capitolo secondo

80 8 2
                                    

Con l'auto raggiungiamo l'aereoporto quando ci accorgiamo che manca un biglietto. Il mio.
Non realizzo ancora dell'accaduto.
Un sogno di una vita andato in frantumi. Era tutto così dannatamente perfetto e ora? Chi lo trova un altro viaggio in pieno gennaio?! Mi guardo intorno e nella speranza di trovare qualche addetto,indico a i miei genitori verso una specie di cabina,dove c'è una ragazza,impegnata a parlare al telefono. Normalmente non sono molto tranquilla nel parlare con gente che non conosco,ma questa volta,il coraggio si è fatto avanti da solo.
Chiedo-senza accorgermi che le ho interrotto la chiamata- se percaso ci fosse stato qualche volo oggi,anche fosse stato all'una di notte. Dovevo prendere quel dannato aereo. Dovevo vederli. Vedere i miei idoli.
Le mie orecchie speranzose in un 'si' sono invase dal suono 'no,sono spiacente signorina'.
A questo punto sento tutto crollarmi addosso. L'ultima chance sprecata. Non mi rimaneva che arrendermi,anche se non ci sono abituata. I miei genitori posano le loro familiari mani sulle mie spalle dicendomi 'Non preoccuparti,sistemeremo tutto,te lo promettiamo'. Anche se spero sempre in loro,questa volta non credo che avrebbero potuto fare molto. Ad un certo punto vedo la mia sorellina aguzzare la vista,come se avesse visto qualcosa,ma non è sicura che sia quella,allora sforza la vista al più non posso. Al che le sento dire...

A DREAM COME TRUE||Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora