Prime impressioni.

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Mika's pov.

Avevo appena ricevuto il diploma di medico e non vedevo l'ora d'iniziare a lavorare. Prendermi cura dei pazienti era sempre stato il mio sogno nel cassetro fin da quando ero bambino, ed ora era finalmente divenuto realtà. La parte difficile era solo trovare qualcuno per cui lavorare o aprire uno studio tutto mio.
Fortunatamente, dopo pochi giorni venni contattato per fare il medico durante alcune missioni dei militari.
Ovviamente accettai subito la proposta, non potevo di certo rifiutare un offerta simile. Mi sarei potuto creare un profilo lavorativo abbastanza buono se avessi fatto del mio meglio, così che poi col tempo la mia fama sarebbe cresciuta, avrei fatto tanti soldi, mi sarei fatto una famiglia e mi sarei preso due cani. Fantastico troppo, decisamente. Il generale mi diede appuntamento nella loro base in modo da poter partire assieme a loro per non fare confusione e così feci. Arrivai al punto d'incontro e notai che tutti aspettavano a partire; mi domandavo il motivo.
Poi il motivo arrivò: uno dei soldati, particolarmente basso -almeno in confronto a me- era appena arrivato. Era in tremendo ritardo e non sembrava affatto preoccuparsi di ciò. Infatti arrivò con aria tranquilla e una sigaretta tra le dita, come se quella che stesse facendo fosse solamente una tranquilla passeggiata. Dato che io ero rimasto al fianco del generale tutto il tempo, il soldato si avvicinò a noi, squadrandomi per qualche secondo per poi rivolgersi al generale.
«Potevate anche non aspettarmi, non mi sarei offeso mica» disse con un ghigno dipinto sul volto, spegnendo poi la sigaretta ed entrando nel pulmino assieme ai suoi compagni. Il generale strinse appena i denti per l'arroganza del ragazzo e mi portò poi con sé, in un altro pullman per viaggiare con più tranquillità, dato che probabilmente tutta la sua squadra avrebbe fatto baccano durante il viaggio. E sinceramente preferivo così. Non avevo proprio voglia di sentire dei ragazzini parlare delle loro ragazze, delle ultime scopate prima di partire in missione o stronzate simili. Il viaggio durò poco più di tre ore, fino a che non arrivammo al campo dove dovevamo stabilirci. Il generale, che solo dopo avevo scoperto si chiamasse Morgan, mi condusse verso una piccola casetta dove avrei potuto dormire in santa pace e poi mi mostrò la tenda, abbastanza ampia, dove mi sarei potuto prendere cura dei ragazzi. Lo ringraziai con un debole sorriso ed un cenno del capo, mentre iniziai successivamenre a sistemare la mia roba e ciò che avrei dovuto utilizzare per possibili ferite o operazioni. Stavo indossando il piccolo camice prestatomi quando sentii un colpo di tosse dietro di me. Mi girai e notai il ragazzo arrogante. Arrogante, almeno col generale. Si avvicinò a me e potei vederlo in viso. Non gli avrei dato più di 25 anni, era abbastanza giovane. Cercai anche di trattenermi dal ridere data la notevole differeza d'altezza che c'era tra noi due ma il suo continuo guardarmi con espressione da duro.
«Così sei il nuovo medico, eh?» disse poi lui, in tono provocatorio mentre alzava un sopracciglio. Io annuì semplicemente e lui si passò la lingua fra le labbra.
Cazzo.
«Fantastico, noi due ci vedremo spesso. A più tardi, riccioli d'oro» mormorò poi lui dandomi le spalle mentre fece uscire una roca risata che, mannaggia a me, adorai. Anche se, hei, nessuno prende in giro i miei capelli.

Angolo autrice: Ragazze allora, questa storia era praticamente arrivata alla fine ma, non so come, wattpad ha iniziato a flipparsi e mi ha eliminato la storia. Perció ora la ripubblico, anche grazie a delle mie amiche che mi hanno aiutato a riscriverla tramite screen.❤

Quindi va beh, ripeto, spero la storia vi piaccia, fatemi sapere!

My Soldier||MidezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora