I raggi del sole mi accarezzano dolcemente il viso e mi risveglio tra le braccia di Felix. Lui sta ancora dormendo così ne approfitto per studiare il suo viso. È lungo e asciutto e presenta delle profonde cicatrici che non avevo notato fino a quel momento. Gli sfioro la linea rossa che gli attraversa parte della guancia destra e che finisce sul naso. Cerco di essere il più delicata possibile, ma lui si sveglia lo stesso. Punta i suoi occhi glaciali nei miei, ma io non riesco a sostenere lo sguardo e abbasso gli occhi. Abbasso subito la mano e cerco di scusarmi per averlo svegliato, ma Felix non sembra arrabbiato, solo ancora molto assonato.
Si stiracchia e io mi alzo così da lasciargli un po' di spazio, per quanto la casa sull'albero lo permetta. Mi do una sistemata ai capelli e intanto mi guardo attorno nella speranza di intravvedere il campo di Peter Pan tra gli alberi. Chissà come starà il mio adorato fratellino... Sospiro, ma non mi predo d'animo. Oggi lo salverò e tornerò a casa con lui.
Sento una mano posarsi sopra la mia spalla. Mi giro appena e trovo Felix accanto a me, ha un'espressione seria e dolce allo stesso tempo. Sposta la mano dalla mia spalla alla mia guancia. Il cuore comincia a battere più forte. Avvicina il suo viso al mio e in un attimo le nostre labbra si sfiorano. Avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo stringo a me mentre il bacio si fa più profondo e passionale. Sento le sue mani seguire le forme del mio busto e arrivare fino ai fianchi. L'orlo della maglietta si alza appena e sento la sua pelle contro la mia, una serie di brividi mi percorre la schiena e mi scappa un piccolo gemito di piacere. Felix allora sorride soddisfatto e mi lascia andare. Sento la faccia in fiamme e capisco che ancora una volta si è preso gioco di me. Le lacrime mi pizzicano gli occhi e vorrei solo andarmene da li. Mi dirigo verso la scaletta appesa all'albero, ma Felix mi ferma prima.
"Ehi, aspetta. Dove stai andando?" Si mette davanti a me e mi alza il mento con la mano sinistra.
"A salvare Shin. Da sola." Dico cercando di nascondere il tremolio della mia voce. Una lacrima scende sul mio viso e l'espressione di Felix cambia all'istante.
"Perché stai piangendo?" chiede con una certa apatia. Evidentemente per lui tutto è un gioco. Sento la rabbia montare dentro di me e capisco di aver sbagliato tutto.
Come ho fatto a fidarmi di una persona che conosco appena? E soprattutto come ho fatto a innamorarmi così? Perché non ho tenuto in conto che la cosa non sarebbe mai stata ricambiata? Che stupida che sono stata...
Ora le lacrime mi rigano il viso e non sono più padrona delle mie parole.
"Continuerò questa cosa da sola. Non c'è più bisogno del tuo aiuto."
Mi stacco dalla sua presa e senza aspettare una sua replica scendo più in fretta che posso la scaletta. Mi guardo attorno valutando la strada da prendere e mi addentro nel bosco, la vista annebbiata dalle lacrime. Inizialmente cammino, ma ben presto mi trovo a correre e non noto una radice sporgere dal terreno. Inciampo e cado, sbattendo le mani e le ginocchia per terra. Mi siedo e controllo la situazione. I palmi stanno sanguinando, ma non sono ferite profonde. Invece i le ginocchia si sono salvate grazie anche ai pantaloni che però si sono bucati.
"Caspita, hai fatto un bel volo. Stai bene?"
Non mi serve girarmi per capire chi sta parlando.
"Sto bene. Perché mi hai seguita? Ti ho detto che non mi serve più il tuo aiuto, quindi vattene." Rispondo freddamente mentre cerco di pulirmi le ferite sulle mani.
"Perché tu hai bisogno di me e perché mi devi spiegare questa tua uscita. Cos'è successo? Perché sei scappata così?" Mentre formula queste domande si avvicina a me, si china e mi controlla le mani. Strappa un paio di pezzi di stoffa dalla sua maglietta e me gli avvolge intorno ai palmi.
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~Neverland Adventure~
FanfictionFanfiction reader x Felix. Piccola storia ambientata sull'Isola che non c'è (ispirato alla serie tv Once Upon A Time). Se un giorno l'ombra di Peter Pan prendesse il tuo fratellino, tu cosa faresti? E se una volta arrivata sull'Isola che non c'è t...