so perché ma mi sentivo un po deluso, non so il perché.
- Ma sono il tuo migliore amico più di Maria ?
- Credo di sì. Forse perché lei è più distaccata in questo periodo.
- Uao sono sorpreso, ma felice.

Avevo una voglia pazza di abbracciarla che non resistetti più la presi e la abbracciai più forte che potevo e lei fece lo stesso con me. Rimanemmo un bel po' di tempo così. Era bellissimo mi sentivo meravigliosamente accanto a lei e soprattutto dopo averle detto quelle cose. Avevo paura che dopo avergli parlato della mia famiglia si sarebbe allontanata da me perché mi considerava un poveraccio come la mia ex che stava in Italia, invece no e la cosa che mi ha sorpreso di più è stata che non mia considerato nemmeno un cucciolo ferito ma un ragazzo forte e pieno di se.

MARTINA PROV.

Non ci posso credere, l' ho detto veramente cioè glieló detto !!!! Uau mi sento molto meglio, ora ho un migliore amico che mi fa davvero divertire e stare bene! Certo non che Maria non faccia lo stesso ma ora che ho conosciuto meglio un ragazzo credo che sia molto meglio di avere una migliore amica perché non so i maschi sono molto simpatici o perlomeno lui insomma Maria è un po troppo pettegola, ma le voglio comunque un gran bene.

Comunque dopo essere stati per un sacco di tempo al parco andammo a pranzare e poi tornammo a casa.

Quando tornai mio fratello e Maria non erano a casa ma mamma si, sta guardando la TV così mi avvicinai e mi sedetti vicino a lei e... Aveva una sigaretta in bocca quasi finita e una siringa infilata nel braccio.

Rimasi a bocca aperta.

- Cosa stai facendo sei pazza !!!!!!!!!!!
Gli urlai con tutta la voce che avevo. Lei alzò lo sguardo verso di me e vidi che aveva gli occhi rossi e un aspetto da pazza. Gli tolsi la sigaretta di bocca e la siringa facendo attenzione.

Lei si mise a urlare come una pazza e a piangere gridando " NO!!! Io ho bisogno !!! Ho bisogno!!!!" ad un certo punto prese una bottiglia di vetro e se la ruppe in testa e cadde a terra.

La presi al volo, gli usciva tantissimo sangue dalla testa così presi un fazzoletto e glielo misi sulla testa piggiando per cercare di far uscire meno sangue.

Poi presi il telefono e chiamai l' ambulanza. Arrivò molto in presto. Presero mia madre e la misero nel "furgoncino" e io salii con lei.

Dopo un po di ore forse 1 o 2 arrivò mio fratello che aveva un aspetto...
come dire... al dir poco normale, era tutto spettinato, due occhiaie che fra un po' gli andavano fino alle ginocchia e tutto preoccupato disse:
- Come sta mamma?
Gli avevo raccontato tutto quello che gli era capitato per telefono e non feci in tempo a dirgli altro che aveva già attaccato per venire qui.
- Non lo so il dottore non è ancora arrivato
- Ok ehm da dove iniziò
- Cosa?
- Beh ora saprai perché ero "strano". Mamma qualche settimana dopo della telefonata di papà ha ricevuto una lettera che diceva che papà era deceduto.

A quelle parole mi si formò un nodo in gola e i miei occhi si riempirono di lacrime, avevo detto così tante cose brutte su quel' uomo non sapendo nemmeno la verità su quello che succedeva e ora mi sentivo un po' in colpa, un po molto in colpa.

- Dopo averlo saputo si dispero perché desiderava tanto rivederlo dal giorno in cui era partito e lo amava tantissimo Martina tu non sai quanto, così per il dolore inizio con una birra poi alle sigarette e dopo alle droghe pesanti. Non riusciva a smettere io facevo il possibile buttavo tutto quello che potevo ma non c'è l' ho fatta a quanto pare.

Scoppiai in mille lacrime e pure lui e abbracciati ci consolammo a vicenda.

- Tu hai fatto il possibile Luca ma potevi almeno dirlo a qualcuno, non per forza me
- Io volevo solo che mamma era pazza ed ero disperato, scusami, scusami tanto ma anche se sono il fratello maggiore mi sento comunque piccolo
- Vabbè tranquillizziamoci ora

Ci calmammo un po ma rimasimo in silenzio.

Dopo un bel bel bel po' arrivo il dottore che ci chiese di raccontare i fatti avvenuti così lasciai la parola a mio fratello e mi allontanai per non riascoltare il tutto ciò.

Dopo che ebbero finito mi riavvicinai, il dottore se ne andò e mio fratello comincio e dirmi quello che il dottore gli aveva riferito.

- Ha detto che mamma dovrà stare all' ospedale per un mese perché ha assorbito molti farmaci e siccome io sono maggiorenne mi prenderò cura di te
- Allora sono fresca! Hai l' intelligenza pari a quella di una gallina!! Sono più matura io di te e ne ho 14
Cercai di farlo un po divertire perché lo vedevo troppo giù.
- Ha. Ha. Ha. Piantala. Ora andiamo arriveremo mamma nella sua stanza ma ti avverto ha detto il dottore che non è in gran forma e che sta dormendo.

Con un Po di timore entrai nella stanza.

Era tutta bianca con il pavimento azzurro e aveva un' aria molto triste.

Mamma era attaccata ad un sacco di fili e aveva una flebo con del sangue per via della gran perdita di sangue quando si è rotta in testa la bottiglia.
Mi faceva un po impressione ma soprattutto pena.
Mi avvicinai a mio fratello e gli chiesi se potevamo andare via, non avevo voglia divederla in questo stato.

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