La mattina successiva il risveglio fu più tragico di quello che avrebbe potuto pensare. I ricordi della sera precedente erano annebbiati dall'ebbrezza dovuta al caldo vino che aveva bevuto e a quella dei sogni fatti durante la notte, che andavano a confondere le acque. Quello che ricordava era che aveva ricevuto diverse commissioni, la parlata biascicata di una cameriera che parlava come se fosse senza fiato e pure ubriaca, della buona musica, il sorriso di un gentile ragazzo inglese.
Tra le urla della madre si rese conto che era arrivato il momento di alzarsi. Si lavò la faccia con dell'acqua ghiacciata e andò in cucina, dove l'avrebbe aspettato una tazza di latte fresco e del buon pane appena sfornato.
- Allora, quando ti decidi a dire di sì alla figlia del mugnaio? - gli chiese la madre indicandolo con un coltello affilato. Il benvenuto della colazione del campione.
- Madre, vi prego, non ho nemmeno fatto colazione e lei già mi ossessiona con questa cosa? - chiese supplicante il giovane.
- Devi smetterla di rimandare questa cosa perché per te non è mai il momento. "Madre, non ho ancora mangiato", "Madre, sto dipingendo, ora non posso", "Madre, sono in bagno, potresti lasciarmi in pace?" - imitò il figlio, continuando a brandire il coltello. - Giulia è una fanciulla davvero bellissima e di buona famiglia, molto più buona della tua. Che cosa vuoi di più, figliolo?
- Vorrei passare la mia vita con la persona che amo, è tanto difficile?
- Ma sta passando sempre più tempo e se continui così dovrai lasciare la tua arte e farti prete, è quello che vuoi?
- No, non voglio questo, madre. Solo che non voglio finire come te e padre, mi capisci? Qual è il senso di sposarsi e fare figli, quando poi non puoi nemmeno più vedere la persona che hai affianco? - Federico si passò una mano sulla faccia, sempre più stressato da quella conversazione.
- Quindi dopo tutti i sacrifici che io e tuo padre abbiamo fatto per te è così che ci ringrazi?
- Non sto affatto dicendo questo. - disse il figlio alzandosi dal tavolo e andando ad abbracciare la madre.
- Sei troppo romantico, Federico. Questa cosa ti brucerà, stai attento. - la madre ricambiò l'abbraccio del figlio, felice di aver cresciuto un ragazzo del genere. - E ora raccontami come è andata ieri sera, se mi porti a casa una donzella nobile potrei anche dimenticare di Giulia.- disse con un sorriso complice sul viso.
***
La mattinata era quasi terminata tra i bicchieri di latte e le chiacchiere con la madre, ma aveva comunque del lavoro da fare. Stava terminando la miscela dei colori nello stanzino sul retro della bottega quando sentì la porta aprirsi.
- Un attimo, arrivo! - urlò Federico, sperando non si trattasse delle solite persone sgradevoli che entravano nel suo negozio.
- Don't worry, posso aspettare.
Federico conosceva quella voce. Era sicuro di averla già sentita, ma quando? Passò in rassegna tutti i luoghi e le persone incontrate negli ultimi giorni. L'accento era inglese, ma le uniche persone inglesi che aveva incontrato nella sua vita erano persone di sfuggita nel centro della città e i ragazzi che si trovavano la sera precedente nella festa in villa. Forse aveva capito chi, ma non gli era ancora perfettamente chiaro il come e il perché, ma l'unico modo per scoprirlo era andare di là e parlargli. Si controllò i capelli e i vestiti allo specchio, si vestì del suo miglior sorriso, non che potesse mai arrivare ai livelli di quelli dell'altro, e uscì dallo stanzino.
- Spero di non averla fatta aspettare troppo...-
Non importava che fuori ci fosse il sole, nulla splendeva più del viso del ragazzo che era entrato nella bottega. Tra le mani aveva un fagotto avvolto da un drappo di tessuto, ma un lembo leggermente spostato mostrava il dipinto che era al suo interno: una delle opere che aveva venduto il giorno prima alla signora Maionchi. Il quadro era una delle sue opere meglio riuscite: un olio su tela raffigurante una donna che calzava delle scarpe di cristallo ai piedi.
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The best is good enough
FanficSiamo nel 1800. Federico è un pittore di strada che vive della propria arte. Michael è un aristocratico inglese in giro per l'Europa nel Grand Tour. Questo è solo l'inizio del viaggio più grande della loro vita. Siete pronti ad accompagnarli?