1. Piacere. Chi sei?

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 Salii le scale  trovandomi a dover essere sotto gli occhi di tutti. Io ovviamente ricambiavo con occhiate non molto buone. 

Finalmente arrivai al secondo piano e il corridoio sembrava piuttosto inquietante. La moquette blu scura rendeva molto l'idea. 

Finalmente arrivai alla stanza e aprii la porta imprecando per la valigia appena caduta sul mio piede. Entrai e rimasi sorpresa trovando un ragazzo disteso sul divanetto al centro della stanza.  Alzò lo sguardo e subito dopo riprese a guardare il suo telefono. 

La stanza sembrava quella di un hotel, con il solo difetto che in hotel non ti mettono persone a caso a dormire con te.

Molto gentilmente mi avvicinai alla sua figura ancora non curante della mia presenza e con un filo di voce gli parlai.

"Piacere io sono Nia" e subito dopo gli porsi la mano.

Lui alzò lo sguardo e lo riabbassò subito borbottando qualcosa. Mi arresi e tornai vicino alla mia valigia aprendola tirando fuori il mio MacBook. 

Mi distesi su uno dei due letti e iniziai a girovagare un po' su Twitter. Trovai molti commenti e molti auguri di buon inizio anno. Alzai lo sguardo sull'orario notando che era quasi l'una e quindi quasi l'ora di pranzo. Chiusi subito il computer e mi alzai avvicinandomi alla porta. Guardai il ragazzo cercando di fargli capire che lo stavo aspettando per andare a pranzo.

Alzò lo sguardo per l'ennesima volta e finalmente si decise a parlare

"Cosa vuoi?" 

"Si può sapere cosa ti ho fatto se fino a dieci minuti fa non ero nemmeno in questa stanza?" chiesi cercando di trattenermi dall'urlare.

"Potevi restartene dov'eri. Sei a conoscenza del fatto che questo è un college maschile?"

"Si e tu sei a conoscenza del fatto che ti stai comportando come una ragazza mestruata? Almeno posso sapere come ti chiami?" non rispose, così uscii dalla stanza scendendo al piano terra chiedendo indicazioni per la mensa a metà college.

Quando la trovai ne rimasi piuttosto sorpresa, ma non quanto i ragazzi che c'erano che si sorpresero appena mi videro. Camminai piuttosto velocemente andando a prendere della pasta. Cercai con lo sguardo un tavolo vuoto e ne trovai uno all'angolo della stanza. 

è perfetto pensai.

Mi sedetti e iniziai a mangiare e per poco non mi soffocai quando vidi un ragazzo prendere posto davanti a me.

Alzai lo sguardo notando due occhioni azzurri che mi guardavano. Mi sorrise e mi porse la mano.

"Piacere io sono Niall e tu?"

"Nia" risposi sorridendo

"No no tranquilla chiamami pure Niall" disse lui e risi non appena compresi che aveva capito tutt'altra cosa. 

"Il mio nome è Nia" dissi ridendo e lui diventò subito rosso quanto il ketchup che si teneva dentro al vassoio.

"Ora capisco tutto! Beh dai almeno il  mio nome completa il tuo non sei felice?" chiese entusiasta continuando a mangiare la sua carbonara.

Non trovai nulla su cui essere felice, soprattutto per il fatto che pochi minuti dopo fece scena entrando un ragazzo con i capelli rossi fuoco. O meglio, IL ragazzo dai capelli rossi fuoco.

Continuai a guardarlo notando che si era seduto solo con un biondino nell'angolo opposto.

"Chi guardi?" chiese Niall girandosi seguendo il mio sguardo notando che conduceva al ragazzo mestruato.

"Ah lui" disse alzando le spalle continuando a mangiare.

"Cosa significa quel ah lui ?"  

"Che lui sicuramente non è la persona migliore con cui puoi fare amicizia in questo college. A proposito perché sei qui?" chiese con aria curiosa cambiando completamente discorso

"I miei genitori non sopportano il fatto che io la maggior parte della volte non mi presentavo a scuola e che voglio essere diversa dalle ragazze normali, sai tipo quelle troie che vedi in discoteca quasi sempre? Ecco, io non voglio essere una di loro, che di giorno si fingono innocenti e poi la sera 'uh si sboccia' " dissi tutto d'un fiato per poi continuare "Così mi hanno mandata qui pensando che mi avrebbe fatto bene andare in un college e siccome non volevo andare dove c'erano delle ragazze sono venuta qui" finii il mio discorso.

"Ah, capisco. Beh dai non sarà tanto male, guarda il lato positivo hai già un amico" disse sorridente per poi riprendere a parlare "che ne dici se oggi ci troviamo in caffetteria e ti faccio conoscere i miei amici ? Anzi ti passo  a prendere in stanza così non ti perdi! Che numero è?"

"La 228" dissi alzandomi andando a portare insieme al biondo il vassoio al banco.

"Allora a dopo Nia" disse uscendo dalla mensa. Gli feci un sorriso salutandolo con un cenno di mano uscendo poi pure io. Mi voltai l'ultima volta per vedere il ragazzo rosso che a quanto pare appena mi vide girò lo sguardo. Perché? Per caso mi stava guardando?


***


Appena entrata in camera andai in bagno guardandomi allo specchio. La prima cosa che notai furono i miei capelli che non si decidevano a crescere ed erano sempre lì, all'altezza dell'orecchio. La seconda fu una tinta urgente. I miei capelli non erano ormai più rossi ma arancioni carota e non si potevano proprio guardare.



*SPAZIO AUTRICE LALA*

Shiau a tutti questo è il primo capitolo e la carota mi ricorda qualcuno mlml.

Spero davvero vi piaccia, e noi ci vediamo al prossimo capitolo.

Bye Baeee.

-Alexia.



Stanza 228.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora